Lettori fissi
Pagine su Facebook a me intitolate MA NON FATTE DA ME:
QUESTO FORUM È DEDICATO AI MIEI LETTORI, A QUELLI CHE INTENDONO DIVENTARLO E A QUELLI CHE PASSANO QUI PER CASO. QUI POTETE DIALOGARE FRA VOI E CON ME, ATTINGERE INFORMAZIONI CIRCA LE MIE INIZIATIVE, APPORTARE MATERIALE, OPINIONI E QUANT'ALTRO.
3.988 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 2601 – 2800 di 3988 Nuovi› Più recenti»Curiosamente, il fatto stesso che cerco di rispondere alla domanda di pat mi ha portato ad analizzare meglio me stesso (e c' era da aspettarselo, del resto è esattamente questo il motivo per cui vengo qui ad argomentare: non per avere ragione ma per confrontarmi).
E questa cosa si è rivelata di un utilità incredibile, stasera ho analizzato la mia mente come non riuscivo a fare da mesi... ecco che cosa ho scoperto su di me riflettendo su quello che hai detto
Io non riesco a vivere se sento di non essere in grado di fare qualcosa di "importante". Ossia, identifico la mia vita con il successo nell' ambito della scienza, della ricerca, della filosofia ed altri ambiti "pipparoli" di questo tipo. Questa potrebbe essere una nevrosi, nella misura in cui tecnicamente, una persona sana è felice di vivere gia soltanto per il semplice criterio "tanto per", cioè una persona "normale" (se davvero esistono) è felice di vivere gia solo per il fatto di "esistere" e non nella misura in cui riesce a raggiungere grandi scopi nella sua vita. Quindi io potrei avere la necessità di cancellare questa convinzione. Se non fosse ancora chiaro, in termini colloquiali la mia convinzione nevrotica si potrebbe riassumere come "se non riesco a diventare uno scienziato famoso, non merito di vivere" e quindi visto che in termini di logica binaria, la condizione è falsa, allora sono triste perchè "non è vero che sono uno scienziato quindi non sono felice". Si dice che la realtà non è binaria, eppure a me processi del genere mi sembrano proprio binari... Vabbè comunque riassumendo in termini semplici, le persone (in questo caso io) tendono a "legare" la propria felicità a degli eventi, tipo "se sarò ricco sarò felice" oppure "se trovo l' anima gemella sarò felice". E questo può valere addirittura anche per il valore di se stessi, cioè "se sarò ricco sarò degno di vivere" o "se troverò l' anima gemella meriterò di esistere"... ma soprattutto, "se non sarò ricco allora sarò indegno di vivere" oppure "se non troverò l' anima gemella non merito di stare sulla faccia della terra". Più semplice di così non riesco proprio a spiegarlo. Queste in AT vengono chiamate "posizioni esistenziali"
A questo punto si apre un dilemma: questa convinzione può essere utile nella misura in cui posso sfruttarla per studiare; altrimenti smetterei di farlo e siccome non riesco proprio ad accettare l' idea di fare un lavoro manuale (semplicemente perchè andrebbe in contrasto con la mia autoimmagine di "potenziale scienziato") va a finire che dopo divento proprio un debosciato del cazzo, cioè smetto di fare proprio tutto, studiare lavorare e qualunque altra cosa, incluso vivere. Perciò, io ritengo che questa convinzione non vada eliminata, ma semplicemente modificata. In termini di procedimento logico non dovrebbe essere una "conditio sine qua non" del mio valore, cioè mi dovrei ritenere "degno di esistere" anche se per ipotesi non diventerò mai uno scienziato. In termini di logica booleana dovrebbe essere una condizione di tipo AND e non OR, cioè "posso essere felice se sono intellettuale E anche se non lo sono" piuttosto di "posso essere felice se sono intellettuale O altrimenti non posso esserlo".
Ma cè anche un altro problema a sto punto: perchè la mia mente non accetta che io possa essere "degno di esistere" anche se non divento un intellettuale??? In termini psicologici stretti, perchè il mio ego si identifica con l' illusione di "essere un intellettuale" e soprattutto perchè cazzo si dissocia dal puro e semplice ESSERE E BASTA??? Ecco dove ritengo che sia necessario agire con procedimenti che rasentano la psicanalisi... credo nello specifico che il concetto di "ancoraggio" possa centrarci con questa situazione. Dovrò studiarla a fondo (quindi alla fine, sempre lì andiamo a finire, cè da studiare e discutere...)
comunque, ogni aiuto sarà apprezzato. Buona serata
@ pat
beh veramente non ho un idea "solida"di successo. Inoltre, non sono sempre stato così.
Vedi, io sono cambiato molto, in "meglio" e in "peggio" (se davvero esistono queste due cose) nel corso degli anni.
Molti anni fa, tanti che non riesco neanche a ricordare... diciamo quando ero "adolescente" (come se ora non lo fossi poi...)
io ero un fanatico religioso. Ne ho gia parlato in passato. Questo mi portava ad avere delle idee estremamente rigide di "giusto" e "sbagliato", e laddove io ero profondamente convinto di essere nel giusto, al contrario pensavo che il mondo fosse "sbagliato", corrotto, malvagio ecc.
Questo si manifestava pure nel desiderio di successo, che allora gia c' era, ma non era un concetto di "successo" come lo intenderebbe una persona comune... per me significava essenzialmente "sacrificarsi", spendere la propria vita per raggiungere degli scopi molto alti (nelle scienze, nella politica ecc). Per me l' individuo non contava niente, soprattutto perchè IO non contavo niente (e anche questa è una classica installazione cattolica/sociale, in cui l' individuo non conta un cazzo e vive solo in funzione della società. Ma che lo dico a fare? Ah, gia, per quelli di voi che ancora si ostinano a non crederci).
Insomma, ho passato buona parte della mia vita a cercare un modo per "spendermi", per fare in modo da cambiare il mondo. Insomma sono stato in preda alle classiche nevrosi che le religioni ti installano nella mente, e tu neanche tene rendi conto che ti sono state "installate" dall' esterno e attui quello che la tua mente dice senza neanche rifletterci perchè "senti" e "sai" che è giusto.
Adesso... le cose sono cambiate. Mi sono reso conto che stavo buttando via la mia vita per cazzate in cui alla fine dei conti nemmeno credo. E poi, se al mondo fa piacere essere "malato" e "corrotto" allora perchè IO dovrei fargli cambiare idea? Ma che s' ammazzino pure, per quello che mene importa.
Il passo successivo è stato quello di pensare a me stesso, cosa che in tutti questi anni non avevo mai fatto e che ancora oggi non riesco a fare veramente. Sono stato il servo delle mie nevrosi, ma non certo del mio ego (altrimenti non sarei stato depresso).
Per cui, io adesso ho una mezza idea che per campare sulla faccia della Terra bisogna farsi un bel pò di quattrini, bisogna avere successo. Altrimenti, complice il precariato, la disoccupazione, l' ingiustizia sociale in generale, si finisce per fare lavori di merda o persino di non lavorare per niente. Una volta me la sarei presa con il precariato, con il sistema capitalista, con in governo, con gli stati uniti d' america. Adesso ormai non mene frega più un cazzo, ho capito che se non vuoi essere operaio precario sotto pagato, allora per banale che possa sembrare, non lo devi essere. La nevrosi riesce ad offuscarti persino i ragionamenti mentali più semplici, io questo non lo capivo prima. E come si fa a non essere un operaio precario sottopagato? Semplice, facendo altro, cioè facendosi una cultura e facendo mestieri in cui cè una tendenza ridotta (neanche tanto a dire il vero) ad essere pisciati in mano.
Tuttavia, ripeto io non ho uno scopo molto ben chiaro nella mia mente. Anzi a volerla dire proprio tutta, io non ho nessuno scopo nella mia mente. La storia del "voglio farmi i soldi, sfruttare gli altri e diventare potente" alla fine è una storiella che mi sono inventato per fregare me stesso, ma non ci credo neppure io. Però, cè un problema: se smetto di credere in questa storia, allora non avrò nient' altro in cui credere. Perchè la storia alternativa, la vecchia storia del "divento uno scienziato famosissimo e faccio bene all' umanità", non sta più in piedi da un pezzo. Tanto per cominciare, cos' ha fatto l' umanità per me? Di buono niente. Di male, tutto, e allora per quale assurda e folle e semplicemente NEVROTICA ragione dovrei aiutare questa "umanità", che non conosco e che per quel poco che conosco, mi fa schifo pure?
E allora non mi resta altra scelta che "crederci" (devo ancora studiare il modo per credere alle convinzioni inventate di sana pianta). DEVO credere che il modello capitalista sia perfetto, che sia l' unica scelta ragionevole, che il successo e i soldi e il potere sono le uniche cose per cui valga la pena sbattersi sinceramente. Perchè, l' ho detto e lo ripeto, tolto questo rimane ben poco.
A me veramente non mi sta male questo "modello", l' unico vero problema sta nel fatto che la mia mente è ancora attaccata alle convinzioni che la società mi ha tirato in gola con l' imbuto (come a tutti voi del resto, solo che io lo so e voi non lo sapete. Come diceva il brutto di "il buono, il brutto e il cattivo": "Tu sei un cornuto! Tu non lo sai, ma io lo so!") e quindi "sotto sotto" cè una parte di "me" (che io inconsciamente considero "di me" ma non è così) che mi porta a dire che "è una scelta sbagliata", che "sono un uomo cattivo", insomma le solite stronzate bigot/cattoliche. Purtroppo, devo ancora capire come si fanno a disinstallare i "software improduttivi", come li chiama McKenna, dal cervello una volta e per tutte, e quindi adesso sto combattendo queste convinzioni sul piano della coscienza, ma nell' inconscio fanno il bello e il cattivo tempo.
Perciò, pat, alla fine la tua domanda parte dal presupposto che io abbia una chiara idea di "successo", ma non è così. Anzi, in generale ti dico che tutte le convinzioni, alla fine sono arbitrarie, e si possono (e in effetti idealmente "si dovrebbero") modificare, al fine di renderle più produttive. Purtroppo, non conosco ancora abbastanza approfonditamente la PNL da poterlo fare da me, quindi... questo mese forse farò la "scelta del perdente" e cercherò qualcun altro che lo faccia al posto mio xD così per lo meno evito di stare anni a cercare di capire che cazzo di direzione dare alla vita.
Ricollegandomi al discorso di ieri, vorrei aggiungere che come vedi, farsi le seghe mentali a volte serve. Se non mi sarei fatto le seghe mentali riguardo a "che cazzo sto facendo io della mia vita", oggi forse sarei diventato una specie di talebano cattolico... bello schifo. Perciò ribadisco, vacci piano, perchè oltre alle seghe mentali benefiche e malefiche ci sono anche quelle utili. Il Giacobbe non lo ha spiegato, e lo capisco perfettamente, perchè ciò esula dagli scopi della sua opera. Non certo perchè non lo sa, altrimenti non avrebbe studiato tutto quello che ha studiato, preso una caterva di lauree e master e imparato un sacco di cose e compagnia bella. Ti pare???
Ciao Armando, penso che spesso l'autoanalisi porti a vicoli ciechi ( è necessaria per carità, ma è anche una delle cose più difficili al mondo). Forse ti sei già analizzato abbastanza. Forse hai pure studiato abbastanza per capire ciò che era necessario capire, continuare a farlo è nobile(e puoi farlo in parallelo), ma mi sa che al punto in cui sei val più battere il sentiero della pratica. Scrivi: "perchè la mia mente non accetta che io possa essere "degno di esistere" anche se non divento un intellettuale?" A riguardo io forse semplicisticamente ti consiglio di lasciar stare la tua mente, quello che vuole (quello che vuoi...) non puoi convincerti razionalmente. Ti "convincerà" più efficacemente l'abitudine ad una pratica, e la suggestione, ma lo saprai già. Il problema è se lo vuoi. Risolto questo è fatta, e quindi inizia la vera salita, l'atto eroico di ogni giorno.
PS: Affidati ad UN medico competente e FIDATI di lui(cambia solo in caso di conclamatissima incompetenza), altrimenti inseguirai sempre la cura migliore, è un loop senza fine ( parola di un DOC). Leggiti Un altro giro di giostra, di Terzani, e La strada verso il successo, di Lord Baden Powell.
Questo è il mio parere, buona vita
PS: sempre per Armando:
e fallo per un pò sto operaio sottopagato, ma per davvero!!! Non sarà il mestiere della tua vita ma fallo, inizia da lì, dal pane duro!
Guarda che è buono, non è così male come dicono.
>Ma affermare che tutto ciò che vediamo è una proiezione della nostra mente e non realtà mi sembra grossa
credo che fino a prova contraria tutta la realtà sia tutta nella nostra mente ed ognuno la percepisca in maniera differente...per ciò che è materiale percepiamo più o meno la stessa realtà...ma per ciò che riguarda il piano emozionale?è la stessa realtà per tutti?
nessuno può venire da me e dire: ehi dimo come fai dire che la realtà non sia all'esterno. è proprio qui! ma qui dove? gli risponderei io...non puoi dimostrarmi che sia all'esterno...
una volta feci vedere una mia foto ad una mia amico...fu impressionante vedere che io mi vedevo molto biricchino in quella foto e lei vedeva invece un ragazzo depresso...rimasi allibito O.o
>secondo me stiamo perdendo il senso della misura.
lo so ciò va in collisione con ciò che ci insegnano a scuola elementare o i nostri genitori...non è di certo facile sradicare certe convinzioni con sui si è vissuto fino ad ora...
se ci avessero insegnato che la realtà è una nostra proiezione ora sarebbe difficile credere che la realtà sia un qualcosa di esterno
Caro Pat,
sono del tutto d'accordo con quello che dici, a poco a poco sto anche riuscendo a metterlo in pratica e ne confermo i grossi benefici.
Partendo da questo assunto, ferma restando la libertà di ciascuno di fare ciò che vuole nei rapporti umani, mi è difficile comprendere perché si continui a perdere tempo con chi non vuole o non è in grado, almeno per ora, di capire e fare il salto di qualità e ci ha ammannito ben quattro post, uno più pesante e verboso dell'altro.
Non è forse vero che ognuno può e deve essere il miglior amico e il miglior aiutante di sé stesso? Io ormai l'ho imparato a mie spese.
"Chi usa dieci parole per esprimere un concetto quando ne basterebbero cinque, è capace di qualsiasi delitto."
Winston Churchill
A proposito:
a mio avviso, esiste la realtà e la nostra percezione della realtà, che sono due cose ben distinte.
Quella che fa danni, come dice anche dimo, è la nostra percezione della realtà: la realtà vera e propria è invece quella che dovremmo riscoprire per vivere davvero. Io sto provando attivamente a farlo. Si vedrà...
@ Gormita. Innanzitutto, telo dico in ritardo ma... benvenuto nel foro di giacobbe :)
allora, io faccio così, quando uno mi scrive una risposta io quoto le singole frasi mettendole tra questi simboli §§ (per non incasinarsi) e poi rispondo.
§§penso che spesso l'autoanalisi porti a vicoli ciechi ( è necessaria per carità, ma è anche una delle cose più difficili al mondo).§§
è difficile se non sai come si fa. Io lo so, sono ANNI che mi rompo le palle con la psicologia. E se non l' avessi fatto dubito che avrei raggiunto i livelli di benessere che ho raggiunto, GIACOBBE O MENO. Se leggi i miei interventi vecchi, saprai che mene sono successe di tutti i colori, perfino a livello "manicomiale"...
Per quasi tutta la vita, io i libri di giacobbe non sarei stato in grado nemmeno di capirli, la mia mente avrebbe rifiutato a priori di credere che "la realtà sia tanto semplice". Se su di me la saggezza giacobina ha fatto effetto, è perchè io avevo spianato il terreno a botta di psicologia occidentale e non. Avevo gia qualche conoscenza della psicologia orientale grazie a Raffaele Morelli (non l'ho mai visto in TV, dicono che è un demente... beh comunque i libri sono tutto un' altro mondo, e comunque io la tv non la guardo) e DI CERTO se non avessi letto i libri di morelli, quelli di Giacobbe non solo non li avrei capiti, ma non avrei nemmeno considerato di leggerli!!! Insomma, il metodo di Giacobbe funzionerà pure, ma non sui casi "estremi" come il mio, per i quali ci vuole una conoscenza molto più profonda, e forse sarà anche necessario fare proprio psicanalisi e andare a scovare questi dannati "conflitti" per smontarli una volta e per tutte, perchè così come stanno andando le cose non sta andando bene: non si può convivere con questo genere di problemi che questi conflitti inconsci generano. Per la cronaca, il fatto che le malattie mentali sono generate da conflitti inconsci, è appurato da praticamente tutte le scuole psicologiche esistenti. Solo che ognuna usa un approccio, alcuni sono anche molti diversi tra di loro. Si va dalla TCC che semplicemente ci "passa sopra" e cerca di bypassare il problema (spesso fallendo miseramente e perfino peggiorando il problema). Fino alla psicanalisi (non cè solo quella freudiana...) che mira ad intercettare e distruggere i conflitti interni come fa un apache con un bunker talebano. Solo che i bunker talebani sono nascosti molto bene, e ci possono volere anni... ecco perchè la psicanalisi è "passata di moda" e la maggior parte degli approcci più moderni(analisi transazionale, PNL ecc) possono essere considerati tutto sommato come una "via di mezzo" tra questi due estremi, cioè tra la razionalissma TCC e la speculativa-al-massimo psicanalisi.
In ultima analisi, e a livello pubblico io dico che l' auto-psicanalisi è la forma di psicanalisi più efficace che possa esistere... non cè il rischio di transfert, non cè il rischio di "non essere capiti", non cè bisogno di essere convincenti, non ci sono errori di comunicazione... ma il motivo fondamentale per cui funziona meglio di qualunque altro tipo, come ha intuito anche il Giacobbe, è perchè così ti butti addosso tutta la responsabilità della tua vita. QUESTO è CRUCIALE, se non senti e non sai di essere l' unico artefice del tuo destino, aspetterai sempre che "qualcuno" venga a farti il miracolo! Lo psicoterapeuta, tua madre, i tuoi amici, la tua ragazza, la società, i politici, Dio...
Cosa che ovviamente non succederà mai perchè gli unici che possono cambiare il nostro destino siamo noi stessi.
>Come ha detto benissimo nell'ultimo libro il prof. Giacobbe, tutti dicono che il corpo fisico non è nostro, che noi siamo l'anima, che il corpo biologico non siamo noi....
davvero credi che siamo un sacco di carne vuota con un cervello?io non credo proprio e non l'ho mai creduto...poi ad ognuno le sue credenze...
poi
pat ciò che io intendo dire sulla realtà è che tu non potrai dimostrare che la realtà esista in quanto tu ne sei coinvolto nella percezione
può essere che è come dici tu (la realtà esiste al di là del fatto che noi esistiamo o meno) come può essere che è come dica Brizzi (la realtà non esiste ma è solo una nostra percezione)
quello che intendevo io era che non puoi dimostrare che Brizzi non abbia ragione in quanto TU come essere umano ci sei dentro...tocco un oggetto e credo che sia lì ma come puoi dimostrare tu che è lì se non è altro che un impulso che arriva al tuo cervello?
@ pat: sono assolutamente d' accordo con te, circa quel discorso della realtà che ha iniziato dimo. Io dico, molto semplicemente, che la realtà può essere illusoria quanto si vuole, ma... chi sene frega? Cioè, sono problemi che non sono di ordine pratico, che possono pure essere interessanti a certi livelli di pensiero... ma siccome qui si discute di salute mentale, suppongo che gli approcci pragmatici in stile pat siano molto più semplici ed efficaci. E a questo proposito vorrei dire che purtroppo, su di me questi approcci danno qualche complicanza, semplicemente perchè non sono sufficientemente "sano di mente" da poter vivere e basta, come ho gia detto nel post precedente...
Poi un altro "catch", come lo chiamano in inglese (significa "fregatura", più o meno), è una situazione da cul-de-sac che cercherò di spiegare: se queste malattie che ho fossero davvero di origine psicosomatica (e lo devo ancora appurare da medici competenti, il medico della mutua che lo dice solo per levarti dalle palle non fa conto) allora sarebbe un attimino complicata come situazione. Come ho detto è una situazione da cul de sac, dovrei fare lavoro manuale per guarire mentalmente, ma paradossalmente le malattie mentali, esprimendosi come somatizzazione, mi impediscono di farlo!
Allora per il momento l' unico modo che ho trovato finora di eludere il problema, è di darmi da fare su cose non-manuali, in maniera che il mal di schiena ecc. non rappresentino un problema. A livello "fisico" sto facendo esercizi posturali, che oltre che faticosi sono pure piuttosto dolorosi, quindi direi che basta e avanza xD Certo mi piacerebbe un casino andare a caccia, o andare a raccogliere le primizie nei boschi... ma ora come ora sto ucciso fisicamente e quindi sarebbe un problema, a livello proprio pratico...!
tornando a gormita, tu dici
§§io forse semplicisticamente ti consiglio di lasciar stare la tua mente, quello che vuole (quello che vuoi...) non puoi convincerti razionalmente.§§
si, infatti è un pò semplicistica come cosa. A parte che ho gia discusso di questo e non mi va di ripetermi. In sostanza poi, se la mia mente vuole una cosa e io provo a farne una completamente diversa, "forzandomi", cosa ottengo? Ottengo che la mente oppone una resistenza attiva a quello che sto facendo, e quindi alla fine non lo farò mai bene, come minimo! Ma talvolta ciò esaspera pure le malattie mentali (è particolarmente visibile negli attacchi di panico questa dinamica: più si opprime il proprio ego, più gli attacchi di panico si esasperano).
Quindi COME MINIMO bisogna convincersi a fare nella nuova maniera, e questo non è così facile da fare quanto può esserlo il dire "ohibo! è arrivato il momento di smetterla di desiderare il successo intellettuale! Mettiamoci a fare i carpentieri!" perchè se no gli psicologi, i PNListi, i coach, i counselor e persino gli psichiatri, dovrebbero semplicemente levare mano e mettersi a vendere le pentole ai caselli dell' autostrada, convieni?
In definitiva, io dico: sebbene mi fa piacere ascoltare punti di vista alternativi, che è una cosa che mi aiuta ad "oscillare" anche il MIO punto di vista, oltrechè a portarmi a riflettere, e tutta una serie di benefici collegati...
Nonostante ciò, io dico semplicemente: nessuno di noi si atteggi a GranMaestro della Mente. Io, perchè non sono 'sano' e solo quando lo sarò, saprò di aver avuto ragione. E voi, solo perchè siete sani e "vi sembra facile" non è detto che lo sia per tutti. Se no mettetevi pure voi a fare i counselor e vediamo quanto vi risulta facile.
§§Il problema è se lo vuoi.§§ ah, e ti pare poco? Pensi forse che io possa prendere la Bacchetta Magica e dire "stamattina ho proprio voglia di essere sano di mente". Beh non posso.
Riguardo al medico, nessuno ispira fiducia, che posso fare? Io non sto cercando una cura migliore, io sto cercando una cura e basta. Ma se dopo 4 mesi che prendo farmaci omeopatici, vedo miglioramenti sulla mente MA NIENTE sul corpo, allora qualche dubbio mi inizia a venire, ti pare?
L' unica è diventare io medico xD a proposito, ma anche tu sei dottore? E di che tipo, si licet?
Credo che mi procurerò "la strada per il successo". Mi ispira il titolo
Infine, io ho fatto l' operaio sottopagato (o meglio, il garzone) e a parte il fatto che lo farei anche tutta la vita SE non ci fosse alternativa. Ma visto che cè, allora perchè buttarla nel cesso? Come dice sempre mia madre "è un peccato di dio" (AHA! Allora anche lui fa i peccati!!! Infame, lo sapevo!). Inoltre detto da un MEDICO (e sappiamo tutti benissimo che i soldi praticamente veli mangiate, io per primo xD) non ha molto senso, scusami eh?
Pat: non mi piace come hai messo la PNL nel "minestrone". A questo punto devo spezzare una lancia.
Sebbene la PNL è una disciplina "eccessivamente" larga, ed è tutto sommato vero che si tendono a fare dei gran minestroni in quell'ambito. TUTTAVIA non è sempre così, diciamo che esistono vari livelli di "realismo" se così lo vogliamo chiamare. Ai livelli proprio basilari, cioè Bandler e Grinder, la PNL è una scienza estremamente seria, una sorta di "evoluzione della psicologia" e di tutta un' altra serie di discipline scientifico-logiche-matematiche che non sto a dirti. Ma comunque TUTTE scientifiche, nel senso più stretto del termine. Discipline come neurologia, linguistica, cibernetica (che per la cronaca non ha niente a che vedere con terminator, è una SCIENZA molto incasinata si, ma molto seria) ecc non c' entrano assolutamente un cazzo con gli ufo e la telepatia. CHE POI ci siano alcuni praticanti di pnl che ci credono, QUESTO è TUTTO UN ALTRO DISCORSO che se vuoi possiamo pure intavolare, ma a parte; quindi io ti chiedo semplicemente di non gettare la PNL nel minestrone, perchè forse non sai bene di cosa si sta parlando. Tu mi stai parlando della PNL come se fosse scientology, questo è come minimo fuorviante e poco chiaro e come massimo, franca ignoranza.
>Il corso migliore inizia alle 00:00 e termina alle 23:59:59 sec per 365 giorni all'anno fino a quando lasceremo questo pianeta terra...
nessuno ha mai detto il contrario
gli UFO le scie chimiche non le ho mai tirate in ballo io...
>Quando avremo imparato a vivere non avremo più tempo da perdere dietro queste cosucce.....saremo troppo impegnati a spassarcela...!!!
certo a servire i governi per tutta la vita come degli schiavi
io non ci sto!
gli altri possono fare ciò che vogliono non mi interessa
chissà se un giorno ci risveglieremo tutti quanti pur facendo la stessa vita
e cmq tutto ciò non c'entra nulla col diventare adulti...o forse anche sì ma sarebbe un discorso troppo lungo e anche noioso
@ dimo: §§tutto ciò non c'entra nulla col diventare adulti...o forse anche sì ma sarebbe un discorso troppo lungo e anche noioso§§
invece è proprio quello che mi interessa, perchè come ho detto prima, questi discorsi sulla "realtà come illusione" non hanno uno sbocco pratico. Quindi se puoi mostrarci "in pratica" a cosa può servire, penso che siamo tutti interessati, mentre invece le cose puramente spirituali, perdonami ma credo di poter dire che non interessano a nessuno. Se a qualcuno interessano invece si faccia avanti. Ma io sono d' accordo sul fatto che ci vuole praticità, pragmaticità nella vita.
Ripeto a scanso di equivoci, sono sicuro che sarebbe molto interessante scoprire le implicazioni pratiche della concezione di "realtà illusoria". Vero pat? O sei contrario a queste cose a prescindere?
@ pat: §§intanto potresti continuare a farlo, prendi soldi, ti crei una certa indipendenza, impari il sacrificio e la disciplina....poi nel frattempo puoi costruirti qualcos'altro,o no?§§
Allora, tu stai dicendo che io dovrei farlo per:
SOLDI: guadagnerei il quadruplo facendo il counselor, facendo cose che gia conosco pure personalmente, mettendo in pratica tutta la psicologia imparata in questi anni (della serie "impara l' arte"...). Se invece ti riferisci ai soldi nel QUI ED ORA, ne ho più di quanti ne riesco a spendere (semplicemente perchè io non sono un consumista del cazzo, una volta comprato da mangiare, le medicine e pagato i medici non mi serve più niente.) Quindi se PROPRIO devo buttare il mio tempo per scopi "professionali" allora preferisco 10mila volte la formazione, piuttosto che il lavoro "non specializzato"...questo in economia si chiama "investimento" e si sa che se investi male, male ti trovi.
INDIPENDENZA: nel caso non fosse ancora chiaro IO NON sono indipendente, nel senso che non potrei vivere da solo. E non tanto perchè non lavoro ma perchè le malattie, evidentemente, sono più serie di quello che tu hai capito che siano... se avessi la pensione sarei indipendente, ma non esiste la pensione per le malattie psicosomatiche! (o presunte tali)
DISCIPLINA Ecco questo potrebbe avere più senso. Infatti, sto considerando di presentarmi nell' azienda di counseling per offrire di "lavoricchiare", pure gratis. Devo ammettere che quando devo rispettare delle scadenze, sono molto più sollecito a lavorare. (ma questo penso che valga per tutti xD). Ma per le ragioni di cui sopra, non posso fare altrettanto con un lavoro di tipo manovale. Se no lo farei senza tanti complimenti, l' ho fatto e lo tornerei a fare, fosse quello il problema...
§§non si può diventare immortali§§ si lo so. E quindi?
§§Era una semplice considerazione, della serie: NON PERDIAMO IL CONTATTO CON LA REALTA'....§§
e su questo sono perfettamente d' accordo, ma ribadisco: non scambiamo, come si suol dire, la merda con la cioccolata...
almeno dal punto di vista delle conversazioni credo di essere un ADULTO :)
non sono permaloso e nessuno se l'è presa
io ho capito cosa vuoi dire e sono d'accordo con te sul fatto che in questa società bisogna farsi la gavetta a lavoro per crescere (ok ma in questa società. in realtà non dovrebbe essere per forza così e ci sono tanti tipi di gavetta non concentriamoci per forza solo ed esclusivamente sul lavoro)
> Era una semplice considerazione, della serie: NON PERDIAMO IL CONTATTO CON LA REALTA'....
sarebbe meglio non perdere il contatto prima con se stessi
e i cantanti, calciatori (e chi più ne ha più ne metta) famosi e ricchi che si drogano e cadono in depressione forse lo sanno meglio di noi
Armando vorrei ma potrei infilarti altre mille seghe mentali nella tua mente...quindi meglio di no
esatto qui e ora!
ma chi si sforza di rimanere qui e ora nella sua vita
il resto son tutte seghe mentali
§§almeno dal punto di vista delle conversazioni credo di essere un ADULTO :)§§
io non l' ho messo in dubbio: il problema non è se sei (o non sei) adulto, il problema è se le tue argomentazioni sono pratiche o meno. Ed è una cosa ben diversa. Io ti invito a portarci discorsi pratici, del tipo, come possiamo migliorare le nostre vite sapendo che la realtà è un illusione? Perchè io da un punto di vista logico "so" che è così, però non ci penso perchè a me sembra una cosa più deprimente che altro... ora se tu ci vedi qualcosa di buono, condividilo con noi.
§§non sono permaloso e nessuno se l'è presa§§
no vabbè per carità! dicevo semplicemente che a pat non interessa, Gormita non si è ancora espresso e io... beh a me interessa il lato pratico, che penso dovrebbe mettere tutti d' accordo.
§§in realtà non dovrebbe essere per forza così e ci sono tanti tipi di gavetta non concentriamoci per forza solo ed esclusivamente sul lavoro§§
che vuol dire "in realtà"? Sbaglio o la realtà non esiste?
Forse intendevi dire che ci limitiamo. Ok, allora io gia ho parlato in passato di come la penso sulla gavetta. Penso che sia una stronzata e chi è furbo la salta a piè pari. Tuttavia, ha una sua utilità pratica il fatto di "mettere la testa sotto e lavorare", CHE COMUNQUE non implica il fatto di venire schiavizzati dal capo... anzi se proprio vogliamo dirla tutta, teoricamente non ci sarebbe bisogno nemmeno della gavetta per ottenere la DISCIPLINA, solo che, permettimi, trovo un pò assurdo che qualcuno possa avere una tale autodisciplina da non averne bisogno... e ALLORA ecco dove sta l' utilità pratica della gavetta. Però, una volta che hai ottenuto una buona disciplina, dopo vorrai comandare per poterla dare AGLI ALTRI quella stessa disciplina... e per quello che mi riguarda questa è un EVOLUZIONE. Forse addirittura corrisponde allo sviluppo della mentalità genitoriale, dove dici "io gia lavoro benissimo, ora è il momento che GLI ALTRI lavorano bene come me!" E tu, compassionevolmente, impari loro il tuo lavoro (a botta di calci nel culo, che compassione buddista!!! Peggio di suor Nausicaa)
no dai scherzi a parte, dicevo: probabilmente, così come non si diventa genitori senza prima essere adulti (e tu questo, caro dimo, ancora non lo vuoi capire...) allo stesso modo non si diventa veramente esperti, o "masti" come dicono dalle mie parti, senza aver fatto la gavetta! Capisci, è ESSENZIALE per la crescita! Ora io capisco che quando si tratta di faticare tutti fischiettano, si guardano intorno e fanno finta di nulla, però affrontiamo la realtà REALE: anche il Giacobbe ha detto che il serpente deve spaccarsi la pelle per cambiarla, perciò alla fine della giornata, SI ALLA GAVETTA xD (il meno possibile comunque xDDDD)
§§> Era una semplice considerazione, della serie: NON PERDIAMO IL CONTATTO CON LA REALTA'....
sarebbe meglio non perdere il contatto prima con se stessi
e i cantanti, calciatori (e chi più ne ha più ne metta) famosi e ricchi che si drogano e cadono in depressione forse lo sanno meglio di noi§§
scusami ma non ho capito che c' entra... vabbè tu dici "essere ricchi non è sufficiente per stare bene"? Ma io penso che tu perdi di vista il "fuoco" del discorso. Pat non dice "fate la gavetta per lavorare e farvi i soldi", ma dice "andate a lavorare così la mente si tiene impegnata e non pensate"! Dico bene? Semmai sono IO che sono un ebreo e vedo sempre come sfruttare le situazioni per farsi i soldi xD
Comunque, certo è normale, essere ricchi non equivale ad essere sani di mente... ma quando mai ho detto questo? Ho detto questo? IO! MA QUANDO MAI! Dai ragazzi non scherziamo....xD
Seriamente, io ho detto che la ricchezza è un "bonus", di cui comunque si può benissimo fare a meno perchè "non dà la felicità", e quindi alla fine esula anche dal discorso della "salute mentale"... cioè, io voglio diventare ricco ma sono cazzi miei, e non è detto che gli altri ne beneficeranno (anzi è più probabile che si nevrotizzano peggio ancora)
§§Armando vorrei ma potrei infilarti altre mille seghe mentali nella tua mente...quindi meglio di no§§
come vuoi tu, ma solo una cosa voglio dirti: tu non puoi infilare proprio nulla nella mia mente. Cè uno solo su questo foro che studia manipolazione mentale... e non sei tu xD
Se tu lo vuoi dire, io sono curioso di ascoltare e sono io poi che decido se l' argomentazione è ragionevole o no. Poi fai tu
§§ Armando, un lavoro manuale
sottopagato e magari con un titolare scassacazzi può formarti una personalità molto ma molto cazzuta, poi ovviamente dipende anche dalla persona.§§
BRAVO, e se leggi bene è esattamente quello che intendevo nell' ultimo intervento.
Ciao Armando, penso che Pat, gli altri, oltre che il Gormita (io) ti abbiano già risposto abbondantemente.
La realtà è reale, lascia stare Brizzi che ha giocato al gioco dell'oca ed è tornato indietro alla casella Fichte ( limitandoci agli ultimi secoli).
Comincia praticamente dal muovere le chiappe, staccando il cervello, anche una passeggiata, fai tu. Prova la corsa, che giocoforza ti farà bene ( a meno che tu possa fisicamente praticarla). Poi fatti il giro delle pizzerie e simili nei paraggi, chiedi lavoro e fai per un pò il cameriere. Già sarebbe un inizio.
E vivitela questa realtà!
Armando intendevo essere adulto per quanto riguarda la permalosità...ci stiamo solo confrontando
credo tuttavia che la gavetta infatti sia necessaria per riscoprire se stessi
non ricordo in quali scuole all'epoca gli allievi venivano fatti passare apposta dalle situazioni negative per lavorare su di sé...le situazioni venivano proprio create apposta
oggi come oggi invece con tali situazioni siamo a contatto ogni giorno e non c'è bisogno di ricrearle apposta...lo stress credo possa essere alla portata di tutti per chi vuole crescere
questo è uno esempio pratico da cui puoi partire Armando a mio parere...
la sofferenza non va evitata, va addirittura cercata e noi di quest'epoca abbiamo tutto ciò che ci serve per andare in contro alla sofferenza
sapendo che quella sofferenza è necessaria a te per staccarti dal tuo ego
prendere consapevolezza di questo è importante per intraprendere il cammino verso la tua anima
questo è l'inizio
e questo ciò che intendevo dire ma forse non riuscivo a spiegarmi
poi Brizzi dice una cosa essenziale a mio parere per la crescita personale: uscite dal giudizio
"Il giudizio è una medaglia con due facce...una spada a doppio taglio. A noi sembra che il giudicare qualcuno non possa danneggiarci in alcuna maniera, invece più giudichiamo le persone o le situazioni fuori di noi, più sentiamo il giudizio del mondo su di noi. Giudicare significa allevare al nostro interno un demone che si rivolta continuamente contro di noi."
tu giudicando le cose come giuste o sbagliate crei inconsciamente un giudizio negativo per la sofferenza...forse anche per la sofferenza da GAVETTA
la sofferenza non è una cosa sbagliata...la sofferenza esiste proprio perché costituisce una porta per la felicità...non un muro
tu se sei in camera da letto e vuoi raggiungere la cucina ci devi passare dal "corridoio della sofferenza" altrimenti rimarrai sempre in camera da letto
@ gormita
dalle mie parti, ai camerieri li mettono a pelare le patate. Io non riesco neanche a pelare le patate per farmi la pasta e patate, figurati se posso farlo per lavoro...
la corsa pure è un problema perchè ho un ginocchio artrosico (e fa male... specialmente se ci "lavoro" sopra)
purtroppo l' ho detto, non posso fare granchè a livello "fisico"...
§§oggi come oggi invece con tali situazioni siamo a contatto ogni giorno e non c'è bisogno di ricrearle apposta§§
ti sbagli dimo è l' esatto opposto... come dice il Giacobbe, il benessere moderno ci ha allontanato dalla lotta per la sopravvivenza...
riguardo alla definizione di giudizio a me una definizione che mi illuminò parecchio fu quella secondo cui "il giudizio mette una linea di demarcazione tra noi e le cose che sosteniamo essere cattive". E tutto ciò che cè al di là di quella linea viene automaticamente rimosso, eliminato, e così perdiamo la possibilità di averci a che fare, di conoscerlo realmente per poi magari scoprire che non è poi tanto male...
§§tu giudicando le cose come giuste o sbagliate crei inconsciamente un giudizio negativo per la sofferenza...forse anche per la sofferenza da GAVETTA§§
ecco questa è un osservazione interessante. Grazie,non ci avevo pensato
Ma quanto tempo si continua a perdere dietro a questo Armando...
"Vivi, perché la vita è una", i Pooh sono sempre attuali e anche un po' ovvi, se vogliamo.
Azione: fai quello che ti piace senza chiederti se gli altri approveranno. Se ti fai soffocare e influenzare dagli altri, tu non puoi esistere.
>ti sbagli dimo è l' esatto opposto... come dice il Giacobbe, il benessere moderno ci ha allontanato dalla lotta per la sopravvivenza...
ti sembra l'esatto opposto xkè la sofferenza la eviti...ma sai bene che c'è e sai anche dove andarla a cercare...
dico che ce n'è abbastanza intorno a te ma i nostri genitori fanno di tutto per evitarcela...ma questa non è una scusa...TU sai cosa devi fare
>§§tu giudicando le cose come giuste o sbagliate crei inconsciamente un giudizio negativo per la sofferenza...forse anche per la sofferenza da GAVETTA§§
ecco questa è un osservazione interessante. Grazie,non ci avevo pensato
non devo dire altro allora :D
Sarebbe interessante leggere commenti di pazienti guariti da qualche nevrosi o fobia con i metodi del Dott. Giacobbe.
@ dimo
ti sembra l'esatto opposto xkè la sofferenza la eviti...ma sai bene che c'è e sai anche dove andarla a cercare...
si ma capirai, mica è come nella preistoria o cose del genere, QUELLA è la lotta per la sopravvivenza
§§Sarebbe interessante leggere commenti di pazienti guariti da qualche nevrosi o fobia con i metodi del Dott. Giacobbe.§§
quoto. Ma immagino che questo è uno dei difetti della professione dello psicoterapeuta, quando uno guarisce è raro che torna "indietro" a dire com' era quando era malato. Non parla volentieri dei suoi momenti brutti. Quindi, niente pubblicità...
Se la volgarità è funzionale allora ben venga. Ma in questo contesto mi sembra abbastanza fuoriluogo. Più che inutile mi sembra dannosa in un forum dove la misura dovrebbe teoricamente autostabilirsi.
Lungi dal fare il paparino e pur non essendo altro che un Gormita (ma della Foresta, occhio) inviterei con leggerezza alla leggerezza.
>@ dimo
ti sembra l'esatto opposto xkè la sofferenza la eviti...ma sai bene che c'è e sai anche dove andarla a cercare...
si ma capirai, mica è come nella preistoria o cose del genere, QUELLA è la lotta per la sopravvivenza
infatti hai ragione mi sono espresso male
intendevo all'inizio di questa grande Era...vabbè sempre cose da Brizzi :D
la storia è ciclica e ad ogni ciclo si evolve e sale sempre di più...
è come una spirale tridimensionale che si alza
ma vabbè tutt'altra storia con la psicologia
poi alla fine non hai resistito alla provocazione...io non avevo dubbi...
cmq fatti vostri non mi interessa
mila commenti eliminati :D chissà cos'è successo? :)
Buongiorno a tutti.
Voi avete letto tutti i libri del prof?
no mai letti :D
dimo
se non li hai letti allora che ci vieni a fare qui? A provocare?
§§Ma quanto tempo si continua a perdere dietro a questo Armando...§§
che cè "bambino" sei geloso?
UEEEE il mio amichetto di giochi è più popolare di me!!
sì ma secondo te non li ho mai letti?
sarcasmo
Io, invece, li ho letti praticamete tutti, anche più volte.
Ho solo evitato - intenzionalmente - "Bella, ricca e stronza" e "Come fare un matrimonio felice", perché le situazioni a cui si riferiscono sono molto peculiari e soprattutto esulano abbondantemente dalla mia vita, almeno per ora.
A mio giudizio, sempre soggettivo e tutt'altro che insindacabile, i più importanti sono quelli pubblicati sotto Ponte alle grazie, ossia le Seghe Mentali, le Coccole Perdute e il Buddha in 5 settimane. Sono una trilogia che in realtà costituisce un unico testo.
I libri successivi per me sono solo semplici corollari, o precisazioni di alcuni punti particolari. Solo l'ultimo, quello sulla Paura come Sega Mentale, può essere assunto come "companion" dei tre suddetti, per usare una brutta terminologia anglosassone.
No, caro Armando, non sono per nulla generoso. Ciascuno è libero di impiegare il proprio tempo come vuole e, a dirla tutta, non me ne importa granché.
Ho solo voluto manifestare la mia perplessità: tutto qui e spero che la libertà d'espressione esista ancora.
uh ma guardalo adesso fa la parte del santerellino saggio!!!
tu sei la persona più falsa e sporca che io abbia mai visto su internet (perchè poi vabbè dal vivo ho visto di peggio xD)
non ci sono parole per esprimerti quanto fai schifo
una sola fortuna hai, che non posso incontrarti dal vivo se no te la farei passare io la voglia di fare queste schifezze
Io sto leggendo l'ultimo libro, quello che parla del Training, voi per caso lo avete provato?
>Ho solo evitato - intenzionalmente - "Bella, ricca e stronza" e "Come fare un matrimonio felice", perché le situazioni a cui si riferiscono sono molto peculiari e soprattutto esulano abbondantemente dalla mia vita, almeno per ora.
io li ho sfogliati ma non mi sembravano granché...
era tutto un altro Giacobbe eheheh ... a mio parere era ancora pivello ma già le idee chiare ce le aveva in testa
>A mio giudizio, sempre soggettivo e tutt'altro che insindacabile, i più importanti sono quelli pubblicati sotto Ponte alle grazie, ossia le Seghe Mentali, le Coccole Perdute e il Buddha in 5 settimane. Sono una trilogia che in realtà costituisce un unico testo.
sì andrebbero letti tutti e 3 insieme secondo me...qui c'è il meglio di Giacobbe...
il meglio soprattutto per chi si affaccia per la prima volta nel campo psicoterapeuta...poi ognuno è il miglior psicoterapeuta di se stesso
il training? Si io lo tengo. Io personalmente sto avendo difficoltà ad applicarlo, ma è una cosa relativa al mio caso, non per tutti. Ne ho parlato nei post vecchi, vedi i post prima che quel deficiente di mauro cominciasse a parlarmi male senza motivo (perchè non è nient' altro che un bambino invidioso malato di mente)
"il training? Si io lo tengo. Io personalmente sto avendo difficoltà ad applicarlo, ma è una cosa relativa al mio caso, non per tutti"
Cioè? E' difficile da applicare?
Nel libro parla di visualizzazione e di recita continua dei mantra.....
§§era tutto un altro Giacobbe eheheh ... a mio parere era ancora pivello ma già le idee chiare ce le aveva in testa§§
ma di che accicavolo stai parlando? Senti secondo me, a te la spiritualità ti è entrata storta nel cervello
giacobbe è giacobbe, e lo è sia quando ha scritto "seghe mentali" sia quando ha scritto "bella ricca e stronza" e tutto il resto, e solo perchè TU e sottolineo TU e tu soltanto, non riesci ad accettare che QUELLO è il reale modo di vivere da "stronzi", non significa niente, questa è una tua personalissima impressione che non ha niente a che fare con la realtà
e la realtà è che giacobbe non è uno spiritualista come a te piace credere, ma ha capito tutto della realtà reale, e no non mi riferisco al fatto che "non esiste" come dicono alcune filosofie orientali (successivamente riprese da salvatore brizzi)
mi riferisco alla realtà reale MATERIALE, a quello che tocchiamo vediamo e (e non gia il nostro cervello, che si limita ad elaborare e NON crea la realtà, fino a prova scientifica contraria) sentiamo con i nostri sensi , al nostro corpo ecc ecc. Tu stai facendo un guzzabuglio di filosofia orientale e la stai applicando forzatamente alle idee di Giacobbe, sbagliando, perchè giacobbe non la pensa come tu vorresti che la pensasse...
Tel' ho dovuto dire non per una cosa personale, ma semplicemente perchè come fai tu, stai deviando il significato reale dei suoi insegnamenti. Allora se tu la pensi diversamente ti converrebbe scrivere dei libri a parte e fare proseliti, non manovrare le idee altrui... è una questione di onestà intellettuale
no hypno non è difficile da applicare, bisogna solo lasciarsi andare ed immaginare quello che ti si chiede di immaginare
ma io ho un problema diciamo "emotivo", cioè hai presente quando la "Grande Madre" dovrebbe provare un amore infinito per il "bambino interiore"? Ecco io quell' amore lì non lo sento, perchè ho una specie di blocco emotivo tale per cui non riesco a provare amore per me stesso. E' una difficoltà tecnica mia, ma è altamente improbabile che anche altri abbiano lo stesso problema, capisci?
Perchè poi invece quando mi devo identificare con il Guerriero di Luce lì ci riesco senza troppi problemi. Anzi ci riesco perfettamente, infatti mi "sento" pure abbastanza "stronzo".
secondo me il Giacobbe di allora non è il Giacobbe di ora
questo è il mio pensiero
io poi non credo di stare deviando nessuno...gli stessi insegnamenti del Giacobbe io li riconosco per veri e sottolineo sempre che per diventare adulti bisogna comunque cominciare a lavorare e vivere da soli
ma questa non è la sola via per la felicità...lui stesso lo dice...
>Tel' ho dovuto dire non per una cosa personale, ma semplicemente perchè come fai tu, stai deviando il significato reale dei suoi insegnamenti. Allora se tu la pensi diversamente ti converrebbe scrivere dei libri a parte e fare proseliti, non manovrare le idee altrui... è una questione di onestà intellettuale
lasciamo al prof il compito di gestire il suo forum
Grazie Armando.
Anche io penso che quelli che dicono che la realtà è un'illusione si sbaglino.
La realtà è realtà....eccome!!
Forse il gioco sta a non influenzare la percezione della realtà stessa tramite le nostre "deviazioni" o le nostre stesse seghe mentali.
ok, comunque in generale tu la pensi in un modo e SECONDO ME è diverso da come la pensa giacobbe. E' abbastanza diplomatico così? xD
hai detto bene hypno: "penso" :)
c'era una frase del film Gothika che diceva:
"la logica è sopravvalutata"
bravo hypno, la penso esattamente come te. Appunto, bisogna avere un accesso più "chiaro" possibile alla realtà, e per "chiaro" si intende "senza nevrosi"
dimo è questo in cui ti distacchi da quello che Giacobbe dice a chiare lettere sia in "seghe mentali" che altrove
Anche io penso che quelli che dicono che la realtà è un'illusione si sbaglino.
§§La realtà è realtà....eccome!!§
si ed è così che la pensa giacobbe e lo dice chiaramente
>ok, comunque in generale tu la pensi in un modo e SECONDO ME è diverso da come la pensa giacobbe. E' abbastanza diplomatico così? xD
bravo ;)
Tres bien! xD
chissà perché nel Buddha GCG parla chiaramente di "vuoto mentale"
allora le cose sono 2: o il prof non l'ha mai provato e parla per luoghi (orientali) comuni oppure l'ha provato eccome ma crede che a noi bambini non è dovuto sapere certe cose per non riempirci di altre seghe mentali
non dimentichiamoci che i suoi libri sono rivolti al popolo comune ed è normale che deve anche badare bene a ciò che dice per non creare altro panico tra i bambini che già se li creano da soli
quando ottieni il vuoto mentale ti rendi conto dell'illusione...perché collassa la tua mente...tu ti stacchi da essa e diventi qualcos'altro
sono cose che non si possono spiegare proprio perché non puoi spiegare ad una mente qualcosa che lei stessa non può provare
questo non permette però l'Illuminazione e il Risveglio
noi tutti crediamo di essere svegli in questo momento...crediamo persino che il tempo stia scorrendo e ci crediamo come degli enti separati dall'Universo
ma chi non capisce queste parole, chi non le sente come sue stia lontano da queste idee...potrebbero risultarle pericolose
come dice GCG meglio diventare adulti prima
Armando perché tanto astio con MauroM?
Nel mio ultimo post, mi è scappato un "generoso" laddove invece volevo scrivere "geloso", ma spero che il senso si sia capito lo stesso.
Per il resto, volevo dire, a buon intenditor:
- Non ce l'ho con nessuno.
- Non mi atteggio: sono davvero così e sono in continua evoluzione.
- Non mi faccio intimidire, ma so quando è il momento di desistere.
Il momento è esattamente questo: mi dispiace molto, mi vedo costretto a salutarvi qui.
Spero che non sembri una fuga, ma in realtà quel che sembra a voi mi interessa relativamente. Quando i toni oltrepassano certi limiti, qui e altrove, io non ci sto più.
Buon proseguimento di discussione a tutti e un caro saluto al professor Giacobbe.
ecco, speriamo che quello sfigato sene sia andato una volta e per sempre. Ma ci credo poco, i bambini sono nevrotici e la nevrosi si sa, è ripetizione coattiva delle stesse stronzate, ancora e ancora e ancora
hypno, tu mi chiedi perchè, ma li hai letti i suoi post vecchi? Mi ha attaccato senza nessuna ragione perchè è malato. Fai finta pure tu di non capire come tutti gli altri IPOCRITI, qui? Vatti a leggere i suoi vecchi post e se lo vuoi capire (ma solo se lo vuoi) capiscilo perchè cel' ho con lui: perchè ho le mie ottime ragioni
Non c'è bisogno di arrabbiarsi!!
Mi spiace che Mauro M abbia deciso così, e spero sia solo una pausa momentanea, in attesa della fine di sproloqui che ormai sono chiaramente autoreferenziali. Il forum sta perdendo di qualità. Si invoca presenza femminile, nuova linfa, e basta insulti.
Per esempio, chiedevo mi pare in qualche post precedente se qualcuno di voi abbia letto Il lavoro manuale come medicina dell'anima, di Crawford. Questo tizio ha lasciato una prestigiosa e ben remunerata cattedra di filosofia per aprirsi un'officina, dove ripara moto.
Il libro non l'ho ancora letto, ma mi incuriosisce molto. E mi sembra avere molta attinenza con quello che dice Giacobbe a riguardo dei lavori manuali, il loro rapporto con le seghe mentali e con l'autostima.
Che ne pensate? Qualcuno lo ha letto?
gormita, fammi capire bene io vengo attaccato (perchè si, sono stato attaccato anche se tu fai finta di non capirlo) e secondo te che cosa dovrei fare esattamente? Visto che sei così saggio da arrogarti il diritto di criticare il mio operato (cioè difendermi dagli attacchi gratuiti) allora magari sarai pure altrettanto saggio da dirmi cosa avrei dovuto fare. Sentiamo
Vediamo se ora riusciamo a fare una conversazione seria e costruttiva, invece di "dar da mangiare ai bambini" qua, che sembra un asilo
allora: dimo, il vuoto mentale è un antichissima tecnica yoga, che poi è stata ripresa dal buddismo classico, dal buddismo zen e compagnia bella.
Questa tecnica viene utilizzata STRATEGICAMENTE per ridurre l' attività neurologica del cervello (oh a proposito: il cervello è qualcosa di FISICO è fatto di materia, neuroni, sinapsi... poi vabbè è fatto ANCHE di energia, ma non SOLO di energia e soprattutto, fino a che non verrà scientificamente dimostrato il contrario, non è fatto di pensiero, ne il cervello ne tutta la materia dell' universo...)
Dicevo, questa è una tecnica psicologica con un meccanismo d' azione di tipo neurologico (agisce sul cervello in quanto materia fisica), e il fatto che venga impiegata anche per scopi spirituali in talune religioni è, a mio modesto avviso, pressochè casuale.
insomma qui (sempre secondo me, sottolineamo) si sta parlando di scienza, e in particolare di neuropsicologia, e non di spiritualità. Le considerazioni spirituali vanno benissimo, MA si deve fare una netta distinzione tra le due cose perchè come ho gia detto prima che succedeva tutto sto macello... ti avevo invitato a mostrarci in che modo il "credere" che la realtà non esiste, che è solo una proiezione della mente, possa essere sfruttato a scopi terapeutici. Non telo sto chiedendo per smontare le tue credenze, o per "attaccarti" o cose del genere, ma per una ragione di gran lunga meno malpensante di questa: perchè io ritengo che credere in questa cosa, non soltanto non migliora lo stato mentale, ma lo peggiora anche e sai perchè sostengo questa cosa? Per esperienza DIRETTA, io ho praticato (male) alcune tecniche zen in passato, tra cui questa convinzione della "realtà come illusione" e sono caduto più depresso di prima.
Ecco perchè mi sto sbattendo, certo se poi volete essere malpensanti, o volete giudicarmi solo perchè mi sono GIUSTISSIMAMENTE difeso dagli attacchi di un bambino nevrotico, allora in quel caso non prenderetemi in considerazione (no dimo non dico a te, ho capito che tene tieni fuori e fai bene. In effetti sarebbe la cosa più saggia da fare, peccato che lo hai capito solo tu).
Comunque una cosa è certa, che chi mi attacca è proprio un buonista idiota come i cattolici e quella feccia lì, la gente che meno sopporto
§§non dimentichiamoci che i suoi libri sono rivolti al popolo comune ed è normale che deve anche badare bene a ciò che dice per non creare altro panico tra i bambini che già se li creano da soli§§
questo, scusami, ma non significa proprio niente per quello che mi riguarda. Facendo un "analisi transazionale" potrei dire che è un modo come un altro per dire: "io non appartengo alla massa comune degli idioti che non capiscono queste cose: appartengo ai pochi eletti che le ha capite".
Quindi, in quest' ottica, non posso approvare
Infine, ok tu ci spieghi più o meno come funziona questa "illuminazione" ma la domanda apparentemente banale è: siamo sicuri che abbia un utilità in termini di benessere? che non si può essere felici pure "da materialisti" (e qui potrei menzionare pat ma mi sono ripromesso di non farlo, quindi mi faccio gli affari miei e sto zitto. Ma sai gia di cosa sto parlando, ne abbiamo discusso)
a me per la verità mi sembra più una cosa che può avere qualche validità, solo quando si è adulti (e anche tu hai accennato questo fatto). Non so ancora quale, ma comunque sono sicuro che sono da "genitori" sene può trarre un beneficio. Perchè di certo da bambini, con tutti i problemi reali che ci sono, indipendenza, gestione delle emozioni ecc. semplicemente non mi pare il caso di mettersi a fare pratica spirituale. Anzi mi spingo a dire che potrebbe essere una fuga dalla realtà, che quindi peggiora la situazione.
Per Armando:
Dovresti prendere fiato e lasciare spazio a conversazioni più serene adesso, ti sei già sfogato abbastanza. Non è con la volgarità e le minacce che poi ti difenderai, al massimo ti puoi beccare qualche querela o denuncia. Stai facendo solo chiasso adesso. So cosa significa prendere farmaci, lo so personalmente e sulla mia pelle, quindi posso capire il tuo disappunto per una battuta infelice, alla quale magari non è stato dato il peso che gli stai dando tu da parte di chi l'ha fatta. Per il resto forse potevi difenderti con maggiore se non maturità almeno eleganza (che non è ipocrisia, e sono sicuro che ne apprezzi la differenza). E questo senza alcuna presunzione, senza alcuna pretesa di saggezza, ma è quello che fermamente penso.
E intervengo solo perché mi sono iscritto a questo forum per trarre stimoli positivi, e non altro.
Insomma, desso si parli di altro!
§§E intervengo solo perché mi sono iscritto a questo forum per trarre stimoli positivi, e non altro§§
pure io, come ho appena finito di scrivere
per quanto riguarda il fatto che potevo risolvere la questione con maggiore eleganza, beh io non cel' ho quell' eleganza (che poi sappiamo benissimo che stai parlando della sottigliezza, cioè di quella che a napoli chiamano CAZZIMMA, vero palermitano?)
beh io la fortuna di essere cazzimmoso non cel' ho e siccome non avevo comunque intenzione di farmi continuare a insultare in quel modo schifoso, QUALCOSA dovevo fare. Forse non è la migliore cosa ma di certo mi stavo rodendo il fegato e non capisco per quale assurda ragione dovrei farmi rodere il fegato dalle opinioni di un malato di mente
i commenti precedenti sono stati cancellati quindi non capisco perchè continui ad accanirti. Vatti a leggere quelli di mauro piuttosto, che mi dici di quelli? Non ne hai ancora parlato. si vede che parteggi
E fidati, con me non attacca. Peraltro non sai nulla di me, e sei ampiamente fuori strada. Quindi non mi etichettare, io non l'ho fatto.
Puoi farlo, ma fidati, non attacca.
Il forum in quanto ambiente regolato si autoregola ed il mio era un intervento che si iscrive in quest' ottica.
Poi sei liberissimo di continuare ad offendere.
Mi sembra che vedi nemici ovunque.
Campi più sereno se ti rilassi, fidati.
Ti ho già risposto.
Ciao
se se vabbuò. T' amma capit pur a te
Buonasera Gormito, ho visto la recensione de "Crawford Matthew - Il lavoro manuale come medicina dell'anima".....
Secondo me hai centrato in pieno il concetto.
Il lavoro manuale se fatto con passione è gratificante....molto gratificante. A differenza del lavoro "di concetto" che alla fine non ti da la stessa sensazione che può darti un lavoro manuale.
Vuoi mettere fare un bel mobile, aggiustare un'auto che non andava, restaurare un qualcosa di antico....secondo me ti dà soddisfazione perchè è reale!!
Mentre i lavori di concetto rimangono confinati nell'aria...diciamo così, non so se mi spiego.
Personalmente se fatti con vera passione i lavori manuali sono insuperabili, il problema è questa società che ha fatto sì che i lavori manuali vengano indicati come di "seconda categoria" quando in effetti non è proprio così!!
La tendenza del giorno d'oggi è sotto gli occhi di tutti. Tutti laureati, tutti "studiati" e i lavori manuali che piano piano vengono abbandonati.
Lì sta la soluzione (o una delle soluzioni)...il lavoro manuale è inversamente proporzionale al flusso del pensiero!!
Buonasera Armando, io sono nuovo però è da un pò che vi leggo tutti i giorni.
MauroM e Pat a quanto pare se ne sono andati, forse come ha detto Gormito hai dato troppo peso alle loro battute, che magari sono fatte anche in buona fede...
Con tutta la bontà Armando magari ogni tanto anche tu esageri nelle epiteti.
Poi per carità io non sono nessuno per dire cosa bisogna fare o come bisogna reagire, francamente però ogni tanto buttarla sul ridere aiuta!
infatti non è per tutti...e sì mi credo uno dei pochi eletti avendo provato tali sensazioni da piccolo
credetemi pure pazzo o uno che se ne va dietro alle chiacchiere o che se la tira...credetela come volete non sono io a comandare i vostri pensieri :)
io credo di avere una certa predisposizione naturale a queste cose spirituali,...l'ho sempre avuta e un domani questo sistema avrà vita dura...già i primi risultati iniziano a vedersi...ma questa è tutt'altra storia
ecco xkè ribadisco che è meglio andare a lavorare e diventare adulti
in risposta alla tua domanda sul benessere psicologico di questa tecnica io ti rispondo sì ovvio...ma in questa età materiale e poco spirituale, sarebbero davvero in pochi a capirla e come dici tu la situazione potrebbe peggiorare
§§il problema è questa società che ha fatto sì che i lavori manuali vengano indicati come di "seconda categoria"§§
questo è più un problema politico/economico che altro. In passato mi sono gia lamentato della perdita di valore dell' artigianato (la forma più alta di "lavoro manuale"). Purtroppo oggi come oggi, non vale più granchè. Io cel' ho fatto un pensierino a dedicarmi anima e corpo all' artigianato ma... semplicemente, non è remunerativo come una volta. Man mano che l' industrializzazione ha preso piede, l' artigianato ha perso sempre più di importanza; oggi quello che una volta era "artigianato", oggi è poco più di un' industria con manodopera specializzata... l' ho visto succedere nelle pasticcerie, e nelle fabbriche di scarpe (che qui in campania sono una forma di "artigianato" molto comune), ormai non cè più il "pasticciere" o lo "scarparo", come lo chiamano qui, che produce scarpe di ottima fattura; ci sono le fabbrichette con gli operai, tutto qui.
Nulla toglie al fatto che il lavoro di concetto, soprattutto "d' ufficio" fa uscire pazzi, ma il mercato del lavoro ha dei requisiti e cè poco da fare, bisogna adattarsi.
infine, avrei preferito che la finivamo qui una volta per tutte...
non prendermi per il culo, quelle non erano battute. Ora abbiamo cancellato i commenti ma anche quella di pat non era una battuta sbilanciata, era proprio un insulto. Hai letto quello che ha scritto mauro? (non qui in questa pagina, nella pagina precedente). Se poi mi vuoi prendere per il culo questa è tutta un altra questione
No non voglio prenderti per il culo, era una mia considerazione personale, tutto qua....
Un po di leggerezza però non guasta mai!
§§io credo di avere una certa predisposizione naturale a queste cose spirituali§§
ma io non lo metto in dubbio, anche perchè non mene intendo e quindi non sarei qualificato per contestare una cosa del genere. Ma non è quello il punto: il punto è che (forse, secondo me) qualcuno potrebbe andargli bene, e qualcun altro potrebbe andargli male. A me per esempio è andata male e quindi non ho trovato nella spiritualità la soluzione ai miei problemi, ma all' applicazione di principi pratici, tra cui anche il lavoro manuale (che però non mi ha cambiato la vita, vabbè sarà che io ho una specie di avversione mentale e più ancora fisica)
Semplicemente, la "spiritualità" non è una tecnica psicoterapeutica riconosciuta, a dir poco.
Tranne forse in psicosintesi, che però non ho ancora studiata quindi non mi esprimo ancora.
infine, visto che continuerete per sempre a ricamarci sopra su questa questione (ormai l' ho intuito) allora voglio dire che mi dispiace che pat sene sia andato, MA mi dispiace ancora di più che abbia parteggiato per quello sgorbio e mi abbia persino insultato. Quindi alla fine faccia quello che gli pare, a sto punto non mene frega più di niente e di nessuno.
e per quanto riguarda le "battute" che io avrei preso "troppo seriamente", i casi sono due, o tu non hai la più pallida idea di cosa stai parlando, e in questo caso dovresti fare silenzio. Oppure mi stai prendendo per il culo, e in quel caso A MAGGIOR RAGIONE dovresti fare silenzio.
Oppure informati e vedi bene come sono andate le cose
beh allora la tua "considerazione personale" è viziata dal fatto che evidentemente non sai i fatti come sono andati, ce la fai a raggiungere la pagina precedente, per andare a vedere come è iniziata la discussione? Se cela fai, guarda bene; quelle di mauro ti sembrano battute divertenti che io ho preso male, o franchi attacchi personali?
chissà perchè quando faccio delle "domande retoriche" non mi risponde mai nessuno. Forse perchè ho ragione
Per carità Armando scusa...non dico più niente.
Ero in buona fede.....
Ragazzi forse ho sbagliato forum...mi sa che andrò da qualche altra parte.
Saluti e buona serata
si, perchè giustamente ho detto una verità che ti tozza in culo, e cioè che non analizzi la cosa criticamente ma parli senza sapere i fatti. Certo.
Non puoi semplicemente farti gli affaracci tuoi eh? Devi per forza argomentare su faccende che nemmeno ti riguardano, e CONTRO di me. Bravi bravi. Ma tanto ho capito che hypno è uno di quei cazzoni che sene sono "andati", mauro o pat. Guarda caso sto tizio si fa vivo proprio quando spariscono quei due e comincia ad argomentare come se gia fosse del posto. Ma che coincidenza!!!
ma per dio non avete proprio niente di meglio da fare che mettervi a fare i troll su internet? Ma fatevi una vita, sfigati
uuuh che cè non rispondi? beccato sul fatto eh? ti ho preso con le mani nella marmellata
dio ma non ci posso credere... avevo ragione io! Cioè sto forum ormai è diventato il parco giochi dei bambini impazziti!!!
Io ormai resto qui nella vana attesa di veder succedere qualcosa di interessante, ma quando vedo cose come queste ci perdo proprio le speranze... ma che sfigati che siete madonna
Grazie intanto a Hypno per aver risposto:)
Fidati, scorrendo indietro le pagine ti accorgi che questo Forum ha vissuto momenti migliori.
# Hypno:
#"Lì sta la soluzione (o una delle soluzioni)...il lavoro manuale è inversamente proporzionale al flusso del pensiero!!"
Concordo pienamente con te! Io aspetto il pacco con il libro, quando arriva e lo leggo magari possiamo riparlarne, vedremo se il libro mantiene le aspettative, di certo l'argomento è davvero interessante.
Appello a tutti gli altri:
Non lasciamo il forum, ma scrivete di altro, diamo stimoli nuovi.
Al Prof Giacobbe: Salve, tempo fa mi capitò ( mi son fatto capitare) tra le mani un libro di Pearson, "Risvegliare l'eroe dentro di noi". Attraverso lo studio e la pratica di dodici figure archetipiche( tra cui alcune anche fondamentali) si mira a un completamento della personalità, o meglio ad un migliore bilanciamento di diversi aspetti attraverso i diversi tipi. Mi sembra interessante e complementare allo sviluppo e bilanciamento delle tre personalità principali, lei che ne pensa? Può essere un lavoro complementare al suo training o consiglia di procedere separatamente e per gradi?
Salutamu
io rimango qualsiasi cosa accada
In generale comunque sarebbe carino se Giacobbe scrivesse qualche libro più "tecnico", che magari comprende anche l' AT e la psicologia "occidentale" in generale. Ma è chiaro che la sua formazione di base è la psicologia orientale, di cui detiene anche una cattedra universitaria... perciò a sto punto, purtroppo, non è sbagliato sostenere che le sue opere sono "complete", cioè non potrebbe scriverne altre perchè ha gia "detto tutto" come direbbe peppino de filippo...
a questo punto non ci resta che applicare gli insegnamenti.
Comunque, dalla mia esperienza di "counselor volontario" sta risultando che alcuni 'bambini' hanno problemi a distinguere i comportamenti adulti da quelli bambineschi. Io uso l' analisi transazionale per risolvere le singole questioni, ma a parte il fatto che l' AT tradizionale tende ad andare in contrasto con il "protocollo" di giacobbe (che io continuo a sostenere che vada ufficializzato... posso solo sperare che sene stia occupando lui). Infatti nell' AT innanzitutto non viene riconosciuta, almeno ufficialmente, l' esistenza di "nevrotici bambini" e comunque non sene comprende la portata. Ma pergiunta, spesso l' AT invita comunque ad "accontentare" i fottuti bambini, credendo che sia una buona idea! E' quello che è successo ad es. su questo foro, mauro chiedeva "coccole" in continuazione, gli altri utenti gliele hanno date ed ecco i risultati. A me mi ha schifato perchè sono stato l' unico che ha fatto solo "l' adulto", che lo ha solo spinto a crescere senza mai "accarezzarlo" come si dice in AT. E lo ha detto lui stesso che è così, quindi a scanso di equivoci andate a vedere i primi scambi che ho avuto con mauro (sempre che ne avete le facoltà intellettuali per riuscirci, dato che finora tutte le volte che ho sollecitato a vedere l' inizio delle discussioni, nessuno l' ha fatto. Oh, ma forse preferite spalare merda in faccia senza criterio? Capisco.)
Allora io penso che il problema di fondo è che ci sarebbe bisogno diciamo di un "modello base" di adulthood(adultitudine, non mi pare che esiste la traduzione in effetti) perchè a quanto pare chi vive in piena "nevrosi infantile" ha dei seri problemi a distinguere i comportamenti infantili da quelli adulti... quasi come se la loro mente li allucinasse (e in effetti è proprio così, "la mente ci inganna" diceva già Buddha).
Perciò nonostante che "il fascino discreto dello stronzo", e altri libri affini siano a mio avviso chiarissimi nell' esposizione del modello, tuttavia sembra non essere neanche lontanamente sufficiente... quindi un approfondimento in tema "adulthood" penso proprio che sarebbe gradito, così si risolve anche quella vecchia questione di "adulto vs psicopatico", sollevata tempo fa.
A proposito ho visto che nessuno ha mai menzionato "il fascino discreto dello stronzo"... immagino che sia troppo "pratico" e troppo poco "intellettuale" per risultare interessante! Beh io invece penso seriamente che sia il migliore libro di Giacobbe. Il più utile e il più chiaro, solo che avrei preferito che venisse tratteggiato meglio il profilo dell' adulto, e che in generale andrebbe approfondito molto, considerata anche l' importanza del tema...
per esempio riguardo al capitolo "l' adulto e i soldi", abbiamo solo un indicazione generale. Per carità la storia della nonna è avvincente e io la vado raccontando in giro come se fosse un avventura epica! Però penso che sarebbe stato opportuno un maggiore approfondimento di "linea di condotta" economica, e i dibattiti che ci sono stati su questo foro circa le questioni economiche ne sono un esempio... e infatti alla fine neanche io sono convinto che la mentalità da "capitalista ebreo sfrenato" sia la cosa migliore, e francamente per il momento sto seguendo questa linea di condotta solo perchè trovo avvincente guadagnare un casino di soldi! Ma non certo perchè sia il mio obiettivo di vita...
Non pensate che il tema dell' "adulto" vada approfondito un attimo, per evitare di incorrere in errori? Magari pure io sto sbagliando e non lo so...
credo che GCG abbia dovuto a forza distinguere l'adulto orientale dall'adulto occidentale per dirla così
l'adulto occidentale va a lavorare per guadagnarsi i soldi...ma non sono i soldi in sé e per sè ad essere importanti ma il valore che tu dai a quei soldi come dice anche Paul McKenna...per me sono indipendenza e libertà di fare ciò che mi pare senza dover dare conto a nessuno... (a proposito è curioso che tutti parlino di libertà (io compreso) quando sei costretto a lavorare 8 ore al giorno (ad andar bene) per sei giorni su 7 per tutto l'anno meno 3 settimane di ferie sacrificando la tua salute, ma vabbè altri discorsi)
quindi il discorso non è tanto economico ma quanto di indipendenza a mio parere
che poi noi siamo diventati così materialisti da non capire che i soldi sono solo pezzi di moneta e carta (la cosa è a dir poco scandalosa per me) questo è un altro discorso...
cerco di spiegare ad un sacco di gente che non sono i soldi importanti ma cosa ne ricavi da essi...e loro: no ma è normale...io lavoro solo per i soldi mica per altro" -.-'
cmq lo stesso prof spiega che è importante lavorare perché questo corrisponde all'equivalente procacciarsi il cibo della nostra natura animale
...e che l'avvento della società produttiva-consumistica è alquanto criticabile ma fa di tutto per non criticarla :D
§§credo che GCG abbia dovuto a forza distinguere l'adulto orientale dall'adulto occidentale§§
ribadisco che è un interpretazione tua, non dico che hai assolutamente torto può darsi pure che è davvero così (ce lo dovrà dire lo stesso giacobbe per esserne certi... ecco perchè sto cercando di sollecitare, penso che sia veramente importante per tutti sta cosa).
Il punto però, è che giacobbe fa riferimento alla biopsicosintesi, che dovrebbe essere un approccio "universale", che va al di là della cultura, dei luoghi e del modo di pensare delle persone. Un approcio panetnografico e panantropologico, per usare dei paroloni grossi. Per usare invece parole semplici, diciamo semplicemente che l' adulto del Giacobbe, e finchè non lo negherà lui stesso io ne sarò convinto (e sono veramente curioso di sentirlo), è uno ed uno soltanto: quello che lotta per la sopravvivenza, che ha imparato a procacciarsi il cibo da soli, che nella razza umana equivale a guadagnarsi il pane con i propri soldi.
Ribadisco inoltre che quello di cui parli tu, è il genitore, anzi addirittura il Buddha... e che quindi di per se ha poco a che vedere con l' adulto "puro", e semmai è un percorso che viene dopo...
§§non sono i soldi in sé e per sè ad essere importanti ma il valore che tu dai a quei soldi§§
per l' adulto i soldi rappresentano la mera sopravvivenza. L' ho gia detto in passato e lo ripeto, non sto parlando di soldi a uso Paperon dè Paperoni, sto parlando dello stretto necessario per la sopravvivenza... il minimo indispensabile.
Per quanto riguarda il surplus pecuniario, non l' ho capito bene se è "normale" che uno "stronzo" cerca sistematicamente di procurarsi surplus in termini di potere o soldi, o se non è normale... io penso che sia normalissimo anche perchè vedo che pure gli animali fanno così, ma come ho detto, penso che ci vorrebbe un altro libro per chiarire sta cosa...
Un altro motivo per cui sarebbe normale, è il fatto che chi ha molti soldi può concedersi "il lusso" di mantenere altre persone (che equivale all' "amore", vedi "coccole perdute") e quindi avere un SURPLUS di risorse sarebbe necessario per diventare VERAMENTE genitori, e poter mantenere i figli economicamente ecc. Chiarifichiamo, non a causa del mantenimento IN SE ma a causa del fatto che chi percepisce di avere un surplus pecuniario, sarà automaticamente portato a pensare "e mo che ci faccio con tutti sti soldi?" Ed ecco che scatta l' autoimmagine di adulto... è chiaro il meccanismo? Lo spiega così bene in "coccole perdute"!!!
§§è curioso che tutti parlino di libertà (io compreso) quando sei costretto a lavorare 8 ore al giorno (ad andar bene) per sei giorni su 7§§
questo è un problema più che altro economico, politico e sociale. Io non ho problemi ad affrontare questo discorso (sono stato a scienze politiche, figurati...) però andremmo un bel pò fuori tema. Vedi tu se lo vuoi approfondire. Comunque per rispondere pragmaticamente, penso che Marx abbia detto tutto quello che c' era da dire in proposito... il che NON significa che consiglio di diventare comunisti, anzi... però, semplicemente marx prima di essere comunista era un intellettuale, e di un certo livello anche. Io penso che chi critica il sistema capitalista debba seriamente leggersi "il capitale", e magari anche un pò di scuola di Francoforte (Erich Fromm et al) per capire in che modo il capitalismo è entrato nelle coscienze umane. Ma soprattutto dovrebbe leggersi questi autori, "dimenticandosi" temporaneamente che sono comunisti da far schifo, e preferibilmente evitando di farsi prendere dalla smania vendicativa verso l' Occidente, a uso "fantozzi" ricordate il primo film? Evitate di diventare comunisti, perchè il comunismo come del resto tutte le ideologie, è UNA MERDA... sono autori interessanti da studiare perchè hanno saputo "smantellare" il sistema capitalista e hanno saputo "guardarlo dall' interno", quasi come un reverse engineering. Ma le loro ideologie lasciatele a loro.
E questo posso dire, potevo fare delle considerazioni personali ma questi autori hanno detto cose più intelligenti di quelle che possa mai dire (beh, ALMENO io lo riconosco... a differenza di quelli che sparano giudizi anonimi come se importasse a qualcuno!)
mando il msg e continuo a leggere...
allora, alla luce di queste considerazioni sui rinforzi simbolici, risulta chiaro che i soldi non sono esattamente "pezzi di ferro e carta".
E mettici pure questo: il filosofo Umberto Galimberti definisce i soldi nella società occidentale come "il rappresentante simbolico di tutti i valori". Che significa?
Pensaci bene, se io voglio ostentare un QUALSIVOGLIA valore, anche morale od altro, posso farlo semplicemente usando dei soldi per comprare oggetti che RAPPRESENTANO quel valore. Es. se voglio sembrare uno sportivo, comprerò delle scarpe della nike e una tuta della Legea e mi atteggerò a sportivo. Anche se sono più obeso di Ciccio Bastardo. Questo è un esempio sciocco, ma le implicazioni sono enormi alla luce degli altri valori di cui abbiamo parlato (vabbè, lì parlava di rinforzi ma alla fine è lo stesso). Ad esempio, io posso diventare "socialmente appetibile", semplicemente COMPRANDO degli status symbol, cioè non è una stronzata dire che si può comprare praticamente qualunque cosa... anche le cose secondo te "immateriali" di cui parli spesso. Spero proprio che rifletterai su quanto ti ho detto, perchè quello che ti voglio far capire è che il confine tra "spirituale" e materiale non è così sfumato come ti piace credere...
>Per quanto riguarda il surplus pecuniario, non l' ho capito bene se è "normale" che uno "stronzo" cerca sistematicamente di procurarsi surplus in termini di potere o soldi, o se non è normale...
diciamo che non dovresti proprio pendere dalle sue labbra e svolgere la tua normale vita...se vuoi fare lo "stronzo" perché senti di farlo lo fai...altrimenti no
io non attuo un atteggiamento da stronzo perché so che ciò va contro di me e mi trovo molto meglio in un atteggiamento di collaborazione...
se tu collabori per legge di attrazione attrai a te la gente che collabora...io la penso così...più che altro io la sto vedendo così nella realtà REALE come dici tu :P
>Es. se voglio sembrare uno sportivo, comprerò delle scarpe della nike e una tuta della Legea e mi atteggerò a sportivo.
secondo me confondi la causa con l'effetto
non vado a comprarmi una tuta della Legea e le scarpe della Nike perché voglio sembrare uno sportivo
è tutto il contrario: io mi compro le scarpe della Nike e la tuta della Legea proprio perché mi sento uno sportivo
altrimenti se non mi sento nulla non avrò stile e lascerò tutto al caso
>cioè non è una stronzata dire che si può comprare praticamente qualunque cosa... anche le cose secondo te "immateriali" di cui parli spesso.
quindi ti inviterei a comprare amore da una donna...vediamo se ci riesci
@ dimo: argomento surplus pecuniario
si, è chiaro che non bisogna farne una ragione di vita, ciononostante gli esseri umani hanno una specie di "istinto naturale" ad essere sempre il meglio possibile... essere leader, essere i più fighi...
queste sono dinamiche presenti anche nel mondo animale, ma a parte questo, da un punto di vista strettamente logico, il vantaggio mi pare proprio evidente... e non cè bisogno di essere "animali" o "stronzi" per desiderare di essere ricchi e potenti...
§§io non attuo un atteggiamento da stronzo perché so che ciò va contro di me§§
dipende. ci sono molti modi di essere stronzi: i migliori sono quelli che non lo sembrano.
Il vero stronzo non è lo "psicopatico/lupo solitario" come me. Il vero stronzo è quello che sta in mezzo agli altri ma non per farseli amici: "finge" di farseli amici, ma in realtà li manipola. Anche io sto seguendo questo modello per rompere lo schema del "lupo solitario", ma questo non è esattamente "socializzare"... o magari si, magari è un evoluzione della socializzazione!
Infine, IO non credo alla legge di attrazione,e distribuisco volentieri odio e se gli altri melo restituiscono... peggio per loro, avranno la dose doppia xD
E dubito molto fortemente che questa "legge di attrazione" sia visibile nella "realtà reale"... non mi pare che abbiano fatto dimostrazioni scientifiche, per dirne una. Inoltre se funzionasse, Berlusconi dovrebbe essere morto in modo atroce da molti anni, visto l' odio che riscuote xDDD un esempio più pragmatico non lo potevo inventare
Ora per quanto riguarda il fatto di "compro le scarpe nike per sembrare sportivo": molto semplicemente, è un casino. Bisognerebbe tirare fuori la "teoria della personalità" dai libri di psicologia, ma visto quello che è appena capitato, non ho nessuna intenzione di vederlo succedere di nuovo. Comunque ti dico molto brevemente che funziona in entrambi i sensi: è vero sia come dico io, che come dici tu. Ti potrei citare le teorie: labelling theories, modello della personalità secondo la scuola di chicago... ma so gia che non le andrai a leggere quindi non mi do pena di andare ad aprire il libro.
Il punto è: ci vuoi riflettere su questa cosa, o non ci vuoi riflettere? Vedi tu, a me non mi interessa tanto ci ho gia riflettuto, ho tratto le mie conclusioni e ho regolato la mia "realtà" di conseguenza (adattamento). Ma penso proprio di poter affermare con sicurezza che così come fai tu, il tuo "modello di realtà" si manterrà sempre molto lontano dalla "realtà effettuale"....
§§quindi ti inviterei a comprare amore da una donna...vediamo se ci riesci§§
Oddio!!!! Cioè, vuoi che sparo sulla croce rossa???? No. Anche uno stronzo ha i suoi limiti xD
Ebbene, non per vantarmi ma gia l' ho fatto. Non a comprare l' amore coi soldi, cosa che succede sistematicamente nel mondo reale (che NON equivale al tuo mondo immaginario fatto di emozioni "very", come diceva quello del grande fratello) ma bensi molto più semplicemente, ad OSTENTARE di avere soldi (che invece non ho) ed ottenere così l' Amore Vero di stupide ragazze....
Cioè, ti voglio fare un esempio mongoloide:
secondo te quelli che affittano le lamborghini, perchè hanno tanti clienti???
senti per favore, quest' ultimo argomento è meglio che lo chiudiamo se no dò il peggio di me. A me gia mi sanno come una specie di puttaniere, e non è che ne vada veramente fiero...
>l' Amore Vero di stupide ragazze...
siamo molto lontani dal concetto di amore che intendo io
per quel che riguarda il discorso dello sportivo per esempio per me è interessante vedere come mi piacciano gli stivali ma non riesco ancora mai a comprarne un paio proprio perché non rispecchiano la mia personalità...cioè non lo so...non riesco a vedermi con gli stivali
e come se io volessi crearmi uno stile e il mio inconscio mi ricordi che io non sono fatto per quello stile...io e lo stile infatti siamo molto lontani :D ma negli ultimi tempi lavorando sulla personalità qualche ragazza inizia a complimentarsi con me per il mio stile...ecco xkè poi credo alle legge d'attrazione: lavorando su di sé si cambiano molte cose attorno a sé...non sottovalutare il potere del cambiamento interno...a mio parere dipende tutto da quello...invece ci si concentra sempre e soltanto sull'esterno
Berlusconi: bisognerebbe chiedere a lui se è felice o no...ma me ne frega meno di poco...io applico questi principi alla mia vita reale e poi ti farò sapere dove sarò arrivato...a proposito se sentirai parlare di un Dimo (magari anche con gli stivali XD) in futuro saprai che sono io :D
eh ma come al solito stai a fare una grande confusione... io non sto affatto sottovalutando il potere del cambiamento interno, perchè poi è chiaro che siamo sempre esseri umani e quindi quelle cose valgono universalmente.
Ciononostante io ho visto personalmente comunisti molto seri che venivano scarsamente considerati, semplicemente perchè vestivano "per bene" o perchè non avevano la kefia... cioè voglio dire, siamo in una società dove l' apparire conta più dell' essere quindi bisogna curare più l' aspetto che l' interiorità (che pure va curata ma a parte, e per una cosa personale, e non perchè gli altri la considerano...)
in ultima analisi tu puoi fare quello che stracavolo ti pare, ma alla fine gli altri probabilmente ti vedranno "spiritualista" più per un eventuale pendaglio con il simbolo del tao, o per dei vestiti un pò transandati, piuttosto che per la tua reale interiorità... capisci il discorso? Non è un problema del singolo, è un problema di rapporto con gli altri
>ma alla fine gli altri probabilmente ti vedranno "spiritualista" più per un eventuale pendaglio con il simbolo del tao, o per dei vestiti un pò transandati, piuttosto che per la tua reale interiorità... capisci il discorso?
capisco ma non sono d'accordo
la gente che bada SOLO ed ESCLUSIVAMENTE all'apparenza sinceramente l'ho "accantonata" e mi sono circondata di gente che sa guardare dentro la gente oltre le normali apparenze
anche il tuo cambiamento interno si traduce anche in cambiamento di amicizie e di gente che frequenti
e la gente che bada poco all'apparenza è circondata da gente che bada poco all'apparenza e quindi il problema non sorge neanche...al massimo può sorgere sul posto di lavoro se magari uno è tattuato ecc. ma questo è un altro discorso
§§la gente che bada poco all'apparenza è circondata da gente che bada poco all'apparenza§§
ah, e allora perchè IO sono solo come un cane???? Bada che non è esattamente una mia scelta...
non è stata una tua scelta razionale
ma inconsciamente l'hai deciso tu
ma tu non credi alla legge d'attrazione quindi non sarai d'accordo con questo :)
credo al potere della mente inconscia di sabotare inconsapevolmente la vita, solo che non la vedo come una cosa new age, ma semplicemente come mera programmazione neurolinguistica...
comunque si, dai libri di Giacobbe risulta che l' adulto comunque, quando vuole, sa essere "bambino" e sa anche amare, ma io non ne sono capace e quindi questo potrebbe essere un problema mio. Ma non ne sono del tutto sicuro, del resto, l' adulto non dovrebbe tenersi alla larga dai sentimentalismi? (per evitare di ricadere nei meccanismi infantili, rinforzando la personalità bambino)??
ecco perchè resto dell' idea che il Giacobbe dovrebbe fare un pò di chiarezza su questo tema, perchè comunque io per attenermi alle sue idee, sto violando pure i "protocolli" della psicologia classica (comportandomi da stronzo a oltranza, isolandomi, non chiedendo niente a nessuno, manipolando gli altri ecc)e ho bisogno di sapere se ho capito bene quello che lui intende...
tralasciando il discorso "stronzo" su cui sai già come la penso XD
direi che stai facendo alquanto confusione su questo:
>comunque si, dai libri di Giacobbe risulta che l' adulto comunque, quando vuole, sa essere "bambino" e sa anche amare, ma io non ne sono capace e quindi questo potrebbe essere un problema mio. Ma non ne sono del tutto sicuro, del resto, l' adulto non dovrebbe tenersi alla larga dai sentimentalismi? (per evitare di ricadere nei meccanismi infantili, rinforzando la personalità bambino)??
il bambino non ama...non perché è cattivo ma perché non sa amare...è il genitore ad amare
non fare confusione
il bambino sa farsi umile chiedendo scusa
anche se su questo ho molti dubbi avendo avuto a che fare con tanti di quei bambini ed erano troppo orgogliosi per farsi umili...anzi cercavano sempre di averla vinta loro
ci sono cose con cui discordo un po' dal prof...ma tutto sommato siamo sulla stessa barca
non ho fatto confusione, semplicemente sto facendo riferimento al modello Analisi transazionale piuttosto che a quello del Dottore... che non ho ancora capito del tutto quanto hanno in comune tra loro.
in AT non esiste questa scissione così netta tra Adulto, Bambino e Genitore: piuttosto si suppone che un essere umano può, in qualunque momento, usare una qualsiasi deli 3 stati dell' Io, come li chiamano in AT (ossia Genitore, Adulto e Bambino).
Ovviamente si, cè il tipo nevrotico che tende a usare sempre lo stesso stato dell' Io ma tutto sommato, loro partono dal presupposto che comunque una persona ha gia (nel bene o nel male) incorporato i tre modelli: Bambino dal bambino vero e proprio che materialmente siamo stati da piccoli. Adulto dal modello che (eventualmente) abbiamo appreso, ma anche in AT "di base" è risaputo che molti non l' hanno appreso affatto... e "genitore" semplicemente per "imitazione" dei nostri genitori, e quindi senza bisogno di fare tutta la trafila di crescita ecc. E in questo si discosta nettamente dal modello di Giacobbe, che INFATTI anche se a prima vista non si direbbe, non c' entra realmente con l' AT dato che il metodo Giacobbe è riferito alla psicosintesi, l' inconscio, lo "spirito" ed altre cose che c' entrano poco o nulla con le cose trattate nell' AT classica (modelli comportamentali, posizioni esistenziali, stati dell' Io, transazioni ecc). Ora spero che non viene il solito cretino a dire che "giacobbe ha COPIATO dall' AT"... ma vabbè, la gente IGNORANTE che spara sentenze senza saper nulla, è una caratteristica tipica del mondo moderno.
Se giacobbe avesse realmente copiato da Eric Berne, voglio fare presente che non si sarebbe preso la briga di giustificarsi in una nota in cui spiegava che PER L' APPUNTO la sua teoria, pur riconoscendo la validità della teoria di Berne, in realtà alla fine non c' entra un cazzo. E infatti, vorrei dire a quei deficienti che hanno messo in dubbio questa cosa, che se fosse come dicono loro la casa editrice che pubblica i libri di Berne l' avrebbe denunciato da un pezzo. Magari Berne stesso sarebbe uscito dalla tomba a uso zombie per rivendicare il copyright
Cosi, tornando al discorso serio originale: ad esempio una persona che non sa amare, in AT si pensa che non è tanto perchè "i bambini non sanno amare"(questo è il modello Giacobbe) ma perchè se ha avuto dei genitori che non sapevano amare, allora quando attiva la modalità genitoriale per cercare di amare, va a finire che "non sa mostrare affetto" (proprio come i suoi genitori, mi spiego?) Quindi semplicemente sono due problemi diversi, appannaggio di diverse teorie. Io VORREI saltare l' ostacolo a piè pari, ma il caso vuole che non riesco a dare una sufficiente dose di "amorevolezza" alla grande madre, cosa che in ultima analisi fa fallire il training (cioè, il bambino non trova pace).
E dico questo anche con buona pace di pat, se mi sta leggendo, che diceva che poi "la teoria non serve a un cazzo sono solo seghe mentali"; no e invece serve perchè se io non sapessi sta cosa io ora invece di venire qui a discuterne con calma, mi starei dannando perchè "porco dio il training di giacobbe non funziona!!!" Invece io SAPENDO perchè non funziona, identifico il problema e vedo anche di risolverlo... molto meglio no?
L' esempio riportato sopra, quello della persona che non riesce ad amare gli altri perchè i suoi genitori gli hanno (inconsapevolmente, sottolineamo: i bambini apprendono automaticamente vedendo gli altri come si comportano) instillato un modello di amore freddo, è proprio il mio, e cioè: analizzando il mio caso secondo il modello AT, io non so amare perchè i miei genitori non sapevano mostrare affetto, e quindi ora faccio sugli altri quello che loro hanno fatto a me (cioè, non voglio bene nessuno e li tratto con spietata freddezza). Beh almeno, poteva andare peggio: pensa se mi avessero picchiato! Distribuivo "amore" sottoforma di cinghiate!
Scherzi a parte, questo è esattamente il modello di formazione della personalità psicopatica secondo l' AT...
comunque, a me personalmente non dovrebbe fregarmene un cazzo perchè per come la vedo io, i "sentimentalismi" sono roba da bambini di cui faccio volentieri a meno... però poi è saltato fuori il "problema tecnico" nell' esecuzione del training, cioè che come ho detto, non riesco a dare una carica affettiva alla "grande madre", e questo perchè in primo luogo il mio affetto è proprio bloccato. Se fosse possibile bypassare il problema sarebbe una gran cosa... io nel dubbio continuo a fare "lo stronzo" per cercare di rinforzare la personalità Adulta, però a parte il fatto che così il bambino non trova pace, e poi in generale non so come risolvere questa situazione affettiva, che so che prima o poi mi darà problemi (e forse mene sta gia dando, sottoforma di somatizzazioni)...
fiducioso in una risposta
Armando
sono qui a chiedervi un vostro parere...da quando ho cercato di imprimere a forza di visualizzazioni "juza delle nuvole" un personaggio di kenshiro che si prende tutte le ragazze che vuole con l'uso del suo fascino e non della sua forza...poco è cambiato nella realtà XD
ma cosa strana continuano a capitarmi sogni dove io vado dalle ragazze e senza alcuna difficoltà me le faccio :D
questa cosa è successa solo dopo aver impresso questa immagine nella mia mente...prima non sognavo mai queste cose o spesso capitava che le sognavo ma non difficilmente loro ci stavano...spesso capitava anche nel sogno che io non avevo il coraggio di approcciarle
c'è da dire che ora come ora nella realtà non mi faccio più le solite mila seghe mentali per parlare con qualcuna e anzi anche se non la conosco non perdo molto tempo a pensare se dirle qualcosa o meno...lo faccio
ma questa cosa dei sogni cosa può stare a significare...il sogno è sempre un prodotto dell'inconscio...le convinzioni inconsce si stanno modificando?
wow, allora la legge di attrazione esiste davvero!
proprio prima di venire qui stavo leggendo il libro della psicocibernetica di Maxwell Maltz...
beh comunque sono ancora in alto mare, stasera non ho dormito e non sono riuscito a leggere molto... se ti può interessare, ho letto un paragrafo dove spiegava che la mente umana non riesce a distinguere un esperienza reale da una "sintetizzata" ad arte (cioè immaginata con particolari molto precisi, con tutte le emozioni annesse ecc come si fa in PNL insomma, che è uscita un pò di tempo dopo la psicocibernetica) e ne rimane influenzata proprio come se fosse un esperienza reale.
poi spiegava che se una persona, ad esempio, ha una scarsa autostima perchè tutte le sue esperienze sono negative, allora è paragonabile alla situazione di una persona senza esperienza lavorativa che non riesce a trovare impiego, e paradossalmente non trovando impiego non riesce a fare esperienza! Quindi per rompere questo circolo, secondo Maltz bisognerebbe usare la tecnica della visualizzazione, per "creare" ad hoc l' esperienza positiva.
per i sogni non diceva niente, comunque... se credi nella legge di attrazione, e che questa non sia una coincidenza, io questo stavo leggendo, quindi vedi tu come interpretarlo.
vabbè ma era una cosa già risaputa...d'altronde il training si basa proprio su quello
MA
per i sogni va ancora meglio perché essi sembrano veri quando li vivi e ti lasciano inevitabilmente un'emozione...insomma a mio parere i sogni sono l'esperienza migliore che ti possa capitare dopo la realtà :D
dipende dal sogno :P
infatti il grande problema dei sogni è che non li comandi tu. comunque realtà>sogno e questo vale anche per le esperienze "indotte" (ipnosi ecc) e lo dice pure Giacobbe. E se non mi sbaglio lo disse pure milton erickson in persona in una conferenza..
Volevo parlare di un' altra cosetta...
visto che tu ti intendi di psicologia orientale ecc. sai per caso se esiste un modo per tenere a freno i desideri?
Non mi riferisco ai desideri indotti (come lo shopping, il desiderio di “apparire” e cose del genere) dico proprio i desideri PRIMARI come il cibo, il sesso ecc.
Per esempio, se uno vuole fare la dieta come si può fare per inibire il desiderio di strafogarsi, o di mangiare roba che fa male?? Considera che quanto più cerchi di reprimerlo, più si fortifica (come le ossessioni… che probabilmente sono proprio un “corto circuito” di questo meccanismo…). Inoltre resisterli non mi sembra esattamente “sano”, basta vedere che fine fanno i cattolici (secondo voi è un caso se nel clero cattolico cè un incidenza così alta di pedofilia? Secondo me NO). Per giunta, tutti gli psicologi che sono specializzati nei cosiddetti “disturbi dell’ alimentazione” (anoressia, bulimia ecc) sanno bene che le diete esasperano, quando addirittura non generano ex novo le condizioni in cui questo genere di malattie proliferano… (in medicina olistica si direbbe che preparano il terreno).
Lessi qualcosa su un libro di “saggezza generale”, se davvero esiste questa materia… e in un paragrafo parlava proprio dei desideri; diceva che vanno semplicemente “accettati” e cadono da soli, cioè in pratica la mente dovrebbe rendersi automaticamente conto della loro infondatezza… ma che significa? Come si fa??? Questo riesco a farlo funzionare con i desideri stupidi indotti dalla pubblicità (i quali mi rendo conto persino razionalmente che sono desideri falsi e inutili, quindi non è difficile “smontarli” ed è gia possibile sul mero piano razionale) il problema sorge con il cibo e altre ossessioni generiche… che si può fare?
>secondo voi è un caso se nel clero cattolico cè un incidenza così alta di pedofilia? Secondo me NO
no non è un caso...difatti reprimere il sesso non è la migliore delle idee così come vuole far credere la Chiesa...ciò genera problemi come masturbazione compulsiva e tendenza alla perversione...proprio perché viene accumulata troppa energia sessuale nel proprio corpo specie una volta che non si è più vergini...
per quel che riguarda il cibo ad esempio Paul McKenna ti fa dimagrire semplicemente non vietandoti nulla ma invitandoti a seguire delle semplici 4 regole: tra cui mangiare lentamente e assaporare molto dolcemente il cibo nella tua bocca...puoi mangiare quanto vuoi a patto che segui quelle regole...un'altra regola è ad esempio di non mangiare a pranzo per forza perché lo fanno tutti...se non hai fame non dovresti mangiare...a costo di mangiare magari alle 6 o in orari impensabili...il fatto stesso di mangiare perché è ora di pranzo o di cena è qualcosa che solo in occidente può accadere...ma dove sta scritto? io mangio quando mi viene fame non quando devo!
tutti i desideri appartengono alla macchina biologica che ragiona ancora per istinto animalesco...bisogna prima di tutto capire questo e assimilarlo a livello psichico...
quando hai un desiderio crea un testimone che guardi dentro la tua mente quale pensiero ha fatto scaturire tale desiderio (in fondo è solo di quello che si tratta) e sii consapevole di questo...poi non devi reprimere niente...a noi interessa la consapevolezza non i comportamenti...almeno per ora...
più in là sarà la stessa macchina biologica infastidita da questo tuo osservarla a autodistruggere i suoi desideri...
poi c'è anche un altro metodo più difficile e non sempre applicabile derivante dalla psicologia cognitivo comportamentale
oddio, non ci posso credere!!! è successo un altra volta DIO non riesco a crederci1!!! Ho POSTATO l' intervento mi dava pure che è stato postato... e non è uscito!!!!! no basta io mene vado, esiste un limite a tutto
comunque tornerò per vedere se il Giacobbe mi risponde
Buongiorno,ho notato che nel messaggio del 2 settembre e' presente
una imprecazione ignobile,penso che si possa esprimere la propria opinione senza scomodare il buon Dio e far sentire la propria voce senza bisogno di bestemmiare!
Un saluto a tutti.
tu chi sei un altro clone? Perchè non pensi a fare quello che devi fare e pensi agli affari tuoi, invece di infilare il becco nelle imprecazioni altrui?
comunque non ti preoccupare io qui non posto più, è troppo scomodo e quello che volevo chiedere l' ho chiesto. Contento? Soddisfatto?
non rispondi eh? Il clone non risponde...
dio ma quanto siete patetici
INVITO TUTTI COLORO CHE USANO QUESTO FORUM PER SFOGARE LE PROPRIE FRUSTRAZIONI E MANIFESTARE LA PROPRIA AGGRESSIVITA', E QUINDI PAURA, E QUINDI INFANTILISMO, A MODERARSI E USARE QUESTO POTENTE MANTRA: "ARMONIA" (in ispirazione pensando di mettere dentro di sé tutta l'armonia dell'universo) - "AMORE" (in espirazione pensando di riempire l'universo del proprio amore). Il tutto MENTALMENTE. Lo preciso perché c'è sempre qualche cretino che tenta di farlo a voce alta e poi mi scrive che non riesce a respirare.
Sintetico e preciso come sempre....
Grazie prof....spero che tutti riusciremo a capire il suo intervento.
Buona giornata a tutti
Bene,molto chiaro.
Pat volevo un consiglio da te che sei un tifoso friuliano,anche quest'anno la mia parte fanciullesca giochera' al fantacalcio,secondo te quali sono i giocatori che emergeranno dal cantiere Udinese.Ho visto Badu in tv e mi ha fatto una grande impressione.
Beh sicuramente Handanovic che è in forma strepitosa, poi certezze direi Armero e Isla.
Come sorpresa direi Ekstrand e Neuton (un pò acerbo ma ha fatto vedere belle cose)...in attacco sarà l'anno di Floro? Chi lo sa!!!
Anche Fabbrini potrebbe fare bene, se però dovrei dirti due nomi così a bruciapelo direi Handanovic e Isla!
tra l'altro è un mantra potentissimo
provare per credere...io lo feci già a mio tempo :D
beh avrei preferito una risposta alla mia domanda... cmq gia lo sapevo che andava a finire cosi, che io ero il colpevole della situazione. vabbuò addio
Come mai nessuno dei tuoi libri e' mai stato pubblicato in Inglese?? Immagino che il pubblico inglese non sappia apprezzare l'ironia italiana e che magari i tuoi libri non farebbero gran mercato qui a Londra, ma quantomeno io ti potrei sponsorizzare tra tutti quelli che conosco...pochi ma buoni e il verbo fa presto a diffondersi poi...
ma se c'è "how to become a buddha in 5 weeks"...spulcia nel suo sito e troverai i libri in altre lingue
unico libro pubblicato in inglese...not good enough
Ok Pat grazie per il consiglio,X Dimo,ma te usi diversi mantra per diverse situazioni,o stati d'animo?E' solo una mia curiosita'.
Alex "come diventare un Buddha" è un libro tra i migliori che si rifà alla psicologia del Buddha...buttiamola via...ti consente un processo alchemico che ti riconduce all'anima...ci vuole forza di volontà...tanta forza di volontà
roby io i mantra non li uso più...cioè l'unico mantra che mi è rimasto è "io sono un buddha" e quel mantra suggerito dal prof è anche citato i n "come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita"...è utile in situazioni in cui una persona ti fa arrabbiare, rattristire o tante altre cose...recitando quel mantra impari ad amare quella persona e ad accettarla così com'è avendo avuto lei esperienze di vita diverse dalla tua...è molto utile per l'amore incondizionato anche verso te stesso
oh, com è attivo sto blog da quando mene sono andato! I due scemotti hanno cavalcato l' intervento del Giacobbe per attaccarmi, si so messi a parlare di calcio e poi dopo si so stati zitti. Questo la dice lunga sul vero motivo per cui venite sul blog. E tra l' altro quello non credo che sia veramente pat, è un "clone".
comunque, parlando di cose SERIE, se ce lo lasciate fare: il Giacobbe ha messo "la psicologia dello yoga" scaricabile GRATIS dal sito. Prima di fare interventi sofisticati, valuterò se ne vale la pena, ma vista la qualità della gente che sta frequentando sto blog negli ultimi periodi ne dubito, e chi vuole intendere intenda.
Intanto dico questo: nel penultimo intervento, parlando del succitato libro, Giacobbe spiegava come i Yoga-Sutra siano in realtà una trattazione "tecnica" e psicologica, cito testualmente: "che poi è stata metafisicizzata dai soliti filosofi segaioli che sostituiscono le parola all'esperienza."
per maggiore precisione di cosa intendo dire, prendo uno spezzone del libro stesso:
"Come è avvenuto che la dimensione scientifica di un’opera di così
enorme valore sia stata ignorata per secoli?
Tutto è dipeso dai commenti che su di essa si sono redatti nel corso
dei secoli.
Tali commenti sono stati scritti da studiosi il cui interesse teorico
era esclusivamente di natura filosofica.
Più precisamente metafisica.
Quindi sconfinante con la religione.
Ma lo Yoga è una disciplina psicofisica.
Anzi, se si esclude il Pranayama, la tecnica riguardante la respirazione,
esso è un disciplina squisitamente psicologica."
Perciò, rivolgendomi a dimo o a chiunque voglia discutere seriamente (e non i soliti bambini invidiosi del cazzo quindi), la mia opinione è e resta che la psicologia e le tecniche di "salute mentale" (per così dire, non mi viene in mente un altro modo di chiamarle) hanno a che vedere poco o nulla con la religione, con la spiritualità, ecc, la quale SOLO CASUALMENTE, anzi forse sarebbe più preciso dire "tangenzialmente", apportano benefici psicologici. Esempio basilare: se io credo che ci sia un Dio nel cielo, la mia nevrosi infantile si attenua perchè percepisco illusoriamente di avere un padre. E tra l' altro il giacobbe ha espressamente detto che le religioni sfruttano apposta questo meccanismo per rendere gli individui "dipendenti affettivamente" dalla religione stessa. Ah, voglio dire che ovviamente io non mi faccio "portavoce" di GCG, semplicemente interpreto quello che lui dice.
Ora, se volete discutere seriamente, approfondirò i temi sollevati da questo "nuovo" libro, la psicologia dello yoga. Altrimenti, con rammarico penso di dover andare a discuterne altrove, magari sui forum dove la gente crede che lo yoga sia una specie di ginnastica... e io per primo preferirei di no
Buongiorno Armando, ti ringrazio per avermi dato dello scemotto e del clone!!
E' la prima volta che mi danno del clone...sei stato il primo!!
Le questioni fondamentale della vita secondo il mio personalissimo punto di vista sono:
1) Coerenza con se stessi
2) Coerenza verso gli altri
3) Amarsi
4) Amare o comunque saper amare
5) Apprezzare ciò che si ha
6) Ringraziare per ciò che si è
7) Darsi da fare se si vuole cambiare
8) Lavorare onestamente
9) Saper godere di tutto senza aver bisogno di niente
10) Arrangiarsi arrangiarsi arrangiarsi
11) Saper riconoscere i desideri profondi dai desideri "imposti" dalla società
12) Apprezzare la natura delle cose e della vita
13) Rispetto per gli animali e per la natura
14) Rispetto per la vita in sè
Penso possa bastare, il resto a mio modo di vedere sono tutte menate varie, tutte le religioni sono giuste e tutte sono sbagliate.
In sè la religione è un'invenzione dell'essere umano.
Quando torno dall'estero e dai viaggi che faccio solitamente mi accorgo e capisco di cosa ho bisogno, mi basta tenere gli occhi aperti su questa splendida terra e su questa splendida vita, non voglio e non pretendo niente altro.
"
Sintetico e preciso come sempre....
Grazie prof....spero che tutti riusciremo a capire il suo intervento.
Buona giornata a tutti..."
Io non so qua Armando dove vedi un attacco, fra l'altro ho scritto riusciremo.....
Io sono il primo peccatore...
Quindi riassumiamo, sono scemotto, clone e bambino invidioso del caxxo...hai indovinato è proprio così che sono, quanta strada devo fare ancora!!!
Saluti a tutti!!
> "Come è avvenuto che la dimensione scientifica di un’opera di così
enorme valore sia stata ignorata per secoli?
Tutto è dipeso dai commenti che su di essa si sono redatti nel corso
dei secoli.
perché solo nel corso degli ultimi anni la scienza si sta "risvegliando" capendo che la materia è solo la più bassa vibrazione dell'universo...le emozioni, l'anima e quant'altro era sempre stato omesso perché viviamo nell'Età del ferro quella più materiale che possa esistere...e noi diamo molta importanza alla materia come se essa (e qui pat mi criticherà :P ma anche tu) possa davvero esistere se noi non la percepissimo...dobbiamo uscire da questo schema...
la scienza stessa lo sta facendo...le cose non sono lì perché ci devono essere...le cose sono lì perché noi le percepiamo...è per questo che come disse il Buddha se mangiamo un mandarino e non siamo consapevoli di mangiarlo non esiste il mandarino e né tanto meno esisto io...
ma in un'epoca così materiale questo discorso sembra davvero una follia...mi condannereste a morte :D
per il resto non è il Dio lassù...il concetto è il Dio dentro di te...quando ti accorgi di essere TU l'ESISTENZA, TU la VERITA', TU sei DIO!
ma anche qui eresie :D
contiamo anche che molti disturbi psicologici sono proprio dovuti ad una perdita di te stesso...tu pensi più a ciò che dovresti essere piuttosto che a ciò che sei...anche la società consumistica-produttivista fa molto in questo senso...
"Tension is what you think you should be, relax is what you are"
"....se mangiamo un mandarino e non siamo consapevoli di mangiarlo non esiste il mandarino e né tanto meno esisto io..."
Questa affermazione a mio avviso è da leggere come metafora non in senso fisico.
Il fatto che io/tu non percepisca il mandarino non vuol dire che esso non esiste.
Il fatto che io/tu non lo senta non significa che io/tu non ci sei, significa che non sono/sei presente in quello che fai, significa che io/tu sono/sei da un'altra parte invece di essere lì con me/te stesso a mangiare il mandarino.
Ma continuando a fare e vivere così finisci che ci perdiamo e non ci ritroviamo più....
Questo mio pensiero lo puoi riscontare nelle questioni che ho elencato più in alto.
Basta vaneggiamenti della mente, pensiamo alla realtà, a ciò che è e non a ciò che potrebbe ma non è....e che diamine!!
SVEGLIA!!!!!
pat perdonami ma non puoi dire sveglia quando sei in uno stato inconsapevole di sonno
io almeno lo so di stare dormendo tu no
cmq questo è un discorso che non si può affrontare
vi spiego solo come la penso io
io dico che in quella frase di metafora c'è ben poco...un qualsiasi illuminato te lo potrebbe confermare
>Ma continuando a fare e vivere così finisci che ci perdiamo e non ci ritroviamo più....
sì? io penso invece che continuando ad andare dietro alle idee materialiste della società perdi te stesso e non ti ritrovi MAI più
quando i tuoi ti convincono che lavorare, studiare, sposarti e avere una famiglia o quant'altro è la cosa migliore che puoi fare per te senza obiezioni da parte del figlio significa costruirsi una persona
io in giro vedo solo gente costruita...volete che mi adeguo? certo lo farò! ma non verrò costruito anch'io...
io non perderò mai il contatto con me stesso facendomi risucchiare dalle idee fasulle di un sistema che ti fa credere che lavorando e facendoti amici e famiglia sarai felice...
GODETEVI l'attimo presente (anche quando mangiate i mandarini :D) e vivrete molto più felici
questo è il mio pensiero
Illuminato è chi ha raggiunto la serenità, quanto sento qualcuno su youtube che dice che la realtà non esiste ma è soltanto una percezione della nostra mente rabbrividisco.....
Illuminato è chi ha ri-trovato la propria serenità.....
Tutti quei maestri che vedi fare corsi, tenere seminari ecc ecc non sono illuminati.
Basterebbe un niente per togliergli la terra da sotto i piedi...un niente, e loro lo sanno di cosa sto parlando...!!!
Il tuo miglior maestro è l'esperienza reale, la vita, gli schiaffi in faccia (metaforici), la realtà...niente altro.
"sì? io penso invece che continuando ad andare dietro alle idee materialiste della società perdi te stesso e non ti ritrovi MAI più
quando i tuoi ti convincono che lavorare, studiare, sposarti e avere una famiglia o quant'altro è la cosa migliore che puoi fare per te senza obiezioni da parte del figlio significa costruirsi una persona
io in giro vedo solo gente costruita...volete che mi adeguo? certo lo farò! ma non verrò costruito anch'io...
io non perderò mai il contatto con me stesso facendomi risucchiare dalle idee fasulle di un sistema che ti fa credere che lavorando e facendoti amici e famiglia sarai felice..."
Hai travisato il mio pensiero....illuminato è chi ha raggiunto la serenità. STOP
Che poi sia sposato, single asceta monaco ultras prete pescatore astronauta donnaiolo ecc ecc non fa differenza.
> Illuminato è chi ha raggiunto la serenità, quanto sento qualcuno su youtube che dice che la realtà non esiste ma è soltanto una percezione della nostra mente rabbrividisco.....
io rabbrividisco a sentire te che parli per opera di ciò che ti hanno insegnato :-)
come puoi pensare che la realtà non sia una percezione fisica ed emotiva della tua mente? come puoi dimostrare che non sia nella tua mente? io mi chiedo questo!
scommetto che credi anche che vediamo gli stessi colori...la realtà è soggettiva!
per quel che riguarda l'aspetto fisico la realtà è più o meno simile per tutti...ma per quel che riguarda l'aspetto emozionale? credi davvero sia uguale per tutti?
o credi che le emozioni non siano parte della realtà?
Certo che le emozioni sono soggettive e non oggettiva ci mancherebbe!!!
Io voglio solo riportare tutto il discorso alla semplicità....
Io credo in ciò che è reale e in ciò che mi fa stare bene, non in ciò che mi hanno insegnato.
Quello che ho imparato l'ho imparato per esperienza diretta e non da insegnamenti esterni.
E poi in soldoni sinceramente a me di essere illuminato non me ne frega una cippa, a me basta star sereno, il resto è aria fritta!!!
Chiediti come mai un contadino non è mai depresso, un muratore, un falegname, un boscaiolo, un montanaro, un pescatore.....
clone, perchè non hai più l' immagine e non mi fa vedere il tuo profilo, mentre prima si. Può darsi pure che hai cambiato profilo ma a me non interessa.
Scemotto e bambino invidioso va a chi selo merita, quindi se non hai la coda di paglia non tela prendere. Se invece cel' hai, bontà tua
Comunque, ponendo caso che sei davvero pat (e ne dubito), vale ancora quello che ti dissi prima che "sparivi" cancellando i post, ora telo ricordi cosa ti dissi prima che cancellavamo i post, vero "pat"?
@ dimo: §§e noi diamo molta importanza alla materia come se essa possa davvero esistere se noi non la percepissimo§§
il fatto è che cè una bella differenza tra quello che si intende nello yoga, così come è spiegato negli yoga-sutra, e quello che è stato interpretato successivamente non solo dagli spiritualisti ma evidentemente pure dagli scienziati.
Il punto non è se la materia esiste o non esiste se qualcuno la pensa o meno: noi non sappiamo se è davvero così che funziona, e tutto sommato neanche ci interessa.
Quello che invece ci interessa è riconoscere che l' unica realtà è quella della nostra percezione, E NON la realtà "della mente" (si dovrebbe specificare "mente razionale", per non fare casino). Questo, oltre ad essere proprio "vero" filosoficamente parlando, è anche molto importante psicologicamente. Ora che sto leggendo 'la psicologia dello yoga', per quel poco che riesco a capirci, sto riuscendo a dare senso e forma a molti dei principi esposti in "come smetterla di farsi le seghe mentali". Che però, alla fine dei conti, restano sempre principi psicologici, che si rifanno al funzionamento della mente; e non ci vedo niente di "trascendentale" in tali principi.
A finale, è LA NOSTRA realtà che non esiste se noi non la percepiamo... ma questo è tautologico e poi... chi sene importa, cioè a che ci serve saperlo? E' importante invece riconoscere che l' unica realtà esistente è quella che cade sotto la nostra percezione, oltre che noi stessi (e quindi l' autopercezione).
Per quanto riguarda il discorso "buddha e il mandarino", a me mi sembra un semplice richiamo al concetto che i latini definirono come "hic et nunc", qui ed ora. E anche qui, niente di trascendentale, solo "salute mentale"; è un invito a vivere l' unica realtà davvero "reale", quella della nostra percezione.. Il sapore del mandarino, è una nostra percezione, ed è reale perchè il mandarino è reale. Se mi metto a pensare alla Borsa che crolla, la percezione del mandarino svanisce e si annulla. Ma ripeto, svanisce dalla MIA realtà, ma comunque il mandarino io l'ho realmente mangiato (lo dimostra il fatto che poi lo cacherò, scusa la finezza) e questo dimostra che, indipendentemente se mene sono reso conto o meno, il mandarino è un oggetto fisico e quindi reale. E' chiaro?
§§quando ti accorgi di essere TU l'ESISTENZA, TU la VERITA', TU sei DIO!
ma anche qui eresie :D §§
§§io penso invece che continuando ad andare dietro alle idee materialiste della società perdi te stesso e non ti ritrovi MAI più
quando i tuoi ti convincono che lavorare, studiare, sposarti e avere una famiglia o quant'altro è la cosa migliore che puoi fare per te senza obiezioni da parte del figlio significa costruirsi una persona
io in giro vedo solo gente costruita§§
infatti, una delle conclusioni a cui si giunge dal mio post precedente è che bisogna costruirsi la PROPRIA realtà. Se ti sposi, lavori ecc. lo fai PER TE STESSO, non perchè telo dicono i genitori, il prete, lo Stato ecc.
Però, solo una cosa ti voglio dire: mi pare che tu fai una certa resistenza all' idea di "lavoro". Anche questo, lo fai per te stesso. Per mantenerti, per renderti indipendente. In ultima analisi, per non dover giustificare ai tuoi genitori (o a CHIUNQUE ALTRO) che non sei sposato, che non sei quello che loro vogliono che tu sia, ecc ecc ecc. Non confondere le imposizioni con le scelte
cioè, ma io NON CI POSSO CREDERE, cioè ma secondo me mi si sta prendendo veramente per il culo. E' successo un altra volta, ha postato solo metà dell' intervento!!!!! cioè ma è ridicolo, ma non ho capito, qualcuno sta mettendo alla prova la mia pazienza veramente???
io ho staccato l' intervento in due parti come faccio SEMPRE. Quando ho postato la seconda parte è uscito scritto "l' intervento è stato pubblicato". E STI CAZZI, dove sta???? ma la verità è che L' UNICO STRONZO QUI IN QUESTO FORO, SONO PROPRIO IO CHE CONTINUO A VENIRCI.
>E poi in soldoni sinceramente a me di essere illuminato non me ne frega una cippa, a me basta star sereno, il resto è aria fritta!!!
a me invece può interessare illuminarmi
o sono un povero addormentato se vado dietro all'aria fritta? :P
>Chiediti come mai un contadino non è mai depresso, un muratore, un falegname, un boscaiolo, un montanaro, un pescatore.....
innanzitutto chi l'ha detto
e secondo lo sappiamo benissimo che l'attività del cervello è inversamente proporzionale all'attività fisica...per questo è più improbabile ma non impossibile
e poi non è che se uno fa lavori manuali è felice per forza...potrebbe non essere depresso ma neanche felice
> Il sapore del mandarino, è una nostra percezione, ed è reale perchè il mandarino è reale.
certo tutto ciò che percepiamo consapevolmente è reale...tutto il resto è lasciato al nostro inconscio
per esempio: ieri ero in ascensore a casa di mia sorella e nell'ascensore mi ero perso tra i miei pensieri...pensavo a una situazione passata...quando l'ascensore si apre incredibilmente non ricordo più dove sono e da dovevo girare per uscire nonostante mia sorella ci abiti da un bel po' lì...cosa significa?che quella mia esperienza in ascensore per me non è mai stata realtà...sarà stata realtà per il mio inconscio...
questo succede quando guardi un oggetto ma in realtà stai perso tra i tuoi pensieri...quell'oggetto per te si annulla non esiste più
molta gente fa così SEMPRE ad ogni ora della sua vita e si stupisce di non avere la vita dei suoi sogni, si stupisce di avere quella vita lì che non ha MAI voluto...come dicevi tu che eri solo come un cane...ma non l'hai voluto tu...consciamente no...è solo che ti sei distratto parecchio e l'inconscio ha deciso per te :D
ecco perché l'importanza del qui-e-ora
Buonasera,IO SONO L'ALTRO CLONE,non sono andato via solo che ogni tanto lavoro e di questi tempi non e' poco,devo dire che sono felice che Armando sia tornato a scrivere,io non ho niente contro di lui,solo che non si puo' far passare tutto e ripeto che ognuno puo' dire la sua senza ingiure,bestemmie ecc ecc.Per il resto credo che Pat abbia ragione,meno pensi e piu' lavori e meglio stai,d'altronde questo blog e' frequentato da segaioli mentali(me compreso).
lavoriamo
nel frattempo penso ad un modo per salvarci da questa schiavitù
Qualche mese fa scrissi in questo forum domandando se si sapesse qualcosa su una eventuale prossima pubblicazione firmata Giacobbe. Dopo libri dedicati al Dharma ed allo Yoga, leggerei molto volentieri uno incentrato sui Chakra, tema interessante trattato in un paio di pagine de "Il fascino discreto degli Stronzi". Come anche interessante sarebbe leggere sull'evoluzione della "nevrosi globale" nella storia, mettendoci su anche qualcosa di politica, religione, ed osservando in che modo essa abbia cambiato forma nei secoli ed abbia cambiato anche il modo di pensare della gente. Come direbbe Lui, vero sì una raccolta di quelle verità che stanno ad un palmo dal proprio naso, ma che nessuno vede o ricorda o ripercorre. Lode a GCG. (non è che tra un paio di secoli ne fanno una religione? Ne hanno fatte su personaggi veramente improbabili, perché no sul Giacobbe che è invece una mosca bianca?). O ancora interessante sarebbe leggere qualcosa sul mondo degli studenti. E' professore da tanti anni, e a quanto si legge sono stati i suoi stessi allievi a invitarlo a scrivere. Perché non scrivere proprio qualcosa su di loro ed in generale sugli studenti? In particolare su come si sta evolvendo l'approccio allo studio (tipo che ora serve una laurea anche per grattarsi, in senso lato e letterale), oltre a pareri e consigli per gli universitari acché completino i loro studi da adulti e cazzuti e non bambocci. Infine, un quarto pensiero, va alla volontà. Un libro sulla volontà come fonte di potere illimitato alla "Lanterna Verde" in questi giorni nei cinema. Ancora Lode a GCG, in simpatia e ammirazione, Dario.
Ah, finalmente un frequentatore serio del forum! Se ne sentiva la mancanza di questi tempi.
In passato mi sono posto pure io la domanda del "perchè Giacobbe non scrive più", poi penso di aver trovato la risposta: perchè ha esaurito gli argomenti suoi, del suo campo, e gli altri argomenti sono gia stati approfonditi da altri autori (autori che del resto hanno ispirato anche Giacobbe stesso...) ora ti faccio una carrellata con gli argomenti,e degli autori che li hanno affrontati (e ai quali evidentemente il Giacobbe stesso fa talora riferimento).
Riguardo ai Chakra, beh semplicemente ci sono centinaia di discipline che analizzano il rapporto tra i centri energetici e la psiche, e più ancora quelli che sono focalizzati sull' aspetto puramente energetico/spirituale della questione e del rapporto con le malattie, e quindi con la sfera fisica. Solo per citare le più "occidentali" cè la bioenergetica, la kinesiologia, la medicina cinese in generale, l' EFT, poi come autore cè Roy Martina che insegna tecniche per attivare i chakra (basandosi sulle succitate discipline), ecc ecc ecc.
§§evoluzione della "nevrosi globale" nella storia§§
questo è davvero stuzzicante come argomento. Comunque lo ha gia affrontato e ampiamente dibattuto il Maestro Osho, cè pure una nota in "come smetterla" che lo dice chiaramente che l' idea di "mondo nevrotico" essenzialmente viene da lui. Io credo che non scriverà più nulla a riguardo, semplicemente perchè non mi pare il tipo interessato a sollevare polveroni. E fa bene, sarebbe stato poco saggio. Lui ci ha spiegato quello che dovevamo sapere e capire per dare una giusta direzione alla nostra vita, e tanto basta. Non ha detto quelle cose per "spettegolare" come fanno taluni politici e chiacchieroni televisivi.
E si, sulla figura di Osho ci hanno costruito sopra una religione, a torto o ha ragione. Ma Osho stesso dichiara di non appartenere a nessuna religione quindi non ha molto senso, vabbè. Su questo fronte, un altro personaggio interessante è Krishnamurti, che è troppo spiritualista per i miei gusti però su alcune cose ha ingarrato ampiamente, come il fatto che le ideologie sono una menata.
Riguardo agli studenti, è evidente che "di base" quando si parla di "studenti" si parla di "bambini", perchè tramite l' istituzione scolastica sono sottratti alla "lotta per la sopravvivenza", e ciò crea la situazione di "non evoluzione" della personalità adulta, e quindi la nevrosi infantile. E su questo singolo tema ha gia ampiamente dibattuto. Comunque pure io trovo interessante quest' argomento, e se vuole scriverci qualcosa ben venga.
ecco, mo qui dice che il commento è stato salvato, e io dalla mia pagina LO VEDO il commento. Mo speriamo che non melo chiava in culo come al solito. Scrivo il resto della risposta
per quanto riguarda il discorso "ora per grattarsi serve la laurea", non sono d' accordo. E credo neanche Giacobbe. A parte che giacobbe in "coccole perdute" osserva come giustamente, l' opinione popolare è che la laurea non dà più lavoro. e questo secondo ME, è dovuto al fatto che all' università non ti insegnano NIENTE, non ti imparano le cose che servono veramente a piazzarsi nel mondo del lavoro. Al massimo ti fanno fare gli stage, quando va bene, ma questo è altamente insufficiente. Però intanto, ad uno che studia per fare il politico non insegnano il portamento e l' utilizzo della voce, a uno che studia economia aziendale non insegnano il problem solving strategico per dirimere i conflitti tra impiegati, a uno che vuole fare l' esattore, il cacciatore di teste o uno che deve sfoltire il personale superfluo, se ha il "cuore tenero" e quindi non è predisposto emotivamente a fare questo lavoro, nessuno gli insegna ad "adattarsi", lo cacciano e basta; o ancora ai laureandi in legge non viene insegnato a mentire (e la sola idea di un avvocato che non sa mentire mi fa ridere) ecc ecc ecc.
Conosco personalmente gente, persino ragazze che stanno iscritti a criminologia, probabilmente avranno visto troppi telefilm sui profiler. Io mi faccio sparare se quei tipi non sela fanno sotto quando vedranno un criminale vero davanti agli occhi.
Insomma in parole povere, il successo non è dettato dalla laurea. I veri fattori del successo, come del resto è scritto pure su taluni libri che parlano di come avere successo in maniera disincantata, sono 1) il calcio in culo (raccomandazione) 2) le abilità che DI CERTO non ti insegnano all' università (beh, forse alla Bocconi si, checchè sene dica cè una competitività talmente esagerata che o diventi un adulto SUBITO, a uso "servizio militare", oppure ti segano senza troppi complimenti)
Tutto il resto è OPZIONALE: ci sono avvocati di successo che sono proprio ignoranti, non sanno niente di legge, però hanno una parlantina e una capacità di cavillare talmente acuta, che sela cavano benissimo e anzi anche meglio di quei sapientoni che ti sanno dire il codice civile a memoria.
Questo è quello che penso io, ora anche a me piacerebbe sapere che ne pensa Giacobbe: comunque ribadisco che ci sono altri libri che approfondiscono molto bene questo tema, che tra l' altro da quando mi sto muovendo in direzione dell' adulthood è diventato il mio interesse principale (cioè sono un arrivista in pratica).
ok, anche stavolta dice che l' ha salvato. andiamo avanti e speriamo bene
ok, anche stavolta dice che l' ha salvato. andiamo avanti e speriamo bene
comunque in linea di massima questo tema della "laurea" è più di competenza sociale, economica e politica che non psicologica, quindi dubito che il Giacobbe si sbottonerà mai a dire quello che pensa (che comunque posso facilmente immaginare)
Più attinente invece è il quesito "pareri e consigli per gli universitari acché completino i loro studi da adulti e cazzuti e non bambocci"
e praticamente ho fatto la stessa domanda in passato e sto ancora aspettando la risposta, quindi spero che questo valga per ribadire il quesito.
La mia domanda nello specifico era: dobbiamo per forza fare "il primo lavoro che ci capita a tiro" (il che essenzialmente si traduce in lavoro manuale, o comunque lavori di basso livello come cameriere, camionista, magazziniere, commessa ecc) oppure cè una possibilità di studiare, crearsi una posizione e contemporaneamente crescere?
Io credo che Giacobbe risponderebbe che l' unica cosa valida sarebbe l' apprendistato (che comunque nelle scuole pubbliche non esiste più da mezzo secolo), perchè ti rende immediatamente "operativo", impari un mestiere e lo fai subito. Siccome nelle scuole non esiste rimane solo l' apprendistato "di fatto", cioè ti fai prendere a lavorare da un artigiano e cerchi di rubarti il mestiere, possibilmente il più velocemente possibile così da scansare, o quantomeno ridurre la "gavetta", perchè ricorda che la gavetta dipende pure dall' impegno che ci metti: se sei capace, dura poco. Lo dico perchè so, sappiamo tutti perchè il lavoro manuale è così snobbato: i bambini non digeriscono la gavetta, del resto è normale sono bambini (ma d' altro canto, dalle mie parti prendono a uno, gli fanno fare la gavetta poi lo cacciano e ne prendono un' altro, e avanti così. E questa è una cosa a cui bisogna fare attenzione).
Ebbene ho una buona notizia, facendosi furbi è possibile ridurre la gavetta ai minimi storici: il trucco è fare una cosa che gia sappiamo fare o che comunque ci piace fare, e diventare molto abili. Se sai fare il barman acrobatico, e vieni assunto in un locale, nessuno ti metterà mai con lo spazzolone a lavare per terra. Se invece non sai fare un accidente, rientri in quella categoria che politicamente ed economicamente chiamano "lavoratori non specializzati". E ti pisciano in mano.
Perciò io faccio questa grande rivelazione: la risposta alla disoccupazione è la specializzazione. Imparate a fare una cosa che non tutti sanno fare, e fatela. Forse all' inizio non vi pagheranno nemmeno, ma voi continuate a farla finquando non diventate esperti, poi superate anche gli altri, diventate meglio degli altri che fanno quella cosa: l' allievo supera il maestro, e a quel punto la disoccupazione non sarà più un problema. Ovviamente ci vuole molta adulthood per fare ciò, però contemporaneamente SVILUPPA adulthood, e in particolare sviluppa l' amor proprio, perchè vi farete prendere a lavorare per le vostre capacità, le vostre qualità, insomma il vostro VALORE, e questo accresce l' autostima e fa stare bene con se stessi. Insomma vi potrete "vendere" a prezzo più alto, nessuno oserà mettervi a fare la gavetta perchè se lo fa, voi andate da un' altra parte!!! Questo è il MODELLO LAVORATIVO CINESE e io lo dico sempre che questo modello è l' avanguardia del capitalismo.
Per quanto riguarda invece lo studio, non so se esiste un compromesso per studiare e "sviluppare l' adulthood" allo stesso tempo. Ahimè, credo proprio di no. L' unica speranza è fare corsi di studi più brevi possibili, ma soprattutto pratici che ti insegnano qualcosa di utile e ti fanno lavorare subito (ma esistono? forse gli istituti professionali?). Un' altra alternativa è studiare e lavorare contemporaneamente: a me vengono le occhiaie solo a pensarci, ma cè chi ci riesce.
Infine, per quanto riguarda la Volontà, beh quello è il tema principale della psicosintesi, che è la disciplina psicologica di riferimento del Giacobbe. Quindi credo che i libri di psicosintesi abbiano detto tutto quello che c' era da dire a proposito.
ho trovato questo sito
le descrizioni giornaliere fanno lievemente cilecca :D
ma quella per periodi è esattissima
chiunque voglia provare può farlo...non è necessario neanche inserire nome e cognome
solo non fatevi prendere troppo da ciò che dice
rimanete concentrati su voi stessi
www.astro.com
"Come diventare un Buddha in cinque settimane" mi ha semplicemente illuminato... Dirle grazie, è poco...
Ciao a tutti!!!
Scusate se mi intrometto in questo forum ma avrei una domanda che incuriosisce molto e vedo molta gente in gamba in questo forum!
Qualcuno sa dirmi perché le donne che incontro nella mia vita vogliono conoscere il mio ambiente di lavoro, famiglia, amici con la scusa di voler conoscere il mio mondo ? Ma soprattutto passare più tempo con loro che in intimità? Io tendo a separare gli amici dalle morose perché ho visto che a mescolare le due cose si creano casini a non finire e questo fa imbestialire le donne che frequento tanto da arrivare alla separazione!!!
Quando vedo donne così tendo a SCAPPARE ma non
riesco a capire perché lo faccio, è quasi istintivo!!
GRAZIE DI CUORE,UN ABBRACCIO A TUTTI!!!!
oh dio ma cos è successso qui? Perchè non viene più nessuno a postare? Da quando sene sono andati i Troll non viene più nessuno O.o
proprio ora che stavo aprendo la mia sfera spirituale...
vabbè, comunque volevo chiedere a Giacobbe cosa ne pensa di Daniel Goleman. Io penso che sia un pioniere della psicologia olistica. Certo forse non è il massimo, ma considerata la sua popolarità e il fatto che sta portando la psicologia orientale nel mondo occidentale, per non parlare dei suoi progetti a dir poco commoventi come l' alfabetizzazione emotiva, mi pare degno di rispetto.
Che ne pensate?
Perchè non scrivere una guida dedicata agli uomini sul sesso tantrico? Le
donne da millenni sono impazzite a causa della svalutazione del loro desiderio
e del loro piacere, stregoneria, isteria e oscenità varie.
Tutt'oggi secondo
statistiche, circa metà delle donne ha qualche disfunzione sessuale.
Non pensi che nei passati millenni di patriarcato gli uomini abbiano
schiacciato e messo da parte la natura femminile come roba di poco conto (se
non da disprezzare proprio), ma che potrebbero riscoprirla e le donne anche? Con una maggiore
sensibilità verso la natura di una donna. Togliersi dalla testa il pensiero di
un corpo femminile come null'altro che oggetto destinato al proprio desiderio e
piacere.
Perchè dici che le donne devono necessariamente essere le prime a dedicarsi al
piacere degli uomini, e solo poi gli uomini (forse, chissà, niente è
assicurato) aprirebbero gli occhi sul piacere di donare piacere, sul valore di
condividere veramente il momento sessuale, fare l'amore piuttosto che avere rapporti
masturbatori usando il corpo delle donne? solamente perchè gli uomini non sono
abituati a farlo, nemmeno si pongono il problema, ma non significa che non possano o che
non possa essere nella loro natura. Anzi nella loro evoluzione spero proprio che lo sia!
Gli uomini si prendono il piacere e le donne si prendono i soldi? E' roba da superare. E' un meccanismo commerciale, non di
unione..
Il desiderio e il piacere sessuale femminile non dovrebbe essere un optional
nella mentalità degli uomini! Ci vorrebbe una buona ondata di spiritualità
sessuale in occidente...gli uomini imparerebbero ad amare le donne, e le donne
diventerebbero madri migliori.
Posta un commento