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3.988 commenti:

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dimo_87 ha detto...

che non c'è bisogno di altri libri...Giacobbe ci ha già illuminato abbastanza sintetizzando tutto ciò che c'è da sapere sul perché dei nostri insuccessi e delle nostre sofferenze.

DARHER ha detto...

certo che ci è riuscito! Ed io personalmente ho consigliato anche di interessarsi all'argomento a 3 mie amiche laureate da poco in psicologia (clinica o famigliare penso, non ricordo). Da quando ho letto i suoi libri mi sento ancor più il Lucky Luke del film animato Daisy Town del '71, dove nella sigla finale diceva "..Sono un cowboy solitario, ma sto bene come sto. Quel che mi è necessario è un cavallo e già ce l'ho. Sto bene con le donne, ma a tutte dico addio.. Legami non vogliamo, il mio cavallo ed io". Semplicemente perfetto;) Oppure il Bertrand Morane in "L'homme qui amait les femmes" (grande film di Truffaut del '77), o Bernard Lawrence in "Boeing Boeing" (del '65). Ciò che ho notato però è che guardare un 'modello' (se per questo intendiamo una qualunque persona per cui proviamo una gelosa ammirazione) non basta assolutamente, bisogna già avere una sorta di impostazione mentale, che è quella che ci fa scoprire dentro ognuno di noi Giacobbe. Spettacolare.

dimo_87 ha detto...

sai perché non basta Dario?...perché per quanto tu possa immaginare se non sai staccarti poi dal bambino nella realtà, ricadi sempre su di esso
per questo mi sta aiutando molto come diventare un buddha in 5 settimane...ogni volta che hai un pensiero da bimbo ti stacci da esso e non ci cadi come dice lui come attratto da una calamita...ti disidentifichi e lo domini!!!
io invece sono Juza delle nuvole: io sono una nuvola e vago libero per il cielo...certe questioni non mi interessano assolutamente...
non sono ancora riuscito ad attrarre nessuna da Juza (almeno credo)...però per ora non mi attacco ed è un gran passo avanti

http://www.youtube.com/watch?v=kEHQMijew7c

dimo_87 ha detto...

ah sono molti gli psicologi ma anche le persone a ignorare Giacobbe e a non essere assolutamente d'accordo con lui...le loro convinzioni inconsce sono davvero troppo potenti per essere superate a livello razionale

dimo_87 ha detto...

avrei una domanda per Giacobbe
spero la leggerà
volevo chiedere se il suo metodo esposto in "come diventare un Buddha in cinque settimane" si ricollega in qualche modo alla psych-k

Giulio Cesare Giacobbe ha detto...

Vi sto seguendo. Continuate così.
Per chi ha dubbi sull'efficacia e la diffusione del TRAINING PER LO SVILUPPO DELLA PEERSONALITA' ADULTA consiglio di leggere il mio ultimo libro LA PAURA E' UNA SEGA MENTALE, dove lo descrivo minutamente. Consiglio di usare la versione distribuita nel mio sito.
Un abbraccio,
GCG

EleMentale ha detto...

Ciao a tutti e al prof :).
Il mio modello è un miscuglio di diversi personaggi, bene o male sullo stile arabeggiante, come forse ho già scritto in passato:

http://www.youtube.com/watch?v=8yS9a5dUO7g

http://www.youtube.com/watch?v=F7X5pn4MUHE

http://www.youtube.com/watch?v=tEe8WJpZN7c

Vi propongo una cosa che ho visto alcuni giorni fa per caso...è divertente e definisce la differenza tra Adulto e Bambino :)

http://www.youtube.com/watch?v=vQFpMLtE4e4

DARHER ha detto...

Molto bello questo video su Silvano di camera cafè, effettivamente corrisponde perfettamente al bamboccio che una volta cresciuto inizia anche a piacere alle donne. Sul fatto di 'ricadere nella trappola' a mio parere il modo migliore per non farlo è darsi delle regole. In vero quando si cambia lo si fa lentamente e progressivamente, e ciò che si era stati prima per molti anni non se ne va così d'un colpo. Per questo bisogna anche darsi delle regole, direi seguendo la regola "ciò che ci piace non sempre è ciò di cui abbiamo bisogno". Ma soprattutto "non avere bisogno di nulla" che è anche meglio;)

Magazman ha detto...

Egregio "Imperatore", non ti conoscevo. Ho iniziato a leggerti da un'ora circa... e non riesco a smetterla di ridere. Sei un grande .. e mi sa che hai capito come si fa a stare al mondo.... Adesso provo a convincere a leggerti anche alla moglie..sarà dura, ma ci provo! Intanto ciao ... e grazie.

Anonimo ha detto...

Ciao, prof.
I tuoi libri sono fantastici: li leggo d'un fiato, rido, rifletto, imparo (credo), ma forse neanche tanto perchè nonostante i tuoi consigli rimango il pasticcio vivente di sempre... Grazie!

Lord Vivec ha detto...

A proposito di libri: qualcuno sa dove si possono trovare i più vecchi, "la psicologia dello yoga" e "il prezioso dono di siddharta"??

Volevo poi chiedere al Maestro: ne ho trovato uno di Osho, ora non ricordo come si chiama, comunque la recensione parla di una "rilettura critica dei Yoga-sutra di Patanjali". Va bene lo stesso, cioè la teoria esposta è simile? Immagino che quelli su menzionati non li ristamperanno....

dimo_87 ha detto...

la manu: esci dal giudizio. è proprio qui l'errore. non devi affidarti MAI ai pensieri negativi. essi sono prodotti dal tuo inconscio e tu non vorresti mai essere quei pensieri. tutti noi vorremmo essere felici sempre ma l'inconscio cerca sempre di fare in modo di giudicarci in continuazione...nella realtà nessuno ci giudica...smettila di giudicare e di giudicarTI...e se per caso ti ribecchi a giudicare senza che te ne fossi resa conto ( e ti capiterà), non giudicarti neanche per questo...l'importante è ricordarsi di non giudicare...altrimenti ricadi sempre nella tua mente e perdi il contatto con la REALTA'

dimo_87 ha detto...

raga domani comincio con il terzo potere del Buddha: l'illuminazione
qualcuno può illuminarmi a riguardo :D
mi dice di osservare l'ambiente e osservare il cambiamento interno ed esterno....immagino il cambiamento interno come cambi di stato mentali....ma all'esterno?è lo stesso per la gente che mi circonda?devo anche osservare gli oggetti?non ci ho capito molto...cioè ho capito cos'è l'illuminazione (ci mancherebbe) ma non capisco bene l'esercizio

EleMentale ha detto...

ciao dimo!
Non mi ricordo quale è il terzo potere,dovrebbe essere la consapevolezza della realtà in continuo cambiamento (sempre in riferimento al libro del prof)

"mi dice di osservare l'ambiente e osservare il cambiamento interno ed esterno"

Più che consapevolezza del cambiamento, questo allena alla presenza mentale!

"....immagino il cambiamento interno come cambi di stato mentali....ma all'esterno?"

Cambiando all'interno, le persone ti rispondono in maniera diversa. E gli oggetti li osservi con occhi nuovi

"è lo stesso per la gente che mi circonda?devo anche osservare gli oggetti?non ci ho capito molto...cioè ho capito cos'è l'illuminazione (ci mancherebbe) ma non capisco bene l'esercizio"

Neanche io ho capito cosa devi allenare. Se la presenza alla realtà (che se ricordo bene è il secondo potere) o la consapevolezza del cambiamento perpetuo (che sempre se ricordo bene è il terzo).
Per la presenza alla realtà...devi osservare, o meglio, "fare qualcosa è contemplarlo mentre la fai". Se parli con qualcuno e pensi all'esame di statistica, non sei "presente".

Sulla consapevolezza del perpetuo cambiamento...non c'è un vero e proprio esercizio. Devi meditarci su frequentemente. E' molto doloroso essere, per esempio, lasciati dalla ragazza (magari eravate affezionati). In tal caso, un esempio della meditazione sul costante cambiamento sarebbe smettere di dare importanza al dolore che provi, fermarti e riflettere sul suo diritto di andare via,sul tuo diritto di riprovare ad aggiustare le cose...e sul diritto di entrambi di avere una vita serena, qualsiasi cosa succeda, anche se all'apparenza nuoccia a qualcuno dei due (soprattutto se nuoce a te!)

dimo_87 ha detto...

tempo fa la ragazza a cui il bambino si era attaccato era dietro la mia macchina praticamente buttata su di un mio amico a fare le loro cose :)
ci soffrii un po' ma seppi guardarmi all'esterno e riuscii addirittura ad entrare nel letto sofferente e a sorridere per la consapevolezza del MIO cambiamento oltre che della realtà...perché un'esperienza del genere faceva soffrire il bambino ma non me che ero felice di crescere...
come dire: ci ho già meditato su
certo una morte ti può far meditare di più...ma non sto certo a pregare che muoia qualcuno xkè io possa illuminarmi :D

dimo_87 ha detto...

allora credo si tratti di osservare la realtà semplicemente nella sua dinamicità ed essere consapevole che i fotogrammi della tua mente non sono giusti
Prof. correggimi se sbaglio :)

Lord Vivec ha detto...

Voglio raccontare il mio problema personale. Scusate se mi dilungo, ma penso che ne valga la pena leggerselo e rispondere perchè molte persone (alcune le conosco anche di persona) versano in una situazione molto simile alla mia, perciò è di "pubblica utilità" affrontare questo caso. (in realtà lo sto dicendo per convincervi a rispondere). E poi tanto l' ho semplificato, con tanto di risposte prefatte, basta che ne scegliete una (andiamo a votazione!)

Allora: io sono estremamente nevrotico, così nevrotico che non riesco neanche a fare il training, la meditazione, lavorare, vivere o qualunque altra cosa. Ci sono sempre delle idee folli semiconscie (che a mala pena si affacciano nella coscienza, e quindi a mala pena me ne rendo conto di averle) che mi fanno passare la voglia di fare TUTTO perciò essenzialmente sto apatico, depresso e persino "schizoide" come dicono gli psichiatri. Anche se mi rendo conto che sono idee sbagliate, sono tuttavia "convinzioni" che non riesco a rimuovere (chi conosce la PNL sa bene di cosa parlo)
Ora, il vero problema è questo: una delle nevrosi che mi sta bloccando è il fatto che la mia mente non vuole che io faccia lavori di tipo fisico, perchè sono convinto di "meritare di meglio" (fantasia infantile del cazzo, lo so, ma leggete oltre). Mi manda addirittura delle somatizzazioni per impedirmelo (malattie vere e proprie e algìe tipo mal di schiena, reumatismi ecc), che quando mi metto a lavorare sodo si esasperano fino a diventare insopportabili (capita a qualcun altro?)

Lord Vivec ha detto...

Ora, la domanda è: considerato che
a) mi assumo io la responsabilità delle mie scelte, voglio solo sapere la vostra opinione. Perciò dite quello che volete se finisco male è colpa mia
b)non riesco a studiare, lo studio essendo un attività mentale, attiva la parte più nevrotica del mio essere. In pratica comincio a pensare alle cose che sto leggendo ed "esco dalla realtà", tipo se sto studiando l' economia americana comincio a pensare al film di Wall Street, ai poveri disgraziati colpiti dalla crisi dei subprime... insomma penso che il concetto sia chiaro, perdo il nesso con quello che sto facendo (studiare)a favore di seghe mentali incontrollabili. E se mi metto a meditare per riacquisire il controllo, perdo la concentrazione dallo studio! Questa cosa si sta profilando come una specie di "deficit dell' attenzione", ma noi discepoli di Giacobbe sappiamo bene cos è in realtà..
c) meno che mai riesco a fare lavoro fisico, le resistenze, oltre che inconscie/somatiche sono anche coscienti (del resto, mi pare evidente che la situazione per un lavoratore dipendente oggi è critica)inoltre ho una caterva di malattie "misteriose" che i medici non riescono a farmi passare... e molti hanno seriamente ipotizzato somatizzazioni, tuttavia a onor del vero hanno anche detto che sono malattie che una persona "normale" (cosa che evidentemente non sono) ci può anche convivere e lavorare senza rompere il cazzo più di tanto. Beh io non ci riesco... e comunque negli anni stanno peggiorando (probabilmente perchè SONO somatizzazioni, il bambino inascoltato sta gridando più forte...)

Insomma la domanda è: in che modo risolvere il problema? Le soluzioni che ho pensato sono le seguenti
a) mandare affanculo la mente e lavorare pure in miniera se necessario. Se sono convinto, lo posso fare
b) Cercare di tenere sotto controllo la nevrosi (tramite meditazione o altro) e studiare senza farsi prendere dalla nevrosi, ma sempre mantenendo un atteggiamento adulto (e.g. andando a studiare fuori). Sto cercando di fare questo, ma finora senza successo... tuttavia lo ritengo "teoricamente" possibile e sono convinto che con un pò di buona volontà e di tecnica ci posso riuscire, perchè? Perchè sono uscito da un reparto psichiatrico, ricoverato con una diagnosi di schizofrenia, e non assumo farmaci (che per la cronaca non servono a un cazzo, se non a ucciderti) da oltre 3 anni, contro tutti i pronostici degli psichiatri che mi volevano internato a vita. Perciò sono sicuro di poter fare anche questo...

EleMentale ha detto...

Ciao Armando...premettendo che io non sono un medico o qualsiasi altro soggetto in grado di suggerirti una terapia, posso dirti cosa ne penso da "amico".
Innanzitutto, sebbene tu abbia queste difficoltà, mi sembri abbastanza "padrone" di te stesso e sufficientemente consapevole di te stesso. Il disturbo "schizoide" di personalità, ammesso che tu lo abbia, è un disturbo molto molto "specifico", che puo' essere confuso molto facilmente con altri quadri clinici, tanto è vero (ti ripeto, non sono un medico ne uno psicoterapeuta, ne altro) che secondo me, per quanto può valere la mia opinione (quasi nulla in realtà :)) i tuoi sono sintomi tipici di una depressione conclamata.

a) siamo d'accordo :)
b) sarò molto drastico, ma per me il deficit di attenzione è una balla colossale. Uno non riesce a concentrarsi perchè è malato di "Disturbo da deficit dell'attenzione" (che è una malattia che non esiste a mio avviso), uno non riesce a concentrarsi perchè ha altri problemi, neurologici o seghe mentali magari...che non gli permettono di prestare attenzione. Uno che dice di soffrire di "disturbo di deficit dell'attenzione" è come se dicesse "Non mi concentro perchè...non riesco a concentrarmi".
In questo caso, un consiglio che posso darti,non è meditare...è "fermare" volontariamente il tuo "viaggio pindarico" e continuare a studiare. Studiando economia per esempio, se devi capire cosa è il costo-opportunità...e ti rendi conto che stai perdendo il collegamento, appena te ne accorgi, interrompi la deconcentrazione e riprendi a studiare. In questo modo, la mente la alleni a "tagliare" sotto il tuo controllo i pensieri disturbanti. Ma senza incazzartici se non ci riesci subito o se i primi tempi ci riesci male,altrimenti (e tu che sai cosa è la PNL capirai perfettamente), associ questa interruzione a momenti di grossa tensione, che non faranno altro che andare ad alimentare le seghe mentali.
c)Dovresti scrivere più cose riguardo a questo fatto, perchè personalmente non sono riuscito a comprendere il meccanismo che c'è dietro. Comunque ti rispondo lo stesso, magari è già ciò di cui hai bisogno. Anche se non sono riuscito a capire il tuo Bambino da dove prende la tensione emotiva e perchè butta fuori in questo modo.
Spesso, la cura alle somatizzazioni è quella di fare ciò che le somatizzazioni fanno perchè tu non riesci a fare :D. Aspe' che mi spiego meglio :).
Le somatizzazioni buttano fuori ciò che tu mantieni dentro per difficoltà tue personali. In questo caso devi continuare a lavorare...e farlo continuamente. Le somatizzazioni probabilmente spariranno...e te lo dico da ora, potrebbero essere sostituite dopo un pò da paura (o ansia), molta paura...probabilmente la sensazione d'ansia più forte che tu hai mai provato. Rimani lì con quella paura...e continua a fare quello che stai facendo...andra' via da sola :)

a) e b) No! Devi partire da un livello molto più blando. Hai una mente abbastanza diseducata. A sensazione, mi dai l'impressione che tu pensando che la meditazione sia la "cura" a queste tue difficoltà, la carichi di aspettative tali da autosabotarti!
Parti semplicemente dall'interrompere, quando studi, i voli pindarici, senza preoccupazioni e lavorare senza prestare ascolto ai tuoi dolori. Se soffri davvero di cardiopatie o di malattie (che non sono frutto della tua mente), statti tranquillo che se svieni o simili, qualcuno ti portera' al pronto soccorso :).

PS: i neurolettici sono molto utili agli schizofrenici "veri". E per schizofrenici veri intendo quelli psicotici che hanno perso talmente tanto il contatto con la realtà da non essere consapevoli neanche alla lontana di loro stessi. Non sono un medico, ma non mi sembri un soggetto tale.

Asana ha detto...
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dimo_87 ha detto...

ciao Armando
già il fatto che parli del bambino in terza persona è un passo avanti a mio parere...MA non è tutto! insomma tu a questo bambino lo assecondi e se lui piange perché vuole le caramelle tu cerchi di resistere ma alla fine gliele dai...e la prossima piangerà cmq più forte. un buon genitore deve imparare a dire di no al proprio bambino per fargli capire che nulla gli è dovuto nella realtà.
ora ecco cosa dovresti fare tu a mio parere: qualsiasi problema pensi sia del bambino tu DISIDENTIFICATI. Come? semplicemente immaginando di uscire dalla tua mente e essendo consapevole che "Armando sta male"...in questo modo inevitabilmente uscirai anche se per un secondo dal tuo stato d'animo per osservarti dall'esterno e tu sarai l'esterno o meglio ciò che in psicoterapia viene chiamata COSCIENZA! sei consapevole delle tue emozioni (in questo caso negative) e le osservi senza giudicarle...se ti becchi a giudicarle puoi sempre disidentificarti di nuovo senza giudicarle e se proprio non ci riesci e ti innervosisci riprendi il controllo e dì a te stesso: ok Armando fa niente...la prossima volta andrà meglio
così inevitabilmente ti osserverai sempre senza giudicarti e creerai la tua personalità adulta
sull'economia io credo che non ti piaccia la materia...a me non è mai piaciuto leggere ma quando mi capitavano i libri giusti addirittura non vedevo l'ora di leggerli e li finivo in un batter d'occhio...a volte studiandoli con tanto di schemi

infin apro una parantesi non meno importante: tu hai parlato di schizofrenia e psichiatria...questo non ha nulla a che fare con la psicoterapia...non confondiamo le cose ;)

dimo_87 ha detto...

non ho spiegato perché è importante uscire dal giudizio: perché il bene e il male è un'invenzione esclusiva della mente...nella realtà non esiste questa distinzione...infatti anche se scoppia una guerra mondiale la mente la giudica come negativa, la realtà se ne frega e continua a fare il suo corso...la guerra fa parte del corso della realtà e la Terra gira comunque
il problema lo creiamo noi quando diciamo NO: questa cosa non doveva succedere.giudichiamo! è come cercare di fermare il corso naturale di un fiume...tu vuoi fermarlo ma il fiume, venendoti addosso, ti fa male

Lord Vivec ha detto...

Vi ringrazio molto, a tutti. Non vi rispondo a uno a uno perchè se no va a finire che prendo il possesso del blog, e non sarebbe educato xD

Comunque, sono tutti consigli molto validi, vari punti di vista per risolvere la situazione in vari modi. Pat è quello che ha "più ragione", ma purtroppo non è proprio una cosa che potrei fare... non fosse altro che per il fatto che non voglio buttare al cesso il mio percorso di vita da "intellettuale"... ho sacrificato troppo per arrivare ad avere questa cultura, non lo potrei mai accettare. sarebbe veramente troppo sacrificato per come sono io. Però è certo che il suo è il metodo più efficace, e anche quello che mi viene proposto più spesso - persino dallo psichiatra, nonostante che era uno stronzo che mi ha rimpinzato di medicine quasi fino a uccidermi... ci vorrebbe un modo per poterlo applicare al lavoro mentale, tipo lavorare sotto pressione in un ufficio oberato di lavoro, o dare esami a breve scadenza o qualcosa del genere... ma sono pure cose che andrebbero fatte a tavolino da un praticante esperto...

Gli altri modi sono più vicini alle tecniche psichiche della meditazione, pnl e simili: credo che semplicemente uno deve trovare quello che funziona meglio per lui. Ogni mente funziona in un modo. Proverò a farle più seriamente adesso, ho pure scaricato dei manuali di "tecniche di studio" da internet. Grazie ancora.

Lord Vivec ha detto...

Volevo dire qualche altra cosa... pat ha ragione su quella cosa della responsabilità personale. E' importante farsi le cose da soli, sia perchè così uno non se la può prendere con gli altri se non vanno bene (e questo risolve molti litigi in famiglia, testato personalmente)
sia perchè come dice il detto, "se vuoi una cosa fatta come si deve, è meglio che tela fai da sola"
E sia anche perchè uno acquisisce maggiore responsabilità di sè, e in effetti l' ideale sarebbe andare a vivere da soli e arrangiarsi, cosa che sto cercando di fare ma pare piuttosto complicata come cosa... (i miei genitori oppongono resistenza, e il fatto che non riesco a lavorare ed essere autonomo mi impedisce di prendere l' iniziativa)
A proposito di autonomia.... volevo spendere due parole su una questione a cui tengo, non tanto per me (me la posso piangere solo io stesso... è la legge del menga, che è più rigida della legge del karma) ma perchè vorrei portare alla luce alcuni fatti, che pochi sanno, ma sarebbe opportuno che lo sapessero.

ho fatto delle analisi mediche... pare che dopo anni di analisi "a vuoto" finalmente sta uscendo qualcosa. Adenoma surrenale, tutti gli ormoni sballati. E poi aritmia (che dovrà essere 'provata' con l' holter ma è evidente, gia allo stetoscopio)che secondo il medico è legata al respiro, ERGO al sistema nervoso...e sempre relativo al sistema nervoso, ho pure la famosa "distonia neurovegetativa" di cui parla spesso il Dottor Giacobbe nei libri, e che nessuno, me compreso, sa cosa cazzo sia! Non è ancora chiaro se è vago/ o simpaticotonia.... però è appurato che il sistema nervoso è sballato e si sente. Ho avuto la colite cronica per un anno intero (anch' essa sembra causata dalla distonia) un' influenza durata mesi, e il sistema immunitario iperattivo (che si manifesta con una caterva di allergie assurde). Insomma sembra irreale sta cosa, sembra un esagerazione ma è tutto vero.

Ora perchè lo sto scrivendo qui? Perchè sospetto che possano essere somatizzazioni. Alcuni medici dove sto andando (che fanno medicine alternative, tipo omeopatia e roba del genere) tra cui un neurologo e anche vari medici "normali",non alternativi cioè, sono dell' opinione che io NON HO ASSOLUTAMENTE NIENTE, che una persona normale al posto mio andrebbe a lavorare senza fare storie, e che se ci lavorassi sopra mi passerebbe. Beh, io ci ho lavorato sopra e mi è peggiorato, soprattutto il mal di schiena che diventa insopportabile... ma il fatto è che sono abbastanza sicuro che siano somatizzazioni. E' come se il bambino volesse farmi continuare a fare il bambino, per tutta la vita. Anche l' adenoma surrenale (tumore benigno)potrebbe essere psicosomatico, le surrenali vanno sotto sforzo a causa dello stress, e perciò si ammalano. Quindi i casi possono essere solo 2

1)potrebbe essere è lo stress causato dagli psicofarmaci... anche quello molto probabile a dire il vero, visto che li ho presi per 9 lunghi anni, e poi ho sospeso all' improvviso... però sono 3 anni che non li prendo, sebbene potrebbe essere una sindrome da sospensione (malattie che vengono non quando li si prende, ma quando si è assuefatti e si smette di prenderli: come avviene con le droghe insomma)

2)Se non è così allora può essere solo lo stramaledetto Bambino che mi sta uccidendo. Lo stronzo.

A questo punto, credo che andrò da uno specialista in bioenergetica per appurare che siano dei blocchi psicosomatici (loro le chiamano "corazze"). Se l' esito è positivo, inizierò direttamente il training, ogni santo giorno come viene viene!

E insomma dico tutta sta cosa per fare presente che è vero, la malattia mentale si può esprimere anche fisicamente (i medici alternativi lo sanno da sempre, ma anche i medici "normali" ammettono che sia teoricamente possibile). Io ho buttato un casino di soldi dai medici finora, cè gente che gira a vuoto e prende medicine inutili ma in realtà soffrono solo di NEVROSI INFANTILE. Passate parola, fatelo sapere.

dimo_87 ha detto...

"cerca di essere la soluzione...non il problema" A.Einstien
questa frase letta su facebook mi aiutò molto quando soffrii di ansie e stavo perdendo il mio lavoro a causa di esse...fu come una piccola illuminazione dove capii che effettivametne non c'era nessun problema attrorno a me se non io...ma se io smetto di farmi il problema sparivo anch'io come problema...semplice no?e invece il bambino ti riporta sempre alle seghe mentali
bene tu hai detto che il metodo di pat è buonissimo...e allora perché perdi ancora la testa a scrivere e a farti le seghe mentali del bambino?
vuoi sapere come faccio io?
oltre a identificarmi con il mio respiro che sarebbe la mia anima, lascio andare il pensiero concentrandomi sempre sul respiro.perché io sono il respiro e non il pensiero. se tu infatti provi a smettere di pensare non ci riesci. proprio perché il pensiero è generato dal tuo inconscio e non da te...eppure continui a identificarti con esso.è l'errore più comune ma anche più banale...proprio perché non sei tu quel pensiero...deriva solo dal tuo passato...ma il tuo passato è appunto passato...ora sii PRESENTE col respiro.
oltretutto ho un'agenda di modo che quando mi attraversa un pensiero negativo prendo l'appunto: "il mio inconscio è preoccupato perché..." oppure "...è triste perché...".PROVACI.
capirai davvero cos'è una sega mentale.

Asana ha detto...
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Asana ha detto...
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dimo_87 ha detto...

e se proprio alla ricerca delle coccole perdute non ti è bastato c'è sempre "come diventare un buddha in cinque settimane"...ma oltre questo non leggere nient'altro...resta solo di applicare il libro e basta

Asana ha detto...
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Anonimo ha detto...

1. Caro Armando queste somatizzazioni sono la manifestazione della tensione neurale nel corpo, sono la sistematizzazione della paura immaginaria prodotta dalla tua personalità (Ovvero, secondo la psicologia evolutiva, il Bambino che è dentro di te )
Queste malattie psicosomatiche non possono essere pienamente spiegate con nessuna condizione generale medica, ma le lamentele fisiche , i disagi sociali e lavorativi che provocano sono eccessivi rispetto a quanto ci si aspetterebbe dalle analisi mediche.
.
C'è poco da ragionare o pensare, la tua personalità infantile si è molto radicata e autorafforzata negli anni, e non sarà facile metterla da parte. Ci vorrà costanza, determinazione, e volontà.
Ti consiglio di iniziare il Training , di farlo ogni giorno per mesi o anche più.
E' importante però che gradatamente tu rapporti alla realtà la tua crescita con i fatti nella vita reale, come giustamente gia consigliato da PAT o altri.
Perchè la realtà è 10 volte più potente dell'autosuggestione.
Quindi sarà importantissimo che una volta che starai meglio e avrai bombardato e lavorato terapeuticamente la memoria (inconscio) di suggestioni e dimensioni virtuali gratificanti, tu consolidi il lavoro fatto nel training nella realtà, cioè costruirti una indipendenza affettiva - SOLITUDINE PISCOLOGICA- e un’indipendenza economica - AUTOAFFERMAZIONE SOCIALE - fuori dal nido.
Così non diventerai nè ricco nè famoso né acquisirai poteri magici, ma sicuramente diventerai più STRONZO. Che è ancora meglio ;- )
Buona Fortuna.

dimo_87 ha detto...

diventerai semplicemente un adulto...uno in grado di affrontare e addirittura dominare DA SOLO la realtà che ti circonda...non mi è mai piaciuto stronzo come termine :)
ti consiglio anch'io il suo training...la sua assistenza è necessaria proprio per non farti ricadere nel bambino nella realtà...perché se fai il training e continui a fare il bambino nella realtà, la realtà vincerà sempre sulla tua immaginazione di mezzora
vai tranquillo che tutti i problemi della tua vita grazie a lui sarai in grado di risolverteli da solo ;)

Anonimo ha detto...

Mi duole dover fare la voce fuori dal coro, ma mi sento di portare, a chi ancora non lo conosce, il mio caso di fallimento almeno parziale del training.
Con me il training s'è interrotto da solo, dopo circa un mese in cui forse non sono riuscito a lasciarmi andare come dovevo a e creare le condizioni necessarie alla sua riuscita. Del resto lo stesso prof Giacobbe, nel suo ultimo libro, per mettere le mani avanti, inserisce in una nota quei casi in cui il suo training non ha avuto successo.
Tornando a me, anche l'aiuto del prof durante il training alla fine non è stato quel granché: ha sì risposto prontamente alle mie mail ma il bambino non ha mai avuto la minima dose di soddisfazione, anche solo per allentarne un pochino la sofferenza.
In definitiva, non mi sono sentito granché gratificato, nel mio breve intercorso con il prof, ma so bene che il mio è un caso di alienazione sociale particolarmente tenace, con isolamento pesante e persistente. Ormai ho passato i quaranta, ma la cosa dura dall'adolescenza.
In conclusione, in me il training ha contribuito a creare uno schema comportamentale da adulto: peccato soltanto che poi non sia riuscito a sostituirlo, in modo definitivo, a quello del bambino, che tuttora in certi momenti, fa il bello e il cattivo tempo (purtroppo).
So bene che il mondo non ha tempo per quelli come me, ma non voglio rassegnarmi alla prospettiva di continuare a vivere nella paura, nel vuoto e senza amore.

Asana ha detto...
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dimo_87 ha detto...

Ciao Mauro
senti il pensiero che l'universo sia stato creato per fregarti? :) senti che il mondo non ha tempo per quelli come te? bene. pensaci un attimo.quanto è vera questa cosa?
io e pat ti stiamo rispondendo e non ce ne stiamo fregando. il prof. ti ha dedicato comunque del tempo. chissà quanti altri ti saranno stati vicini in questi 40 anni e passa. come puoi pensare che il mondo se ne freghi di te?
la risposta è semplice: non sei tu a pensarlo! dobbiamo uscire dall'ottica che i nostri pensieri negativi siamo noi. essi sono prodotti involontariamente dal nostro inconscio che altro che non è che memoria. se nella tua memoria sono registrati più emozioni negative che positive ecco che automaticamente vengono prodotti pensieri negativi. ma non è colpa tua. e soprattutto non son tuoi pensieri
prova a leggere "come diventare un Buddha in 5 settimane". ti schiarirai molti concetti. se hai domande chiedi pure

Anonimo ha detto...

"Come diventare un Buddha in cinque settimane" l'ho già letto molte volte ed è un po' il mio libro guida.
Il giorno che qualcuno mi abbraccerà con affetto invece di inondarmi di parole comincerò a credere che forse nel mondo c'è spazio anche per me.
La gente di solito tende a farsi i fatti suoi (gli stronzi, come li chiama il prof), al punto che mi riesce difficile credere che esista davvero l'amore.
Per me è una mistificazione. A 44 anni, vergine, e con la più totale incapacità di vivere una storia e, più in generale, di crearmi uno straccio di relazioni umane.
Sono economicamente autonomo, ma non abito da solo. Certe cose le faccio da solo, ma ancora, sul piano emotivo, non sono per nulla autosufficiente.
Certo è vero che il mondo non ha tempo per complottare contro di me, ma se fossi nato etero, con le pulsioni giuste all'età giusta e mi fossi fatto la mia vita come tanta gente banale e insulsa che mi vedo intorno, me ne importerebbe assai di comportarmi a volte come un bambino e di diventare adulto.
No, per me non c'è posto...

dimo_87 ha detto...
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dimo_87 ha detto...

è vero troppo spesso vengono usate solo parole per noi...ma a noi nn ce ne frega nulla delle parole se non la controprova nella realtà...ma cos'è poi la realtà?
e allora ti dico solo quest'altra cosa...hai passato 44 anni non bellissimi per te. bene! cosa otterrai seguendo un atteggiamento mentale da "non c'è posto per me..." seguendo ciò che il tuo passato vuole farti credere...le cose miglioreranno?
per me il passato non esiste più e il futuro non è mai esistito...sono solo nella mia mente.
ecco perché occorre concentrarsi sul presente.SEMPRE.anche a 85 anni (sempre se ci si arriva :))

ti suggerisco questo video
http://www.youtube.com/watch?v=LCWgjvcUTSw

nn ti obbligo a guardarlo né a prenderlo in considerazione seriamente
sarai tu a deciderlo

per ultimo volevo chiederti per quando tempo hai eseguito il trianing?hai completato i sei mesi o il bambino ha usato un pretesto per farti smettere?
tieni conto che hai 44 anni e servirebbero a mio parere per forza tutti e sei i mesi per mettere da parte il bambino che si è imposto per 44 anni e che (sia chiaro) non sei tu.

Asana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EleMentale ha detto...

MauroM: Personalmente, nonostante parlammo qualche tempo fa della tua condizione...ancora io fatico a capire che genere di problematiche tu abbia...e che cosa piace a te personalmente (ancora non ho capito se a te piacciono gli uomini o le donne per intenderci).
Rifletti su questa cosa: hai parlato con me abbastanza chiaramente, eppure io ho difficoltà ad aver capito...non è che magari il problema è tutto qui?
Devi uscire fuori dal guscio, ma non a parole, a fatti. Il training sono sicuro che è valido (sebbene non l'abbia mai provato), anche se secondo me va supportato da una vita e da delle esperienze congruenti l'insegnamento.
Cosa è che fai, nel pratico, per ottenere quello che vuoi? e bada bene che se la prima cosa che ti viene da rispondere è: "ho provato a fare di tutto, MA (finisci tu la frase)" è una sega mentale! Devi continuare a provare, provare e provare ancora. E quando fallisci, giri pagina e continui a provare. Ti è concessa la pausa del riposo solo quando sarai morto o quando otterrai quello che vuoi! Non devi dare tempo alla tua mente di lamentarsi (detto tra noi, gli uomini che si lamentano non sono affascinanti, ne per gli altri uomini ne soprattutto per le donne), altrimenti sei fottuto!
Senza contare che, sebbene io non sia un esperto, per uno come te fare il training per un mese, tra l'altro manco nelle migliori condizioni, a mio avviso è insufficiente. Dovresti riprovare, e continuare per almeno sei mesi, ma 6 mesi dal giorno in cui riesci a lasciarti andare.Il che significa che se devi passare 2 mesi affinchè il training riesca a fare breccia, quello non è la fine...è solo l'inizio!

dimo_87 ha detto...

guarda caso tutti colori che si sono lamentati del training finora non hanno passato il mese
ma in un mese cosa vuoi fare?nulla.
il prof. lo dice chiaramente che ne servono almeno 3 di mesi e e per i casi più resistenti (e il tuo lo è sicuramente vista l'età) fino a 6 mesi...altrimenti dopo i sei mesi il training non è valido...è fallito
poi un consiglio: non lamentarti...è giusto che sia andata così. non si può controllare tutto nella vita e bisogna accettare qualsiasi cosa nel bene e nel male. riparti da qui ora...e se non ci riesci congratulati sempre con te stesso...per lo sforzo che ci metti di non mollare mai ;)
oggi è il primo giorno del futuro ;)

roby ha detto...

X mauro:non ho consigli da darti se non quello che il training come tutte le cose della vita funziona se ci credi,una volta finito sei sempre te che devi crescere,quindi se vuoi una mano devi trovarla dentro di te e non fuori di te.
Ciao a tutti.

Anonimo ha detto...

Leggo l'ultima risposta di Roberto, penso alle coppie di innamorati che ho avuto modo di conoscere e come sempre vado in bestia.
Roberto astrattamente ha ragione, ma la vita non può essere tutta e solo un ignorarsi a vicenda, anche se ciò costituisce un passaggio inevitabile.
È vero, caro Elementale: ancora non so che cosa sono e che cosa voglio. Il bambino, peraltro, come sempre, ha fame di affetto e non so che cosa darebbe per un abbraccio, però sentito e non una "sveltina", al posto di tante, inutili parole.
IN UNA COSA PERÒ SONO RICAMBIATO SEMPRE: i miei cosiddetti simili mi ignorano (quando sanno che esisto) quanto io ignoro loro.
Sì, il training s'è fermato da solo dopo un mese e da solo mi ha lasciato anche il prof, che non mi ha certo incentivato a riprenderlo. Perché dovrei avere ancora fiducia nei miei cosiddetti simili?
E siccome sono stufo di discorsi tipo scaricabarile, come quello di Roberto, allora è meglio soli, che male accompagnati.

Anonimo ha detto...

Sì, in questo momento riesco solo a pensare di stare da solo, sempre più solo, ammesso che sia davvero possibile, di imparare a bastare a me stesso, visto che con me è molto difficile avere a che fare e gli altri si guardano sempre bene dal provarci.
In effetti, ora aspiro soprattutto a passare dalla loneliness alla solitude: gli inglesi sono molto efficaci nel distinguere i due tipi di solitudine.
E abbasso gli altri se "danno buoni consigli quando non possono dare il cattivo esempio", per citare il troppo glorificato De André.

roby ha detto...

Niente scaricabarile,solo che se te non sai cosa vuoi non puoi pretendere da altri la soluzione,la soluzione la devi trovare te quando hai trovato il nodo che te in fondo conosci puoi chiedere aiuto,magari ad uno che puo' aiutarti non certo io,ne' gli altri che scrivono in bacheca,magari uno specialista,ma se te non decidi di avere coraggio e di cambiare non ti aiuta nessuno ne' Giacobbe ne'nessun altro.Dipende da te non dall'amore ne' da un abbraccio,la soluzione e' dentro di te e non fuori di te.

dimo_87 ha detto...

>Sì, il training s'è fermato da solo dopo un mese

il training l'ha fermato il bambino dentro di te...le cose non si fermano da sole

>e da solo mi ha lasciato anche il prof, che non mi ha certo incentivato a riprenderlo.

il prof. fa esattamente il suo lavoro. so che il bambino ti convince a credere che sia stato cattivo ma se il prof. vuole farti diventare un adulto non può coccolarti a vita. e con il training tu capisci che è esattamente così che si deve comportare. altrimenti il prof. diventa tuo padre e la tua vita gira intorno a lui. ma non è così. la tua vita deve girare intorno a te. in "la paura è una sega mentale" lo spiega chiaramente

>Perché dovrei avere ancora fiducia nei miei cosiddetti simili?

nessuno ti obbliga ad averla. anzi io ti suggerirei proprio di fare il contrario
ancora una volta ti stai concentrando sugli altri e non su te stesso.
e ancora una volta non sei tu a parlare...solo tu credi di esserlo...ma certe cose come dici tu non si possono capire a parole

intanto continui a scrivere per cercare conforto in questo forum
ma la soluzione non sta in questo forum
l'unica soluzione è diventare adulto

mio consiglio: ricomincia il training...il prof. è sempre a tua disposizione se decidi di fare l'adulto, e non se continui a farti abbindolare dal bambino che è dentro di te e con cui continui ad identificarti non solo a livello emotivo...ora leggendo quel che scrivi ti ci identifichi anche a livello razionale
se hai letto (e soprattutto capito) i libri di Giacobbe capirai ciò che dico
lo farai?dipende da te

ciao

Lord Vivec ha detto...

Caspita... dall' ultima volta che sono venuto, questo thread è diventato una specie di "studio associato on-line"... non so se al Dottore farà piacere...! Se non gli fa piacere, allora spero che non sia stata colpa mia, che sono venuto qui a raccontare gli affaracci miei! Nel qual caso, chiedo perdono...

Il problema è che il Dottore è da solo, non può fare i miracoli e seguirci tutti personalmente. Possiamo solo contare sul fatto che riuscirà ad addestrare altri psicologi nella Psicologia Evolutiva. (a proposito, io sto studiando per fare il corso di counseling: Dottore, ti servono anche dei couselor per caso?)

tra l' altro, visto che ho lo "spirito del counselor" (o per meglio dire, il mio Genitore mi porta ad empatizzare, e dunque aiutare chi sta passando nella mia stessa situazione) diciamo che sto cercando di diffondere il Verbo in maniera un pò grezza, cerco di semplificare il concetto di "nevrosi infantile" (e poi li invito ad approfondire comprando il libro...) e insomma mi arrangio come posso. Poi quando diventerò davvero counselor (il corso dura tre anni... ci vorrà tempo) vedrò di contattare il Dottore e di ufficializzare la cosa.
Buona giornata

dimo_87 ha detto...

ma allora la legge d'attrazione esiste davvero :)
armando cercavo un counselor o aspirante tale...qualcuno che mi fornisse informazioni sugli studi di counseling...anch'io voglio diventarlo...la psicoterapia ormai è nelle mie vene e non riuscirò mai più a liberarmene...forse :) e sinceramente lo spero
come posso avere un tuo contatto privato sempre se sei disposto a volermi fornire qualche informazione in più?

Lord Vivec ha detto...

ti voglio dare il contatto, solo non voglio che gli spambot mi mangiano vivo... quindi lo metto criptato

hai msn? Se cel' hai allora aggiungimi lordvivecjij §* at *§ hotmail *§ punto *§ it

Se non cel' hai... mandami una mail a alaswwf *§ at *§ yahoo *§ punto *§ it

chiunque ha voglia di discutere di psicologia "olistica" mi può contattare... è la mia passione, e se dio vuole sarà anche il mio lavoro. Magari ci organizziamo per farci prendere a lavorare dal Sommo

dimo_87 ha detto...

magari armando magari...
se vuoi puoi cancellare anche il messaggio...ho già preso nota di tutto
ci sentiamo appena siamo in linea così parliamo un po' del nostro futuro ;)

Anonimo ha detto...

Tutto dipende certamente da me, in primo luogo, e sto provando a fare qualcosa: sono reduce da un anno e mezzo di psicoterapia con risultati accettabili e ho fatto un corso di yoga che sta fungendo un po da "ferox" per il mio portone chiuso.

Indubbiamente, però, nessuno di quelli in cui mi imbatto, qui o altrove, sembra passare mai allo stadio di genitore e, francamente, di duri e puri senza misericordia (che il prof chiama stronzi) ne ho ormai abbastanza.

Sembra, anzi, che i vari forum in cui capito servano soprattutto a far incontrare i suddetti duri e puri tra di loro "e ci dispiace per gli altri che sono tristi", come canterebbe Celentano con la Mori.

Sinceramente, non riesco a capire più quale sia la funzione di forum come questo e intanto mi torna in mente quel che pensavo stamani al supermercato, guardandomi intorno: il mondo è pieno di automi freddi e impazziti, che sgomitano incuranti degli altri e pensano solo ai casi propri, il che è legittimo, ma non potete chiedermi di condividerlo.

NO, L'AMORE PROPRIO NON ESISTE: NON PER ME E NON IN QUESTO FORUM, O IN ALTRI SIMILI. Meglio star da soli veramente, in stile Quasimodo.

Però allora, pensando di nuovo per un attimo a questo forum, torno a chiedermi: cui prodest?.

Anonimo ha detto...

Sì, forse una risposta ce l'ho: giova soprattutto ai molti che riempiono sé stessi e gli altri di chiacchiere sterili e sfuggenti.

SE DEVO SENTIRMI DIRE E RIDIRE SEMPRE LE SOLITE FRASI, BEN NOTE E SENZA COSTRUTTO, PREFERISCO IL SILENZIO.

"PIETÀ L'È MORTA"... chi lo disse?

Asana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
dimo_87 ha detto...

>Sì, forse una risposta ce l'ho: giova soprattutto ai molti che riempiono sé stessi e gli altri di chiacchiere sterili e sfuggenti.

allora perché ci continui a scrivere? :D per riempirti ancor di più di chiacchiere sterili e sfuggenti?

Lord Vivec ha detto...

Io forse sono l' ultima persona che dovrebbe parlare ma... mi sento di ribattere, per chiarezza

quoto
§§§§§Indubbiamente, però, nessuno di quelli in cui mi imbatto, qui o altrove, sembra passare mai allo stadio di genitore§§§§§
e ti aspetti che lo facciano? Ma non lo hai ancora capito che la crescita può venire solo DALL' INTERNO?

§§§di duri e puri senza misericordia (che il prof chiama stronzi) ne ho ormai abbastanza.§§§

forse perchè non lo sei, provi invidia. Non vorresti essere come loro? Entra nel club!!

§§§§§Sembra, anzi, che i vari forum in cui capito servano soprattutto a far incontrare i suddetti duri e puri tra di loro§§§§§

... entra nel Club!

§§§Sinceramente, non riesco a capire più quale sia la funzione di forum come questo§§§

di certo, non è fare i "genitori" ed insegnare ai "bambini" a tirare fuori gli artigli, visto che puoi farlo soltanto DA SOLO...

§§§pensavo stamani al supermercato, guardandomi intorno: il mondo è pieno di automi freddi e impazziti, che sgomitano incuranti degli altri e pensano solo ai casi propri, il che è legittimo, ma non potete chiedermi di condividerlo.§§§

diventa uno STRONZO e lo condividerai anche tu. O meglio, non tene fregherà più un cazzo...

§§§NO, L'AMORE PROPRIO NON ESISTE: NON PER ME E NON IN QUESTO FORUM, O IN ALTRI SIMILI. Meglio star da soli veramente, in stile Quasimodo.§§§

... entra nel Club! E ti assicuro che non dirai mai più bambinate simili!!!

§§§Però allora, pensando di nuovo per un attimo a questo forum, torno a chiedermi: cui prodest?§§§

... entra nel Club! Così smetterai una buona volta di aspettarti che gli altri ti aiutano, perchè gli altri hanno gia i loro problemi, e sono pure grossi. O forse pensi di averceli solo tu i problemi??
Scusa se sono stato duro, ma sai che ti dico? Che se molto tempo fa qualcuno mi avesse detto queste cose, mi sarei risparmiato molte grane.... buona crescita a tutti

EleMentale ha detto...

MauroM: Quindi tu vieni su questa bacheca per essere "rassicurato". Questa bacheca non è il "luogo delle rassicurazioni"...se la intendi così, credo tu abbia sbagliato posto. Ma tranquillo, ce ne saranno milioni di altre bacheche di quel tipo pronte ad accoglierti.
Se poi vuoi parlare di soluzioni "reali", possibilmente di "problemi reali", puoi tranquillamente chiedere consiglio a me...e io ti aiuto per come riesco! Altro non sono disposto a fare!
Non ho idea di cosa tu intenda per "solite frasi trite e ritrite", io ti dico come la penso e come per me sarebbe giusto fare, il resto sta a te!
Per me, se dopo i miei consigli alzi il culo dalla sedia e ti muovi, o rimani seduto, è la stessa identica cosa. Se fai quello che ti dico, o non lo fai (o se fai qualsiasi altra cosa che ti ha consigliato qualcun altro o hai pensato da solo) la responsabilità è tua!

Anonimo ha detto...

Sì, Pat: mi piace molto camminare in campagna e in montagna - e mi sto abituando a lunghe passeggiate solitarie - mi piace il mio lavoro di prof di Fisica alle superiori e mi piace anche leggere, specie nei periodi in cui non sono troppo stanco.

Caro Dimo_87, non mi aspetto certo che tu capisca il mio punto di vista, anche perché la fiducia nel prossimo, ora come ora, è ai minimi storici.

Caro Armando, sei un ottimo esempio di duro e puro: penso che anche tu non sappia l'amore dove stia di casa. Mi spieghi il nesso tra la tua tirata e la pietà umana, posto e premesso che qualche sferzata fa bene, ma SOLO sferzate rompono le scatole?

Caro Ele, quella tua frase: "Per me, se dopo i miei consigli alzi il culo dalla sedia e ti muovi, o rimani seduto, è la stessa identica cosa" mi rivela che sei davvero adulto.

E DOPO GLI INTERVENTI ARMANDO E DI ELEMENTALE DOVREI DAVVERO CREDERE CHE L'AMORE ESISTE? MA VIA!

L'unica persona che in questi giorni mi abbraccia e basta, senza frasi sussiegose e infastidite, è il mio splendido nipotino di due anni e cinque mesi.

E, in ogni caso, i non molti forum che ho girato sono molto simili a questi: uno che espone un problema e altri che danno risposte più o meno pertinenti, generalmente senza compromettersi troppo.

Da gente come voi non mi aspetto nulla e non voglio nulla, ma non potrete togliermi la mia libertà di espressione, come io non intendo toglierla a voi.

MA L'AMORE... È UNA BALLA.

Anonimo ha detto...

L'amore è qualcosa che NON ESISTE, se non l'hai dentro di te e tutte le smancerie che vedo, sia nei film, sia in molti miei alunni, sono stronzate e basta, se l'amore non ce l'hai.

EleMentale ha detto...

***
Caro Ele, quella tua frase: "Per me, se dopo i miei consigli alzi il culo dalla sedia e ti muovi, o rimani seduto, è la stessa identica cosa" mi rivela che sei davvero adulto.

E DOPO GLI INTERVENTI ARMANDO E DI ELEMENTALE DOVREI DAVVERO CREDERE CHE L'AMORE ESISTE? MA VIA!
***

Purtroppo, a differenza dal vivo, non riesco a capire se parli sul serio o se, come credo, c'è del sarcasmo in quello che dici!
Ma la domanda è un'altra. Sei ancora veramente convinto che chi ti rassicuri (magari pensando tutto l'opposto) è uno che sta facendo ciò perchè ti "ama"?
Per me uno che mi "ama"...è uno che se sto nel fango...mi dice "guarda che è meglio che ti afferri a quella liana lì il prima possibile e ti tiri su"...invece di uno che mi dice "non preoccuparti...non ti muovere di mezzo centimetro, che in quella merda stai benissimo...al caldo e protetto".
Quello che non capiscono i Bambini...è che sanno perfettamente che sono nella merda fino al collo...ma continuano a chiedersi perchè le persone non vogliano avere niente a che fare con loro perchè non sono consapevoli del "cattivo odore" che la merda che li ricopre emana!
E ti invito a non offenderti, anche se dal punto di vista tuo queste sono parole offensive!

***
L'unica persona che in questi giorni mi abbraccia e basta, senza frasi sussiegose e infastidite, è il mio splendido nipotino di due anni e cinque mesi.
***

Che "curiosamente", "guarda caso" è un altro Bambino!
E' meraviglioso, per carità, che ti abbracci...ma di sicuro non lo fa per i motivi che credi tu!

Se quando avrà 20 anni...tornerà e ti riabbraccera', allora se ne può discutere...ma un tale che ancora non distingue bene una penna da un biberot...non è un metro di giudizio valido!
(E chiedo scusa al tuo Bambino che già so che queste mie parole gli suoneranno anch'esse dure!)

dimo_87 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
dimo_87 ha detto...

>Caro Dimo_87, non mi aspetto certo che tu capisca il mio punto di vista, anche perché la fiducia nel prossimo, ora come ora, è ai minimi storici.

ma io non voglio certamente capirlo
sei tu che devi farlo

>E DOPO GLI INTERVENTI ARMANDO E DI ELEMENTALE DOVREI DAVVERO CREDERE CHE L'AMORE ESISTE? MA VIA!

se lo cerchi dagli altri sta' tranquillo che non esiste...ma sei sicuro di aver letto Giacobbe?mah...
l'amore non è una cosa che si cerca ma una cosa che si dà
e io posso amarti solo facendoti capire che i tuoi problemi sono TUOI e nessun altro potrà risolverli per te...è dura?è la realtà...ma non prendertela con me...ma neanche con lei...non posso nasconderti una realtà del genere dicendoti non preoccuparti tutto si sistemerà e vai bene così come sei...ti prenderei per il culo..se poi quello lo chiami amore ok...saremmo su linee differenti

>L'unica persona che in questi giorni mi abbraccia e basta, senza frasi sussiegose e infastidite, è il mio splendido nipotino di due anni e cinque mesi.

povero bimbo...sfruttato per darti affetto...quello che non riesci a darti tu

>Da gente come voi non mi aspetto nulla e non voglio nulla

intanto continui a scriverci sperando in qualche nostra frase o parola miracolosa...

>MA L'AMORE... È UNA BALLA.
ok
>L'amore è qualcosa che NON ESISTE, se non l'hai dentro di te

devo aggiungerti altro o ti sei risposto da solo?

sei un prof. di Fisica quindi credo tu sia una persona intelligente anzi sicuramente...se applichi i libri di Giacobbe la tua vita cambierà enormemente solo che dai ancora retta al bambino dentro di te...prima ti svegli e meglio è
e se parli così perdonami ma di Giacobbe non ti ricordi davvero nulla

sfogati pure e lamentati con noi, con te stesso...con chiunque tu voglia...
così facendo la nostra vita non cambierà, ma neanche la tua sta' tranquillo

dimo_87 ha detto...

non dovrei farlo ma ti svelo il vero trucco per migliorare:
"smetti di lamentarti o di giudicare" tutto ma soprattutto te stesso..è questo il vero segreto
dentro sei ancora un bambino?ok lascialo fare...accettalo
quando ti becchi a giudicare esci dal giudizio
solo così potrai accettarti e amarti...senza cadere nell'illusione che qualcuno possa realmente darti amore...neanche Dio può farlo...perché tu sei il tuo DIO.tu sei un buddha...ce l'hai dentro di te...vuoi amore?cerca il Buddha dentro di te...lui te lo darà...solo che non lo sai e ricadi nell'ego...nella tua voglia di AVERE
ma avere non risolve le cose...ESSERE sì
chi è può anche avere...ma chi ha non può essere

quindi sforzati di concentrarti sul tuo respiro anche solo mezzora al giorno e di prestare attenzione ad esso per mezzora...poi fa' ciò che vuoi
ma ricorda che meno giudichi e più cresci...meno ti lamenti e più cresci

questa è la verità che nessun tuo amico ti potrà mai svelare...questo è il metodo...sta a te decidere se applicarlo o meno e se ti serve puoi anche contattarmi io ti aiuterò
ma se sono coccole quelle che cerchi lascia perdere
non sarò io a dartele
e finora su questo forum hai solo cercato coccole
se ti svegli (almeno a livello razionale) batti un colpo

Lord Vivec ha detto...

§§Caro Armando, sei un ottimo esempio di duro e puro§§
...magari! sono un bambino pure io, proprio come te! (oddio, forse un pò più 'cosciente' del proprio problema...)

§§ penso che anche tu non sappia l'amore dove stia di casa.§§
1) anche io, come gli altri su questo blog, dubito che tu abbia letto i libri di giacobbe.... non è che per caso, hai saltato l' ostacolo a piè pari e sei venuto qui a cercare 'aiuto'? Sappi che non lo troverai mai l' aiuto affettivo di questo tipo. E non lo dico per cattiveria. Ma è possibile che ancora non l' hai capito? Dici di aver capito che l' amore non esiste. beh NON E' VERO, non l' hai ancora capito. Capiscilo, e poi ne riparliamo. Sul serio, leggiti "alla ricerca delle coccole perdute", perchè non penso che lo hai fatto. Se lo hai fatto, fallo ancora, e non giudicare quello che leggi, non ti fissare a pensare che siano "cose terribili", cerca solo di capire "in profondità" quello che l' autore cerca di comunicare. Lasciati pervadere dalla VERITA'... più preciso di questo non telo posso spiegare. Altrimenti prova a fare questa cosa: leggiti il libro che ti ho detto. Ma leggilo pensando che TUTTO QUELLO CHE Cè SCRITTO è VERO. Non metterlo neanche in dubbio, fà "come se" fosse vero. Fai così, fidati. E' una tecnica di PNL

E ricorda: le uniche persone sulla faccia della Terra che possono dare amore incondizionato sono I GENITORI NATURALI. Non tel' hanno dato? E so cazzi, neanche a me l' hanno dato, come a milioni di persone in tutto il mondo. Ma E' INUTILE piangere sul latte versato. Come telo devo far capire? Leggiti quel dannato libro e CAPISCI. Prendi coscienza di avere un problema, stai rinnegando la realtà in maniera evidente!!!


§§ Mi spieghi il nesso tra la tua tirata e la pietà umana, posto e premesso che qualche sferzata fa bene, ma SOLO sferzate rompono le scatole?§§
1) chi ti ha detto che debba fare questa cosa per "pietà umana"? Ti ho risposto perchè sto mettendo alla prova le mie capacità di counselor, sto affilando le mie armi su di te, NON CERTO perchè ti voglio bene. (ti sto facendo anche un consulto gratis, non sei soddisfatto? Che infame!)Non ti conosco nemmeno, perchè cazzo ti dovrei volere bene? No dico MA TI RENDI CONTO?
2) io penso che tu di sferzate non ne hai ricevute neanche un quarto del necessario. Se fossi stato riunchiuso in un manicomio, sedato a psicofarmaci per anni, con la sensazione che la tua famiglia ti ha DAVVERO abbandonato in quel posto di merda per sempre, con le malattie provocate dai farmaci che si accumulano negli anni... e che non sene vanno neanche quando hai smesso (sono 3 anni che ho smesso e le ho ancora) come è successo a me, ALLORA FORSE avresti avuto la metà delle sferzate necessarie.

Lord Vivec ha detto...

Ascolta, io so che è difficile perchè a 40 e passa anni il cervello non si "aggiorna" rapidamente come quello di un giovane. Però invece di usare questa cosa come scusa per dire "non ci riuscirò mai", devi dire "cazzo, allora devo impegnarmi ancora di più!" Devi CREDERCI. Io penso seriamente che tutti quanti, qui sul blog, ti abbiamo detto più del necessario. Hai tutte le informazioni che ti servono per stare bene, devi metterci il tuo. Ora puoi fare due cose: puoi mandarci tutti affanculo perchè la tua mente (MALATA) ti dice che noi siamo cattivi. E andare su un blog di bambini del CAZZO più malati di te, che ti compatiscono. E ti garantisco che farai una fine veramente di merda, perchè anche io la stavo per fare e so cosa dico - e tutto sommato STO ANCORA rischiando... il processo di autodistruzione non è ancora del tutto arrestato. Oppure puoi smettere di piangerti addosso, commiserarti e odiare follemente l' umanità, e cominciare a darti da fare per diventare un CRISTIANO NORMALE come... beh stavo per dire tutti quanti, ma... non direi! Allora MEGLIO degli altri. Non ti attira questa prospettiva? Allora impazzisci e vaffanculo, che ho gia perso troppo tempo con te. Se fossi stato mio cliente, a quest' ora se ancora non avevi accettato di collaborare, manco i soldi mi sarei preso ti avrei cacciato e basta. A che serve guadagnare i soldi con un cliente che si vuole autodistruggere? Fai solo figure di merda (visto che poi farà di sicuro una brutta fine). Infatti i counselor e gli psicologi normali,e lo dico per esperienza diretta, di fronte a un caso come il tuo (o il mio, prima di leggere Giacobbe) se ne lavano le mani, li mandano dagli psichiatri a farsi intossicare dai farmaci. E lo sai perchè? Perchè NON GLIENE FREGA UN CAZZO a nessuno, ed è così e sempre sarà così, gli psicologi preferiscono vederti marcire in manicomio piuttosto che fare figure di MERDA aspettando il tuo suicidio o la tua psicosi, che poi la gente dice "quello era in cura da tal-dei-tali! E' proprio un incapace!". E lo sai perchè non gliene frega? Perchè hanno gia i loro figli, e non possono preoccuparsi umanamente dei loro pazienti. RENDITENE CONTO!

A me mi dispiace dirlo, ma io penso che questa cosa la capirai solo quando ti troverai davanti al "punto di non ritorno"... cioè quando prenderai coscienza che seguendo questa follia, ti stai distruggendo con le tue mani... lo so, perchè è successa la stessa ugualidentica cosa a me, ho preso coscienza che mi stavo distruggendo e sono guarito. E' scritto nei miei interventi qui sopra, LEGGI LEGGI! E' QUELLA LA FINE CHE FARAI in un cazzo di manicomio!
Non è stata la clozapina a farmi rinsavire, quella non guarisce e lo sanno anche gli psichiatri... è stata la mia COSCIENZA, ho preso coscienza della mia autodistruzione. Posso solo sperare che lo capirai MOLTO prima di arrivare a questo... ma non posso entrare nel tuo cervello,solo tu puoi farlo su te stesso

p.s. scusa per la faccenda personale, ma non ho modo di contattarti in privato e telo dovevo dire.... riguardo a tuo nipote.... non mi diventare pedofilo. Se no ti spacco le corna, personalmente e sul serio. Lo sai di cosa parlo. Poi telo faccio vedere io l' amore perduto, con una spranga di ferro...

Asana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
dimo_87 ha detto...

Secondo Einstein l odio e l assenza Di amore.amore per se stessi d altronde.cosines come il Buio e l assenza Di Luce e il freddo l assenza Di calore ecc ecc insomma il male non esiste.non e alreo Che assenza Di bene.Che poi bene e male soon solo invenzioni Della nostra mente

EleMentale ha detto...

Buona domenica a tutti.

D'altronde, come dice anche non mi ricordo chi...ma mi verrà in mente.
E' come sempre una storia Zen, e tradotta suona pressappoco così!

I lupi mangiano le pecore e questo non è giusto...per le pecore. Le pecore mangiano l'erba e questo non è giusto...per l'erba. L'erba quando viene a mancare, non da modo ai batteri di sopravvivere e questo non è giusto...per i batteri. I batteri si attaccano al pelo dei lupi per sopravvivere, uccidendoli. Questo non è giusto...per i lupi!

Se notate attentamente, ci sono cinque attori in questo gioco. Quattro che non si stanno minimamente preoccupando di questo ciclo e un altro,il più infelice di tutti, che è preoccupato di chi sia o no nel giusto e condivide con amici e parenti questa storia!

(la versione originale è lievemente più cruda...mi pare dica qualcosa tipo "in realtà ci sono cinque personaggi...c'è anche un Pollo-Giudice...che non si vede perchè è quello che rimane a leggere la storia invece di fare altro", ma non volevo essere così crudo :))

Lord Vivec ha detto...

Ancora una volta, il consiglio di pat è il migliore... specialmente se associato al MIO consiglio, quello di leggere "alla ricerca delle coccole perdute" con l' atteggiamento mentale di leggere un libro che dice Verità Assolute. Bisogna fare COME SE fosse vero, questo credo che dovrebbe rompere la resistenza nevrotica. Esiste addirittura la "filosofia del 'come se'", che è proprio un filone filosofico.... se ne parla anche in PNL.
Pat, io non sono un marine navigato, più che altro sono uno sfigato navigato. E mi sa che devo navigare ancora un bel pò... mi piacerebbe riuscire a trasmettere l' orrore che ho provato verso la paura della mia autodistruzione, e il mio ultimo post era un tentativo di fare esattamente questo. Perchè io sono dell' idea che l' unico modo per convincersi è "con le cattive", cioè funziona così anche per i fumatori: smettono di fumare solo quando sanno di avere il cancro... purtroppo la mente umana è così, solo con le cattive riesci a prenderla. Sintetizzando, bisogna focalizzarsi sulla FINE DI MERDA che si fa se non si guarisce, e contemporaneamente pensare a come sarà bella la vita quando si sarà guariti, adulti e normali. Anche questa è una tecnica di PNL. La mente è come un giroscopio, se lo programmi come si deve il missile telo fa andare dove vuoi, anche sulla casa bianca (e lì si che ci vorrebbe un bel missile con testata a neutroni, come pure a montecitorio).
In aggiunta al commento di pat, volevo dire che io ci ho messo SOLO DUE GIORNI di meditazione per "rinsavire"... perciò si, prova solo per due giorni potrebbero bastare. Successivamente ho smesso, perchè mi sono reso conto che se non penso, non riesco a elucubrare mentalmente,cosa che io sento quasi come una ragione di vita... sono fissato per la scienza, politica e stronzate del genere, quelle che il Buon Dottore chiama "seghe mentali benefiche". Ma forse è proprio questo che mi sta distruggendo... chissà.

Infine volevo dire che quella cosa che ho detto, riguardo agli psicologi che se vedono la mal parata se ne lavano le mani E' VERO. A me ha fatto soffrire tantissimo, ma con il senno di poi devo dire che non posso biasimarli, anzi io farei esattamente lo stesso. Questo rende gli psichiatri olistici come raffaele morelli (e altri meno noti come il dottor Anapeta) degli EROI, che continuano a tentare di curare il paziente pure in piena crisi psicotica!!!

Anonimo ha detto...

Ieri ho sono fatto un'escursione molto rilassante in montagna, qui sull'Appennino Tosco-Emiliano, e solo ora vedo i vostri messaggi.

Devo dire che le vostre risposte mi sono piaciute non poco, a partire da quelle appassionata (finalmente) di Armando.

Credo che elargire una carezza OGNI TANTO non sia sinonimo di medico pietoso e quelle di mio nipote, in particolare, le prendo solo quando me le vuole dare lui: sia chiaro. Per molti di voi (di noi), lo stato di genitore è ancora un miraggio e intanto è bene consolidare quello di adulto.

Ho letto molte volte anche "Alla Ricerca delle Coccole Perdute" e il prof afferma in modo chiaro, e a più riprese, che l'obiettivo finale della nostra evoluzione è lo stato di genitore, con buona pace della povera pecora mangiata dal leone, il quale segue soltanto il suo istinto.

Riguardo al mio psicanalista, devo dire che, in realtà, mi è stato di aiuto e sono stato proprio io a volermi prendere una pausa, perché come dice il prof Giacobbe, se una terapia dura più di un anno, vuol dire che qualcosa non va.

Nel mio caso, si tratta di scarsa applicazione dei meccanismi di tipo cognitivo-comportamentale acquisiti grazie alla terapia stessa. Il mio caro bambino scorrazza ancora molto bene dentro di me, ma ho fondate speranze di riuscire a ridurlo a più miti consigli.

IL TUTTO SEMPRE A PARTIRE DAL FATTO EVIDENTE CHE L'AMORE NON ESISTE ORA PER ME. Il prof lo spiega bene e ne sono perfettamente consapevole. E anche quelle stucchevoli storie tra alunni di cui sono occasionalmente testimone, nascono da persone che l'amore ce l'hanno e le vogliono far nascere.

Ma invidiare l'amore altrui non è affatto producente... molto meglio pensare a me, dunque, come voi ben m'insegnate.

Anonimo ha detto...

* Ieri MI sono fatto un'escursione...

EleMentale ha detto...

Buona giornata a tutti.

MauroM: La mia mail è ele_mentale@yahoo.it. Scrivimi in privato che ti devo chiedere delle cose!

Dino ha detto...

Per Mauro:
Forse non é il tuo momento. Non insistere. Le cose fatte per forza non danno risultati Anzi ti si ritorcono contro.

Ci vuole impegno nella vita, ma uno l'impegno lo mette nelle cose che ama. In cui crede e sente proprie.

Forse non é questo il momento per te per la psicoterapia evolutiva. Non sei abbastanza stufo. Abbastanza incazzato.

Ma incazzato con te stesso e non con gli altri.
Se ti incazzi con gli altri ti chiudi in te stesso.

In bocca al lupo.

dimo_87 ha detto...

nella depressione secondo me c'è un bel vantaggio...il vantaggio di poter toccare davvero il fondo.di poter vivere la passività come la chiama Giacobbe...a mio parere nella depressione si può essere anche illuminati se la depressione raggiunge il suo picco
è ciò che è successo a Salvatore Brizzi:
http://www.youtube.com/watch?v=K0wXGVh-MU0&feature=player_embedded#at=34

Lord Vivec ha detto...

ma che accidenti di fine ha fatto il dottor Giacobbe? Ho un sacco di cose interessanti da chiedergli!

Per esempio, ho trovato una cosa molto carina su internet: un test che tempo fa usavano realmente gli sbirri, per vedere se sei psicopatico! Provate a rispondere a questa domanda:

al funerale della madre, una donna nota un uomo che non aveva mai visto prima, e ne rimane notevolmente attratta; dopo alcuni giorni, quella donna uccide la propria sorella.
Perché l’ha fatto?

la soluzione la metto più avanti, intanto voglio fare la MIA domanda: che differenza cè tra uno stronzo e uno psicopatico? Può sembrare una cacchiata o una ovvietà ma, seriamente, io non ho avuto nessuna difficoltà a risolvere quel quesito, anzi come l' ho letto ho trovato subito la soluzione... e questo NON è indice di intelligenza, bensì di un livello di psicopatia molto alto!

Il dottor Giacobbe sostiene che lo stronzo è un individuo socializzato, che non odia gli altri perchè ama se stesso (e quindi non si sente inferiore a nessuno). Ma d' altra parte lo stronzo è un calcolatore freddo e distaccato, che raggiunge i suoi obiettivi perchè alla fine dei conti sene sbatte altamente degli scrupoli morali. Allora è corretto dire che lo psicopatico è un tipo di nevrotico adulto? Qual è la linea di demarcazione tra un criminale "semplice" e adulto, di quelli che magari fanno le rapine per campare o al massimo per spassarsela coi soldi senza lavorare... (però alla fine non ammazzano nessuno, o almeno non volentieri) e i "pazzi criminali" veri e propri, che uccidono senza neanche pensarci? No perchè io temo che, nella mia corsa all' adulthood, sto un attimino scivolando nella categoria degli psicopatici... ma ci tengo a precisare che Giacobbe e le sue teorie non hanno colpa perchè
1) c' era gia un 'terreno' predisposto,cioè ero gia un mezzo psicopatico per i cavoli miei, gia prima che leggevo "il fascino discreto dello stronzo"... solo che ora nel tempo sto peggiorando. Potrei fare cattive azioni senza nessun pudore, l' unico motivo che non le faccio è perchè non mene esce niente... (se qualche mafioso mi vuole contattare, il contatto sta sopra xD) (eh sai com è cè la disoccupazione...bisogna rendersi indipendenti)
2) potrebbe essere ancora una volta un effetto collaterale degli psicofarmaci, i quali come è noto riducono l' impatto emotivo rendendo le persone "zombie" senz' anima...
3) la vera grande influenza allo sviluppo della psicopatia, come spiegato da una tonnellata di letterati (Reich, Lowen, Umberto Galimberti, Daniel Goleman solo per dire i primi che mi vengono in mente...) è la SOCIETA' che è veramente malata, che mira solo all' utile in un ottica francamente psicopatica e antiumana.

Comunque la soluzione al quesito è:

"ammazza la sorella perchè così potrà andare al funerale della sorella, dove potrà reincontrare l' uomo da cui era attratta".
Io ho semplicemente pensato "per invidia", ma la cosa preoccupante è che l' ho pensato due nanosecondi dopo aver letto la domanda... cioè in pratica non ho minimamente riflettuto sull' orrore di uccidere una persona per così poco (infatti non mene frega un cazzo, lo ammetto senza vergogna. Tanto mica è colpa mia).

Ma se anche fosse, penso che i motivi possono essere tanti... i telegiornali che ci ammorbano con la cronaca nera, coi racconti morbosi delle stragi, i film violenti, berlusconi...

Perciò se dovessi ammazzare qualche vecchietta senza nessuna pietà, la colpa non sarà mia, ma neanche del Dottor Giacobbe. E' tutta colpa degli ebrei sionisti rettiliani, maledetti!!!

Lord Vivec ha detto...
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Lord Vivec ha detto...

Ci sarebbero un casino di cose da dire riguardo al video di Brizzi, quello postato da Dimio...

Per il momento ne dico una: il fatto che "bisogna toccare il fondo per poter risalire" è cosa nota, ed è esattamente quello che intendevo quando dicevo, più sopra, che "l' unico modo per cambiare veramente è di passare per esperienze traumatiche"... cioè ora non mi ricordo come ho formulato la frase. Ah vabbè ho semplificato dicendo che l' unico modo per convincersi è "con le cattive", portando l' esempio dei fumatori, che smettono solo quando il guaio è fatto!

A questo punto la mia proposta è questa: non si potrebbe "innescare" questa esperienza? Mi pare che autori come Watzlawick cercano di fare esattamente questo, anche se non posso dirlo di preciso perchè la sistemica è un casino e non ci capisco niente...! Però mi sembra una buona idea, forse bisognerebbe "crearla apposta" l' esperienza di cambiamento...

EleMentale ha detto...

Armando:
La mia risposta è stata perchè era il nuovo compagno della sorella. Secondo me più che essere un test sulla psicopatia (uccidere la sorella per andare al suo funerale è un classico pensiero da psicopatico) trovare il perchè a quella domanda ti mostra ciò di cui hai paura.
Nel mio caso effettivamente c'ha preso in pieno. Io sono un tipo che ha difficoltà a livello relazionale con l'altro sesso e infatti nel pensiero che mi è venuto in mente c'è questo!

Quanto la differenza tra Psicopatia, essere Adulti e Sociopatia, tempo fa scrissi la stessa perplessità proprio su questa bacheca.
Personalmente sono giunto alla conclusione che è sempre una questione che ha a che fare con gli estremi.
Il sociopatico è un tizio che non rispetta le norme sociali...cosa che fanno anche i ragazzini di 15 anni (infatti il manuale dei disturbi psichiatrici dice che non è possibile diagnosticarlo in persone non maggiorenni). Lo psicopatico invece è un tizio caratterizzato da assenza di emozioni negative, soprattutto quali colpa e rimorso.
Un Adulto secondo me è carico di potere personale...senza per cio' aver bisogno di prendersi gioco delle regole (come farebbe un sociopatico). E un Adulto...più che essere privo di senso di colpa, di preoccupazione e di rimorso, sa dare la giusta responsabilità a ciò che gli capita.
Mettiamo caso un ragazzo/uomo ha la nonna che non sta bene. La nonna chiede al ragazzo di sostituire un quadro.
Il ragazzo gli dice che deve andare in vacanza ma che al suo ritorno si occuperà del quadro.
La nonna non lo ascolta, e mentre il ragazzo sta in vacanza, prova da sola a sistemare il quadro, cade e finisce all'ospedale.
Se l'uomo è uno psicopatico, molto probabilmente non prova niente di niente e gli da una botta in testa per mettere fine alle sue sofferenze :P.
Se invece è un Bambino...finirà per essere vittima del senso di colpa (che è un sentimento negativo non sano).
Se è un Adulto, è preoccupato per la nonna, ma non si sente in colpa.
La nonna è liberissima di fare quel che vuole, anche cadere nel tentare di sistemare un quadro...e di questo ne è l'unica responsabile. E l'Adulto questo lo sa. Forse non lo sa la nonna...ma questo solo perchè ha 80 anni fuori...e circa 8 dentro :).

Lord Vivec ha detto...

@ elementare: non sono d' accordo con la tua versione. Ma non ti so spiegare precisamente come la penso, perciò credo che ci vorrebbe un esperto per valutare questa cosa. Purtroppo, gli psicologi "classici" sono incredibilmente ipocriti (e lo dico ANCHE e soprattutto per esperienza personale...) perciò loro di sicuro una risposta non-ipocrita (dunque veritiera) non ce la saprebbero dare.

Attendo con ansia la risposta del Maestro... o comunque di chi è "uomo di mondo" e sa come funzionano queste cose.

Per quello che mi riguarda, io molto tempo fa ero cattolico, e soffrivo moltissimo per i miei pazzeschi (strictu sensu) sensi di colpa, che rasentavano la paranoia ossessiva. Ricordo una volta, da bambino diciamo, che una donna disse che aveva abortito... io all' epoca non sapevo che esisteva anche l' aborto spontaneo... allora mi misi a piangere, pensando a quanto si poteva essere crudeli per uccidere un bambino non nato! Poi mi capitava spesso di fantasticare su come avrei ucciso brutalmente le donne che abortivano... e tra parentesi questa è la dinamica che mi fa odiare il moralismo: i moralisti sono il vero cancro dell' umanità e la vera origine del male, per quello che mi riguarda. Basti vedere gli inquisitori, i crociati, i conquistadores e insomma tutte le religioni al gran completo. Sono la vera origine del male, altro che "la banalità del male"... tutti quei tizi che dicono ad esempio "io i pedofili li castrerei e li brucerei vivi", ecco quella gente lì sono sadici, sono malati veramente.

Ma tornando alla mia storia: quando poi, un pò di tempo dopo, divenni ateo "reazionario" (cioè divenni ateo quando mi resi conto di quanto era assurda la religione, e di quanto le convinzioni religiose stessero rovinando la mia vita... e sto parlando di un epoca in cui la depressione era gia in fase avanzata) allora a parte il fatto che cominciai a vergognarmi profondamente per le cretinate che facevo come quelle su scritte... e poi leggendo vari intellettuali, ho preso coscienza di una cosa: IL SENSO DI COLPA LO HANNO INVENTATO PER FREGARCI. E' una fregnaccia, una invenzione nevrotica profondamente malata, usata per manipolarci mentalmente, controllarci come le pecore. Viene usata sistematicamente per controllare il popolo, ora quanto è psicopatico questo??? forse dovreste leggervi la vera storia di Charles Manson per capirlo davvero, lui era uno che di culti religiosi e manipolazione sene intendeva. Leggete quali erano le dinamiche delle sue manipolazioni, e guardate come sono simili a quelle usate dalle religioni.

Lord Vivec ha detto...

Perciò a seguito di questa rivelazione, io sono diventato ASSOLUTAMENTE INCAPACE di provare senso di colpa. Quando vedo una scena di morte nei film posso tutt' al più provare ribrezzo, raccapriccio (sto parlando di film come quelli di mel gibson per intenderci, tipo "la passione di cristo"). Ma ho assolutamente perso la capacità di sentirmi dispiaciuto per un essere umano che muore, nemmeno se provavo empatia per lui (e.g. nemmeno per i personaggi dei film nei quali mi immedesimo). E ovviamente non mene dispiace minimamente, solo spero che non rovini in qualche modo la stabilità mentale (io credo di no, perchè in ogni caso non ho mai neanche pensato di fare del male apposta, neanche per trarne un utile). Con le persone sconosciute poi è anche peggio: non concepisco neanche l' idea di fare beneficenza o di donare il sangue, e molte volte mi è capitato che mentre camminavo per strada o comunque ero in un luogo pubblico, qualcuno cadesse o inciampasse, o comunque si faceva male, e io non ho neanche pensato di andarli ad aiutare, tranne una sola volta e per mero calcolo (c' erano ragazze in giro e non volevo fare la figura dello strafottente. A grandi linee questo si chiama "controllo sociale" e non è una pulsione endogena, è dettato dall' esterno).
Io non mi ritengo psicopatico, ma completamente dissociato dagli altri si, specialmente gli sconociuti, cioè praticamente tutti visto che i pochi amici che ho non sono amici "veri" (sono essenzialmente marionette delle mie continue manipolazioni... la psicologia permette di fare anche questo xD ) e per quanto riguarda i miei familiari, non solo mi hanno rovinato ma continuano a farlo.
Certo, se li manipolerei per indurli al suicidio o alla rovina, allora si sarei psicopatico... ma credo che questo più che appannaggio della psicopatia, sia appannaggio della mentalità sadica (e non so quanto le due cose siano collegate). Ma comunque ripeto, io non ci penso neanche a fare una cosa del genere, e anche se il calcolo rilevasse un utile... ci penserei molto prima di fare una cosa del genere, anche se non certo per "pietà", cosa che ormai ho dimenticato pure che significa.

Ora il problema è che se non melo dice Giacobbe o altri conoscitori dell' animo umano, io non posso sapere se questo atteggiamento va corretto o meno, perchè gli psicologi sono dei cazzoni, spesso bambini pure loro, ipocriti da fare schifo e soprattutto, assolutamente ignoranti. Meno che mai conoscono la psicoterapia evolutiva, e il concetto di "adulthood" della psicologia classica è abbastanza banale.... niente a che vedere con lo stronzo giacobino xD

Attendo delucidazioni. Buona serata

Asana ha detto...
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Anonimo ha detto...

Psicopatici,Narcisiti,Istrionici,Manipolatori,Sadici,Borderline e simili come mi è stato risposto da Giacobbe poco tempo fa ,sono persone che fanno una brutta vita e spesso se non curati anche una brutta fine.

L'adulto , della psicologia evolutiva è semplicemente un uomo vero, con le palle, onesto con se stesso e con gli altri,che combatte ogni giorno, che si è costruito relazioni soddisfacenti, che con il tempo ha raggiunto un successo nel privato , coppia amicizie e lavoro.
Che ha fatto il primo passo verso l'amore.
L'AMORE PER SE STESSO.
Che a differena dello psicopatico ha raggiunto una serenità interiore.

Asana ha detto...
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Lord Vivec ha detto...

sono contento che le mie argomentazioni siano "popolari". Così oltre ad aiutare me stesso aiuto anche gli altri (utilitarismo)

@ pat: beh, il mio non è proprio un "credo", in PNL si parla di "vestito", cioè uno si mette l' abito da indossare a seconda dell' occasione. Così se devo avere a che fare con una ragazza mi metto un vestito, mentre se sto avendo a che fare col datore di lavoro... ne metto un altro completamente diverso! E' una questione di flessibilità. E sono maledettamente d' accordo sul fatto che anche nella vita spirituale ci voglia flessibilità. Anche io leggo la Bibbia e altri saggi di mezzo mondo (siccome leggo i libri di Morelli, lui cita praticamente di tutto, dai sufisti ai qabalisti...). La bibbia, pure io la cito ogni tanto, ma non mi piace perchè è a)piena di sciocchezze b)qualunquista (un approccio mentale che riduce lo spirito critico...) e c) tendenziosa e manicheista. Ci sarebbe molto altro da dire... io credo molto seriamente che uno che voglia fare un SERIO percorso spirituale debba leggersi cose come "il libro che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere" (si chiama proprio così, è una lettura critica delle maggiori religioni mondiali)... paradossalmente mi ha spinto ad avvicinarmi maggiormente alla spiritualità, sul versante gnostico della cosa. Soprattutto, aiuta a rimuovere parecchie "erbacce" che purtroppo sono parte integrante del pensiero spirituale di tutti i tempi e di tutte le culture.

@ Mark: grazie dell' intervento. Io pure sto facendo una brutta vita e la voglio cambiare, ma dal mio punto di vista io non accetto il mondo perchè cè veramente poco da accettare... io manipolo sistematicamente le persone perchè, e non sono io che lo dico, le persone sono completamente impazzite. Cioè sono superficiali al massimo, egoiste, ignoranti e chi più ne ha, più ne metta. Come si può essere sinceri con persone così?Allora io cercherò di averci a che fare, ma solo lo stretto necessario (e.g. a lavoro, quando faccio la spesa ecc) ma per il resto mi compiaccio davvero del mio isolamento, perchè sono insopportabili. Ci giudicano in base ad assurdi criteri, estetici, materiali e cazzate varie, ma che razza di "esseri umani" sono? Sono massa, non contano nulla. Per forza che uno diventa psicopatico e li uccide, la loro vita non ha spessore, non si possono uccidere non sono mai vissuti.

Per quanto riguarda la definizione di adulto:
a)cosa si intende con "onesto con gli altri"?Gli "altri" non sono persone che meritano la mia onestà.Io ci credo molto in questa cosa della manipolazione, perchè oggi come oggi, con la crisi finanziaria e le risorse ridotte ai minimi termini e la concorrenza spietata ecc. ecc. essere "onesti" significa francamente essere "scemi", e io lo scemo l' ho fatto per troppo tempo (perchè ero bambini) e ora non mi sembra proprio il caso di ricominciare. Però tutto sommato credo di aver capito che intende... ciò non toglie che la tendenza giusta adulta è sempre quella manipolatoria, imho.

b) costruire relazioni soddisfacenti... forse è ancora presto, devo prima crescere e poi lo potrò dire. Ma io penso che "relazioni soddisfacenti" non sene possono avere, se non in senso utilitaristico (e quindi manipolatorio) con buona pace dei "bambini".

Lord Vivec ha detto...

Faccio un esempio proprio limite: Vallanzasca (uno stronzo come pochi, a proposito ho apprezzato la "citazione" nel libro ;D) sostiene, ed è in buona compagnia a sostenerlo, che i criminali di oggi non hanno le palle, non hanno onore, non hanno niente. In termini di psicologia evolutiva, sono bambini che giocano a fare i criminali, oppure sono psicopatici tout court. Vallanzasca faceva l' esempio dei barconi degli immigrati, che quando la finanza li sta per beccare non si fa nessuno scrupolo a buttare a mare i bambini, per farli fermare a riprenderli... ai suoi tempi questo non succedeva. Senza infamia e senza lode, io penso che cè un enorme differenza tra gli omicidi commessi da uno come Vallanzasca, e uno psicopatico di merda qualsiasi. Perchè lui era un "criminale" tutto d' un pezzo, uno che sparava solo il minimo indispensabile. Nelle sparatorie c' era lui, e c' erano gli sbirri, due fazioni opposte. Non c' era odio, era quasi "professionale" come cosa, non c' era proprio niente di personale: ha persino espresso un sincero rammarico per gli sbirri che ha ucciso. Non è una pagliacciata. Altro che i criminali di oggi, che sono solo dei vermi, e fanno crudeltà per far vedere a loro stessi e al mondo di essere "buoni". Invece lui era il tipo che ha mantenuto la dignità in ogni occasione, con tutte le cose brutte che gli sono capitate. E' una vera leggenda, basta vedere il modo in cui trattava la gente che sequestrava (ostriche, champagne e droga tutte le sere...) se era un pezzente dell' Anonima Sequestri li trattava come i cani.

vabbè ma tornando al "topic" originale... quello che volevo dire è che lui ha avuto dei colleghi, che non avevano neanche la metà delle palle che aveva lui, e che gliene hanno combinate di tutti i colori. Allora non era meglio come stronzo solitario? A che servono le relazioni, con gente che non vale nulla? Relazioni tra stronzi, sono d' accordo ma... beh... sono talmente pochi che l' unica cosa che resta da fare è infierire sui bambini (visto che farseli amici non è proprio una buona idea...). E visto che sono pochi, è anche difficile trovarne di adulti con cui, come se non bastasse, si vada pure d' accordo...! Mi piace però l' idea della comunione di interessi, di adulti uniti nell' amicizia sincera, non intesa come le solite cazzatelle da ragazzini... ma come una vera alleanza tra bastardi di prima categoria, della serie "noi contro il mondo".

Ma al di fuori di queste relazioni serie tra adulti, estremamente rare da quanto si vede in giro... il mio modello è lo squalo. Penso che ci abbia azzeccato proprio in pieno con la figura dello squalo, efficiente e senza sentimenti superflui.

Lord Vivec ha detto...

A proposito! mi è venuta un idea stra-fantastica!!! vogliamo fare la pagina di nonciclopedia su GCG? Ci mettiamo la "mitologia di Giacobbe", le figure retoriche: lo squalo, il contadino di Bassano del Grappa che conosce la realtà meglio di Nietzche, lo yorkshire nano, la TIGRE DEL BENGALA (altra grandissima figura retorica!) e la sua seconda anima, la Tigre di Carta. E poi le vecchie spadaccine sui treni (simbolo dell' Ignoto, la morte può arrivare quando meno tel' aspetti!!!) la legge del Karma e la sua intima relazione con la legge del Menga, i modelli di Stronze femminili... insomma di materiale cen è a iosa, se si creasse una cosa carina si potrebbe pubblicare, oltre ad essere divertente+figata farebbe anche diffondere il Verbo!!! Solo si dovrebbe fare un tantino "esagerata" perchè va spacciata per una cosa goliardica, e non per mera propaganda (tanto come diceva Oscar Wilde "bene o male, purchè sene parli") e in effetti la propaganda nuda e cruda non è divertente. Io non so scrivere sulla nonciclopedia seno l' avrei gia fatto io stesso. Fatemi sapere

Torniamo seri. Sull' amore per se stessi, non ci piove minimamente. Purtroppo per me è un problema (ho una tendenza semi-inconscia all' autosvalutazione...) dovrò leggere dei libri di autostima perchè ormai sono dei "programmi mentali" molto radicati. Poi forse si potrebbe saltare l' ostacolo a piè pari facendo il training... ma in un certo senso, a me piace l' idea di "crescere con le mie mani". Conosco un sacco di gente che è cresciuta proprio così, senza training di sorta, da soli, ed è proprio questo che mi dicono, che devo crescere da solo e trovare la forza in me. Credo che un autostima guadagnata in questo modo sia più solida. Se non avessi queste fottute malattie, avrei gia fatto il passo finale, sarei andato a lavorare e probabilmente a quest' ora mene sarei pure dimenticato di queste cose.... dio mi è testimone che non sono scuse. Comunque, questa cosa del "modello adulto" va approfondita. Buona serata

dimo_87 ha detto...

Armando non ho letto molto ma ho letto questo:
Torniamo seri. Sull' amore per se stessi, non ci piove minimamente. Purtroppo per me è un problema (ho una tendenza semi-inconscia all' autosvalutazione...) dovrò leggere dei libri di autostima perchè ormai sono dei "programmi mentali" molto radicati.

ti posso rispondere...smettila di lamentarti e impara ad osservarti senza giudicarti...fallo molto spesso durante la giornata...prenditi 5 minuti pe rogni esercizio e dì : "qualsiasi cosa accada devo solo osservarmi sforzandomi di non giudicarmi" sarai stupefatto da quante cose vedrai, dalla tua crescita e dalle "intuizioni" (l'opposto delle seghe mentali) che ti verranno appunto per crescere ;)

Lord Vivec ha detto...

dimio, grazie per aver risposto (a proposito ma che fine hai fatto?)

comunque la faccenda come al solito è complessa.
Per prima cosa, se potevo smettere arbitrariamente di autogiudicarmi/sabotarmi (inconsciamente: è una cosa che non posso controllare direttamente, e non so se provarci lo fa funzionare) non solo avevo gia risolto il problema, ma se potessero farlo tutti allora la psicologia che ca.. esiste a fare?

seconda cosa, e qui scendiamo nei dettagli. Io la conosco quella tecnica di "uscire dal proprio giudizio". La conoscevo anche prima di leggerla sui libri del Giacobbe. Cè un piccolo problema, io la uso male. MOLTO MALE. Ritengo infatti che la mia "dissociazione" (che in parte ho gia spiegato ma è molto più profonda e complicata di quello che ho detto nei post precedenti...) sia di fatto causata da un uso 'improprio' di questa tecnica, che poi si è radicata ed è diventata parte della mia forma mentis. Cioè in pratica funziona così: io molto tempo fa ero proprio impazzito del tutto. Cioè ero depresso, mi venivano dei pensieri cattivi a raffica, non riuscivo a fermarli e soprattutto mi ci identificavo. Allora lessi un libro del morelli, dove parla della "dottrina del non sè" e altre cose attinenti alla filosofia zen e cose del genere. E' stato da lì che ho interpretato male i suggerimenti. Quello che ho fatto è stato sviluppare una tendenza inconscia a dissociarmi dal mondo, che si è rivelata estremamente utile per gestire la sofferenza (cioè mi sono chiuso in un guscio, e in questo guscio non mene frega niente di quello che succede nel mondo esterno). La cosa mi è andata bene per MOLTO tempo, perchè comunque in passato soffrivo, mi deprimevo e sostanzialmente impazzivo per ogni minima stronzata
(perchè cè la fame nel mondo, perchè gli americani potrebbero renderci tutti ricchi e non lo fanno, perchè berlusconi sta al potere, perchè cè il precariato... ecc ecc). Tuttavia il grande limite nell' applicazione di questa tecnica che ho 'inventato' a quanto pare io stesso, in maniera inconscia, sta nel fatto che la dissociazione è proprio completa, cioè ormai non mene frega più un accidenti del mondo "esterno" (come dicevo pure nei post precedenti in merito al fatto che non provo empatia per le persone) e quindi è come se avessi raggiunto un nuovo livello di schizofrenia... ma le interpretazioni psichiatriche le lascio agli psichiatri, io per "schizofrenia" in questo caso intendo la dissociazione, il chiudersi in se stessi.

Lord Vivec ha detto...

Questa condizione mi porta ad essere apatico, staccato dal mondo e dalle cose, che da un lato corrisponde al non attaccamento (e infatti senz' altro mi ha aiutato tantissimo a smettere di soffrire) però dall' altro non riesco a godermi la vita. Come dire, ho realizzato solo a metà il monito "smetterla di farsi le seghe mentali e godersi la vita" xD
Quando presi coscienza di questo problema, dissi che tutto sommato andava bene così, perchè in passato soffrivo tantissimo quindi meglio NON soffrire che essere attaccati al mondo e soffrire. Io dicevo che non volevo essere felice, volevo solo non essere triste, e all' epoca mi andava benissimo.

Ma ora devo rimuovere questa specie di "corazza". Ho parlato con un paio di terapeuti che fanno gestalt, loro dicono vagamente che devo lasciarmi pervadere dalle emozioni... fosse facile. Il fatto è che cè un blocco interno, riesco a sentirlo chiaramente - persino a livello somatico, infatti è per questo che sto pensando di andare da un praticante di bioenergetica. Lo dico per l' ennesima volta, a me piacerebbe saltare l' ostacolo a piè pari, fare il training di giacobbe ecc. Ma ho paura che nel mio caso particolare, molto incasinato... potrebbe non essere sufficiente. Perchè ad esempio io a causa di questa cosa non posso realizzare il potere dell' adulto della "gioia di vivere", cioè io non riesco proprio a godermela la vita, cè questo blocco che mi offusca tutto quello che mi succede, bello e brutto. E come ho detto nel post precedente anche l' autostima è un problema.

L' ipotesi alternativa, come sempre, è che siano stati gli psicofarmaci a fare sto casino, all' epoca gia li prendevo. Gli psicofarmaci come è noto diminuiscono l' impatto emotivo, rendono apatici, atrofizzano le emozioni.

Insomma è per questo che sono bloccato, non so che strada scegliere e come fare a sciogliere questi blocchi.

Vabbè, buona giornata

EleMentale ha detto...

buongiorno a tutti.

Ritornando momentaneamente sul discorso della psicopatia,sociopatia e derivati...bisogna sempre vedere.
Ogni cosa ha le sue cause...il disturbo ossessivo/compulsivo spesso viene "contratto" da persone estremamente attaccate al controllo. Come sempre torno a dire che non sono un medico, sta di fatto che è molto frequente che persone molto praticanti in realtà lo siano perchè sviluppano il DOC.

Comunque, non si può fare completamente a meno dei propri pensieri completamente. Cioè, il vedersi dall'esterno per sospendere il giudizio non deve essere preso come un fatto letterale, altrimenti effettivamente potrebbe essere molto pericoloso.

Poi ovviamente chi ha una mente predisposta e con latente qualche disturbo psicotico, potrebbe effettivamente sviluppare una depersonalizzazione.
Oltre questo non posso dire...perchè sulle cause e sui meccanismi, purtroppo sono limitato e non li conosco.

Quanto riguarda l'essere Adulti...io sono ad un livello di consapevolezza dal quale riesco a ricoscere modi di pensiero da Adulto, comportamenti da Adulto, riesco a differenziarli da altri comportamenti, ma non riesco ad attuarli tutti da solo!

Anonimo ha detto...

Caro Armando,
certe tue frasi come

"le persone sono completamente impazzite. Cioè sono superficiali al massimo, egoiste, ignoranti e chi più ne ha, più ne metta. Come si può essere sinceri con persone così?Allora io cercherò di averci a che fare, ma solo lo stretto necessario (e.g. a lavoro, quando faccio la spesa ecc) ma per il resto mi compiaccio davvero del mio isolamento, perchè sono insopportabili. Ci giudicano in base ad assurdi criteri, estetici, materiali e cazzate varie, ma che razza di "esseri umani" sono? Sono massa, non contano nulla."

avrei potuto benissimo scriverle io che, nei miei momenti peggiori, ho verso gli altri proprio le stesse sensazioni: un universo ostile di persone che godono solo tra di loro e ti escludono sistematicamente.

Questo, però, è un atteggiamento da bambino e la differenza è che io lo vedo in modo chiaro e riesco bene a distinguere i comportamenti adulti. Mi resta "soltanto" il problema di applicarli: ci riesco a sprazzi, per mia fortuna sempre più lunghi

Come mai, allora, a me su questo forum si risponde quasi sempre in modo piccato? Probabilmente perché in certi miei atteggiamenti sono un bambino conclamato, a differenza di altri frequentatori del forum, che non si rendono conto di esserlo o sono sulla buona strada per passare alla personalità adulta.

E poi, dopo esserla spassata a dovere, si potrà e dovrà pensare alla personalità di genitore.

Asana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
dimo_87 ha detto...

Armando secondo me ti psicanalizzi troppo...succede anche a me...ma non puoi farlo...devi essere consapevole di questo
almeno su questo non è molto difficile perché è una cosa a livello razionale...
mio consiglio: rilassati prenditi due settimane di pausa...vai in ferie col cervello...se l'inconscio ti invita a psicanalizzarti tu digli: non ora sono in ferie :D e gli fai anche un bel sorriso :D tra due settimane ti prometto che potrai tornare a rompermi quanto vuoi
fallo fare al tuo inconscio...non è un problema che ti riguarda...
goditi gli attimi, goditi la vita...
so che non sarà facile perché hai la passione per la piscologia...ma io quando finirà quest'ultima settimana del buddha farò l'esercizio definitivo (vedi fine del libro per capire) una volta al giorno e per tutto il resto non ci penserò
le cose si semplificano...si fanno degli esercizi durante la giornata e poi non ci pensi più...è l'inconscio che deve lavorare non tu...tu invece lo vai a sovraccaricare di dati e di info
il fatto è che tu vuoi controllare tutto razionalmente ma non puoi...crei un macello nella tua mente. è come sostituire seghe mentali ad altre

secondo mio consiglio: non ci pensare (in questo modo ti dedichi a te stesso. solo dopo puoi pensare di dedicarti agli altri

come hai detto tu: i problemi degli altri non sono problemi tuoi...il prendersi carico dei problemi degli altri è nevrotico..anche il prendersi carico dei problemi del tuo inconscio o del tuo bambino è nevrotico. pensaci.
devi solo fare gli esercizi giusto...il resto rimandalo per ora

Lord Vivec ha detto...

Allora, vedo di rispondere ad personam perchè gli spunti di riflessione sono tanti. Ottime risposte, come sempre

@ elementare
quoto: §§il disturbo ossessivo/compulsivo spesso viene "contratto" da persone estremamente attaccate al controllo.§§
si, infatti io cel' avevo da piccolo quando ero tale e quale a mio padre, un nevrotico totale, che tipo se lasci la luce accesa viene da te anche se sei dall' altro lato della casa, solo per dirti "la corrente la pago io!" Cose da pazzi... e quindi da piccolo soffrivo addirittura di tic. Poi a mano a mano che ho "mollato la presa" e ho mandato a cagare mio padre (cosa che ormai faccio sistematicamente) queste nevrosi di "controllo" (DOC appunto) sono svanite. Un' ottima analisi delle dinamiche di DOC in effetti, grazie di averlo condiviso.

Poi, per quanto riguarda il fatto della dissociazione, io non credo che nel mio caso sia causata da una psicosi latente. Forse ho sbagliato io a mettere in mezzo parole come "schizofrenia"... ma come ho detto, la psichiatria lasciamola agli psichiatri. LA SCHIZOFRENIA NON ESISTE, certo esistono speculazioni sulla sua esistenza ma nessuno al mondo può dire "funziona così e così". E in ogni caso, è SEMPRE, SEMPRE possibile guarire, li hai mai visti quei pazzi squinternati che sragionano? Pure loro possono guarire. Bisogna solo trovare il modo. Siccome io ho coscienza della mia situazione, devo soltanto trovare il pistoncino giusto su cui fare pressione (a me piace paragonare la psicoterapia a uno scassinamento. Qui non lo posso scrivere, magari forse creerò un blog mio e la spiego sta cosa) (magari se vi degnaste di contattarmi...). Perciò, non bisogna mai partire dal presupposto "è una pulsione psicotica" perchè si corre il rischio di rassegnarsi.
Stavolta mi rendo conto che l' errore l' ho fatto io per primo, tirando fuori concetti come "dissociazione" e "schizofrenia", tipicamente psichiatrici.

Infine, per il fatto che riconosci i comportamenti adulti: il paradigma ufficiale della psicologia cognitivo-comportamentale, consiste nel ripetere, anche forzosamente, i comportamenti "funzionali" (in questo caso i comportamenti adulti) fino a quando non diventano "parte di te", cioè li interiorizzi. Io è da molto tempo che sto facendo il 'nevrotico adulto', e in effetti molte cose le ho interiorizzate (per esempio prima quando mi sfottevano mela prendevo e mi sottomettevo, invece adesso mi viene automatico di ignorarli sistematicamente, e/o rispondere male senza paure e inibizioni irragionevoli, a seconda della situazione). Insomma bisogna forzare la mente ad accettare un determinato comportamento. Tuttavia, esistono un' insieme di tecniche che rendono l' ancoraggio più forte, un esempio è proprio il training di Giacobbe che è basato appunto sugli ancoraggi. (l' ancoraggio è un concetto della behavioural prima e della PNL poi. Cercate su internet)

Un ultima cosa: ma a nessuno è piaciuta l' idea della pagina di nonciclopedia? Dai è una figata xD

Lord Vivec ha detto...

@ mauro: una bella risposta adulta, mi fa piacere. Non adulatoria/seduttiva, nè autocommiserante. E' proprio quello che voglio sentire ;)

§§[riferito ai miei deliri verso le persone latu sensu]:
avrei potuto benissimo scriverle io che, nei miei momenti peggiori, ho verso gli altri proprio le stesse sensazioni: un universo ostile di persone che godono solo tra di loro e ti escludono sistematicamente.§§
Beh, a parte il fatto che secondo me non godono tra di loro: fanno solo finta perchè sono ipocriti, in realtà ognuno pensa per sè. Tra parentesi se per ipotesi io la pensavo come hai detto tu, allora la mia sarebbe stata semplice invidia, che va semplicemente superata migliorandosi.

Ma a parte questo, quello che dici è vero a metà. Cioè, da una parte ci sta che io sono ancora un bambino, e se fossi adulto non mene fotterebbe un accidenti degli altri. Al momento sto un pò forzando la mia situazione di strafottenza verso gli altri (cioè sto facendo "come se" fosse vero, fino a renderlo reale), però dentro di me la pulsione cè ancora.

D' altro canto però, mi sono studiato un pò le società antiche preindustriali.... vi risparmio la lezione di antropologia, ma sappiate che nelle tribù e cose del genere, cè una grande fratellanza umana, i membri si aiutano l' un l' altro... insomma non come noi occidentali che siamo veramente dei caini verso il prossimo, inclusi familiari amici e quant' altro. Io non so fino a che punto è "naturale" accettare un mondo così competitivo, per usare un eufemismo... ECCO PERCHE' chiedevo di sapere di preciso qual è la differenza tra uno psicopatico e un nevrotico adulto. Perchè mi pare che nel mondo moderno, per piazzarsi non soltanto bisogna essere adulti: bisogna essere anche un pò psicopatici. E non sono "solo" io che lo dico, come al solito cè gente molto intelligente che lo ha detto prima di me.

§§Mi resta "soltanto" il problema di applicarli: ci riesco a sprazzi, per mia fortuna sempre più lunghi§§
ho gia risposto a questa domanda a Elementare, qua sopra

DIO CHE PALLE QUESTO LIMITE DI CARATTERI!!! OHHHDDIO chiedo al webmaster di incrementarlo...

Lord Vivec ha detto...

§§Come mai, allora, a me su questo forum si risponde quasi sempre in modo piccato?§§
solo qui mi sei un attimino scaduto sull' autocommiserazione. Ma mettiamo caso che il tuo dubbio è legittimo: perchè appunto per il fatto che ti comporti da "bambino conclamato" (in termini tecnici si dice che "ti identifichi" con la personalità Bambino) hai bisogno di uno scossone, perchè se no continui a comportarti nevroticamente come tale. Inoltre, richiedi affetto dagli altri ed è arrivato il momento di capire che devi smetterla, perchè come brillantemente spiegato in "coccole perdute" se qualcuno te lo desse quest' affetto, non soltanto sarebbe peggio per lui (visto che ti attaccheresti come una cozza) ma sarebbe peggio anche per TE STESSO. Tu forse non tene rendi conto di quest' ultima cosa, allora ti invito a rifletterci. Mettiamo caso io ti dicessi che ti voglio un bene dell' anima, e tu mi tormenteresti, ok? E tu intanto guariresti? Ma neanche per il cazzo, questa è un ILLUSIONE e mi pare che il Buddha abbia scritto e detto a sufficienza sul tema "illusione" (che nella filosofia buddista è considerata un' "emozione distruttiva", cfr. "Emozioni distruttive. Liberarsi dai tre veleni della mente: rabbia, desiderio, illusione". Daniel Goleman, Dalai Lama. Editore Mind and Life institute, edito in Italia da Mondadori. E' un eccellente libro, ma negli ultimi tempi i complottisti con cui mela faccio mi stanno insinuando il tarlo nell' orecchio che il Dalai Lama non sarebbe poi questo stinco di santo che dice di essere. Ma comunque i consigli pratici di questo libro sono validi, quindi chissene)
Allora dicevo, se ti attacchi a qualcuno continuerai sempre a pensare che la felicità sia eterodiretta. E questo è nevrotico, la felicità può venire solo da se stessi. RENDITI CONTO DI QUESTA COSA: SE UNO E' FELICE, LO E' ANCHE DA SOLO, se invece uno è bambino e il bambino è tautologicamente infelice... allora potrai anche avere tutti gli amici della fattoria che sarai sempre e comunque infelice, SOPRATTUTTO perchè la tua felicità dipenderà da loro, che potranno decidere arbitrariamente di negartela (e lo faranno, OH se lo faranno! Devi ancora vedere quanto sono "cattive" le persone!)

Infine, alla personalità genitoriale NON CI PENSARE, concentrati solo sul diventare adulto.

Lord Vivec ha detto...

Ho dovuto potare selvaggiamente il post, per colpa di questo dannato limite di caratteri.
@ pat
Tu hai raggiunto un grado di consapevolezza e "flessibilità mentale" molto alto. Infatti mi chiedo perchè vieni su questo foro (non che mi dispiaccia, per carità). Ma tu sei ancora "bambino"?

Comunque, il mio "problema" (se proprio vogliamo definirlo tale) è che io ho degli standard molto alti in fatto di persone. Ad esempio le persone su questo foro mi piacciono, ma come la mettiamo con un cuozzo generico, ignorante e cafone, uno di quelli che pensano solo "alla moda e all' aspetto esteriore" e alle NEVROSI SOCIALI della fama, dell' autoaffermazione (gerarchia, proprio come gli scimpanzè) e tutte queste cazzate? Bene, allora io non so come funziona lassù in Friuli ma qui SONO TUTTI COSI', telo giuro sulla madonna qui è un mondo di cuozzi, e io non riesco neanche a concepire di avere a che fare con certa gente. Attendo con ansia una tua risposta su questo punto

"Hai mai provato a pensare come ti poni tu verso le altre persone?"
Allora: sebbene io mi rendo perfettamente conto che se ci si pone nel giusto modo verso le persone, queste si sbracano con facilità (e questo io, che almeno qui su questo foro non sono ipocrita, lo chiamo "manipolazione") penso tuttavia che la cosa vada analizzata più da vicino.

Se uno è un cuozzo, che da importanza all' apparenza e alla bellezza e alla fighezza e tutte queste puttanate qui insomma, io non ho grosse difficoltà a SEMBRARE uno di loro ed essenzialmente infiltrarmi, e talvolta (con quelli meno smaliziati) persino a "diventare" il loro leader. Ma cè un problema, che me ne faccio io di un gregge di pecore? Quando sono diventato leader di un branco di imbecilli, poi che cosa faccio? NON LO SO, se tu sei in grado di trovare una risposta fammelo sapere.

Probabilmente mi risponderai che "non sono tutti così": beh allora ti invito a venire qui e vederlo con i tuoi occhi. Io CAPISCO che se mi pongo in un certo modo verso le persone, riesco pure a farmeli amici, ma tu hai capito qual è il problema? Quando meli sono fatti amici, oltre a manipolarli e sfruttarli per quel poco che valgono, che altro ne faccio??? Perchè questa gente NON VALE UN CAZZO, questa è gente che se mi vedesse scrivere queste cose sul foro mi sfotterebbero dicendo che sono un "filosofo" (perchè nelle loro vuote menti questa è un' offesa) è gente che non combinerà mai niente nella vita, molto MOLTO peggio di me che almeno ci provo, loro hanno i mezzi e neanche ci provano. E' gente che va all' università per scaldare la sedia (e GCG saprà bene di cosa parlo, visto che è professore universitario). E' gente che non ha aspirazioni serie, pensa solo a quelle PUTTANATE come successo denari femmine e cose del genere, senza neanche impegnarsi per ottenerle come se tutto gli fosse dovuto a sti bambini viziati... Insomma hai capito di cosa sto parlando no? Diceva Galilei "certe persone sono solo consumatori di ossigeno e produttori di sterco".

Allora io che tengo da spartire con questa gente? Che ci guadagno?
Allora, in ultima analisi io penso che il fatto che "ognuno ha del buono e bisogna saperlo cogliere" oppure "ogni persona è un tesoro da scoprire" è vero solo relativamente, perchè LA MASSA indistinta delle persone che non hanno spessore esistenziale, sono gente che è meglio perderla che trovarla.

EleMentale ha detto...

Armando: Riguardo il tuo riferimento alle società pre-industriali...condivido. Il modello della società attuale come tu l'hai descritto è valido: Non ci si vuole realmente bene neanche tra parenti e pare che invece della fratellanza regni un sistema che poggia sulla competizione come unico mezzo per eccellere.
E' esattamente così!
Se proprio vogliamo farci le "seghe mentali" sulle cause :P, è sempre la solita solfa: Se io sto male con me stesso, l'unico modo per sentirmi meglio (se non ho chiari i meccanismi della sofferenza ovviamente) è buttare gli altri giù, dove "giù" significa "al di sotto di me". I guerrafondai sono le persone più infelici del mondo...fanno la guerra perchè la guerra la tengono nel loro cervello! Lo ripeto da un sacco di tempo. Se io sto bene con me stesso, e sono felice per esempio del mio lavoro, non me ne frega un emerito caxxo di cosa fai tu...anche se guadagni 10 volte in più a me! Io sto bene!
Ma siccome viviamo in una società dove sono tutti (o quasi) "bambini", solo che alcuni di 8 anni vengono ancora sostenuti, mentre quelli dai 30 anni in su hanno la responsabilità della nostra crescita sociale :D...è chiaro che i conti non tornano più...e il sistema si chiude su se stesso. "Fanculo Martha Stewart...Lei lucida le maniglie del Titanic, va tutto a fondo bello!" come dice Tyler Durden.
Le persone attualmente fanno quel che fanno senza rendersi conto che che stanno imbiancando a nuovo i muri di una casa dalle fondamenta che stanno la' la' per cedere. Perchè sono una massa di bambini tutti in cerca della loro tetta perenne! L'Adulto sa adattarsi al sistema, senza pero' diventare schiavo della corsa "del topo incontro alla sua trappola"

Riguardo il Dalai Lama...il ragionamento è sempre lo stesso. Io, che cerco di guardare il mondo come un Adulto, ora che ho saputo che non è uno stinco di santo, mi faccio una domanda: "quello che insegna è per me valido?" Se la risposta è SI, poco mi importa di che genere di persona sia. Ad un Adulto non interessa che il maestro sia bravo, cattivo, accusato di stupro o proclamato santo. Un Adulto non fa questioni di principio. Un Adulto cerca di raggiungere degli obiettivi.

Lord Vivec ha detto...

@ dimio
§§il fatto è che tu vuoi controllare tutto razionalmente ma non puoi...crei un macello nella tua mente.§§
hai centrato il punto. Quando lessi per la prima volta "come smetterla di farsi le seghe mentali", erano le sere d' agosto del 2009 e non le dimenticherò mai. Sono stato per una settimana col cervello "in vacanza" come dici tu. E sono guarito per sempre, lì per la prima volta ebbi la consapevolezza che mai più avrei dovuto prendere farmaci, e che le nevrosi non mi avrebbero più perseguitato(le più pesanti almeno, quelle "psicotiche" insomma). Proprio a ferragosto venni pervaso da questa consapevolezza. Il problema però è che, una volta che le seghe mentali *irreali* si sono fermate... sono stato agguantato dalle ben più tragiche seghe mentali derivanti dall' impatto con la realtà, ossia problemi gravissimi che fino ad allora non ne avevo mai avuto coscienza di avere. Cioè, mi sono reso conto di non avere una laurea, a 25 anni non ho uno straccio di esperienza lavorativa (seria) e qui cè una disoccupazione assurda. Quindi ora non si tratta di "vere" seghe mentali ma di preoccupazioni serie riguardanti la mia REALE condizione economica-esistenziale. Perciò, da allora ho acquisito questa tendenza iper-ansiosa di sbattermi per costruirmi un futuro, che però probabilmente, in maniera paradossale è essa stessa diventata il mio problema! Ma il fatto è che se non mi preoccupo io dei miei problemi, chi lo fa? Io sono immerso in una realtà in cui non posso lavorare, perchè ho delle malattie. Sono anni che vado da sti cazzo di dottori che non sanno fare altro che darmi dell' ipocondriaco (salvo poi l' adenoma surrenale uscito all' ecografia, anche quello è una fantasia? Imbecilli che non sono altro, sono ANNI che sto dicendo loro di avere un problema alle surrenali, e non sene passano per il cazzo quei dementi).

Quindi perciò lo vedi qual è il problema, io sono preoccupato perchè dopo essere diventato lo psicologo di me stesso, ora pare che debba diventare anche il MEDICO di me stesso.... visto che questi cretini patentati non mi stanno aiutando. Sono preoccupato perchè oltre ai problemi di salute, devo affrontare pure lo stress di trovare un lavoro che non si trova. E' NORMALE essere preoccupati, anzi secondo me è da sciocchi non preoccuparsi, quindi semmai la domanda è: come fare ad alleviare il peso di queste preoccupazioni? E in questo, qualcosa si può fare. Ma non certo "non pensarci" perchè se non ci penso io, di certo non scende nessun cristo dal cielo che lo venga a fare al posto mio - mi sono messo "in mano" ai medici e mi hanno fatto buttare solo denari, oh non ci sta proprio niente da fare! SE VUOI UNA COSA FATTA COME SI DEVE, FATTELA DA SOLO dicono gli americani... Ha ragione pat su questo, cazzarola! bisogna essere più indipendenti possibile.

Comunque, avevo scritto un LUNGO post dove parlavo anche della mia frenetica ricerca di lavoro e realizzazione, ma questo limite dei caratteri sinceramente mi ha fatto passare la voglia. Eventualmente, se ti deciderai a ricontattarmi ne parliamo.

Lord Vivec ha detto...

@ elementare: in generale quello che non mi è chiaro è se questa "mancanza di umanità" come la chiamano, va accettata così com è e bisogna che anche noi diventiamo così... oppure se invece è giusto sbattersi come faccio io, per cercare "amicizie sincere", sub-società in cui è piacevole stare e roba così. Perchè io comincio ad avere dei seri dubbi sul mio atteggiamento. Io vorrei semplicemente "bastare a me stesso" e non pensarci neanche agli altri.

Asana ha detto...
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EleMentale ha detto...
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EleMentale ha detto...

pat: buon per te :)

Armando: Adeguati...oppure combatti per cambiare il mondo (in questo secondo caso è più difficile però :)). Oppure in sostanza fai quello che ti pare, basta che stai bene :)

Buonasera a tutti...alla prossima!

Lord Vivec ha detto...

stasera ho parlato con un mio amico. Evito i dettagli inutili, in sostanza lui ha ammesso con il candore di un bambino che anche lui frequenta la gente solo per sfruttarli. Infatti lo sospettavo: se la fa con cani e porci, e conosce un casino di gente altolocatissima.... stavolta però abbiamo parlato senza ipocrisia del fatto che noi la gente la conosciamo solo per "sfruttarla"... oddio non proprio in maniera sfacciata come faccio in questo foro... però abbastanza. Mi ha pure svegliato un pò su alcune cose, mi ha detto che devo cercare di essere più simile agli altri (conformismo... è uno schifo, ma che ci posso fare?) e mi ha fatto capire che a volte, bisogna ingoiare dei bocconi amari quando si ha a che fare con gente altolocata.

Leccare il culo è un arte, ma come sanno le zoccolone del parlamento e delle alte sfere delle multinazionali, più spesso che no ne vale la pena. Non è certo questo che mi spaventa, mi spaventa molto di più rimanere una cachetta a vita...

cè tutto un grande mondo là fuori, tanti coglioni che sembrano messi lì a posta ad aspettare di essere inc... io ho imparato un sacco di tecniche, ma questo amico mio mi ha giustamente fatto notare che ora è il momento di passare all' azione. Se no che cacchio le ho imparate a fare?

Vedremo come si evolve sta cosa... stavoti bene


@ pat: mi hai dato del segaiolo? Ma ti possa andare di traverso il prosecco...

Asana ha detto...
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Lord Vivec ha detto...

@ pat: dalle mie parti va di moda la pesca, andiamo al Garigliano che non è proprio pulitissimo, infatti io ci vado per sport ma francamente i pesci pescati lì non li mangio. Una volta pescarono delle aragoste! Che cavolo ci facevano delle aragoste nel garigliano io non lo so...

comunque a me personalmente piace la caccia ma mi ci hanno portato 1 volta sola! (immagino che non si fidano a darmi un fucile in mano xD) purtroppo nella mia famiglia figuriamoci se fanno 'ste cose, devo sempre appoggiarmi agli altri, perciò a meno che non mi procuro un' auto, un porto d' armi e un ribbotto (come lo chiamano dalle mie parti, il fucile...) la vedo un attimino difficile. Poi a dire la verità con il fisico malaticcio che mi ritrovo, potrei anche non riuscire a tornare più a casa... :o

comunque in generale, qui non cè proprio un cazzo di niente da fare... che palle. La civilizzazione selvaggia ha fatto sparire tutte queste cosette bucoliche quindi ora pure nelle mie zone sono diventati come i milanesi, cioè l' unica cosa che resta da fare è andarsi ad alcolizzare nei locali, drogarsi ecc ecc. Che tristezza

Anonimo ha detto...

Caro Pat,

certo che ho provato a pensare a come mi pongo io verso le altre persone e, dal di fuori, mi vedo quasi sempre poco avvicinabile, ma non ho ancora perso le speranze di combinare qualcosa di buono.

Giusto oggi ho fatto una lunga gita solitaria (circa 200 km) nel nord della mia regione (in Garfagnana, Apuane e Versilia) e sono stato molto bene. Ho fatto alcune soste, mi sono rilassato parecchio e ho finalmente iniziato ad assaporare la piacevole sensazione di bastare a me stesso, il che è un segnale altamente incoraggiante.

Mi sono anche reso conto, con molta chiarezza, che nel momento in cui ci si comporti davvero da adulto, allora la spinta a socializzare ci viene in modo automatico, senza pensarci troppo.

L'adulto, infatti, se ne infischia degli altri solo nel senso che ne è assolutamente indipendente (vedi il training del prof.), ma per lui la socialità è una dimensione naturale anche laddove si limiti a un paio di battute, magari con una persona che non conosce.

Hai capito, Armamdo?

dimo_87 ha detto...

Ma il fatto è che se non mi preoccupo io dei miei problemi, chi lo fa?

non credo serva molto preoccuparsi di problemi che ti crea solo un bambino dentro di te che piange perché vuole le caramelle (questo esempio delle caramelle mi ha un po' rotto...lo cambierò :))
è come se tuo figlio vuole le caramelle tu gli dici di no...poi però ti incazzi con lui perché dopo 5 minuti non ha ancora smesso di piangere...ma secondo te piangerà per sempre?o ignorandolo completamente smetterà di piangere prima?
se sei sicuro che queste siano somatizzazioni del tuo bambino il mio consiglio lascia perdere...non lottare contro di lui...lottare contro di lui significa riconoscergli del potere...l'indifferenza è la migliore arma...

per quel che riguarda le somatizzazioni durante il lavoro ti consiglierei di fare lo stesso MA se proprio non te la senti manda una bella email al prof spiegandogli nei dettagli la situazione...lui potrà spiegarti se effettivamente si può far qualcosa per aiutarti ad uscire da questa zona e poter lavorare come un perfetto adulto...sempre che tu sia disposto ad aprirti al mondo del lavoro e a (se necessario) trasferirti da qualche altra parte...il che non sarebbe assolutamente male...

lo so mi faccio sentire poco
ma sono stati giorni di fuoco in cui ho lavorato per fortuna :)

dimo_87 ha detto...

>Se proprio vogliamo farci le "seghe mentali" sulle cause :P, è sempre la solita solfa: Se io sto male con me stesso, l'unico modo per sentirmi meglio (se non ho chiari i meccanismi della sofferenza ovviamente) è buttare gli altri giù, dove "giù" significa "al di sotto di me". I guerrafondai sono le persone più infelici del mondo...fanno la guerra perchè la guerra la tengono nel loro cervello! Lo ripeto da un sacco di tempo. Se io sto bene con me stesso, e sono felice per esempio del mio lavoro, non me ne frega un emerito caxxo di cosa fai tu...anche se guadagni 10 volte in più a me! Io sto bene!

il mondo è un mio riflesso. se io ho odio dentro di me, odio...se ho amore dentro di me, amo...se ho la guerra in testa, io faccio la guerra, approvo la guerra, trovo guerra ovunque e la faccio praticamente contro di me senza rendermene conto...tra l'altro faccio la guerra con altra gente che ce l'ha in testa...e non risolvono nulla....

ecco perché il Buddha dice: "non uccidere, non rubare ecc. non perché ciò sia immorale ma perché ciò genera un senso di colpa dentro di te senza che tu te ne renda conto e avrai sempre odio dentro di te"
in sostanza fa' ciò che vuoi...la vita è tua ma io ti consiglio di non farlo
più saggio di così!

Lord Vivec ha detto...

volevo rispondere. Ho pure scritto la risposta, ma sinceramente il limite dei caratteri mi ha fatto passare la voglia. buona serata

Lord Vivec ha detto...

beh? che cè? Da quando non posto più io si è fermata la barca?

cmq io sto ancora aspettando le risposte del Maestro...

le domande erano
1) ti potrebbe servire qualche counselor? NON ORA, quando sarà che avrò acquisito esperienza e tutto il resto

2)ci indichi dove possiamo trovare i primi due libri?

3) giusto un tecnicismo, come si fa ad essere "adulti" senza diventare antisociali/psicopatici e compagnia bella (in una società competitiva come la nostra, non mi sembra una domanda scontata...)

o meglio, in che modo bisogna relazionarsi con il prossimo col quale siamo in competizione?

dimo_87 ha detto...

3) giusto un tecnicismo, come si fa ad essere "adulti" senza diventare antisociali/psicopatici e compagnia bella (in una società competitiva come la nostra, non mi sembra una domanda scontata...)

o meglio, in che modo bisogna relazionarsi con il prossimo col quale siamo in competizione?

su questa provo a risponderti io
hai ancora conficcato nella mente la sega mentale di "competizione"...competere con gli altri significa inconsciamente riconoscere il "potere" degli altri...o meglio attribuirgli proprio un potere che in realtà non c'è...dare il potere della tua vita nelle loro mani...
è un concetto difficile da spiegare MA purtroppo hai ancora conficcato il concetto di "stronzo" :D
quando GCG disse stronzo lo intendeva proprio come adulto non come "stronzo"...l'adulto non è stronzo...l'adulto è stronzo per chi è ancora bambino. ma quando sei cresciuto indovina un po'? gli stronzi non esistono! se cerchi a tutti i costi di fare lo stronzo, vedrai negli altri degli stronzi e cercherai invano di essere come loro...in altre parole attribuendo un concetto di stronzo come meta d'arrivo rimarrai sempre bambino...facendo una distinzione di stronzo e bambino in altre parole non crescerai mai...(mio parere)

è il concetto di "leadership" che invece ti deve entrare in testa...ma non in senso di competizione bensì di "collaborazione"
kenshiro insegna che l'Amore è il più grande potere che un uomo possa avere...(lo so è un cartone ma non dimentichiamoci che si rifà sempre alla cultura orientale)...chi è in grado di amare a mio parere può comandare tutto...perché esce dal suo ego, quella vocina fastidiosa che ti parla nella testa e che vuole tutto per sé, e si riunisce all'UNO...si ha il contatto vero e diretto con la realtà...si percepisce di più la realtà per quello che è e non per quello che sei tu...a volte ci si identifica totalmente con l'ego che non lo si riconosce...
e chissà che non siamo prossimi ad un cambiamento radicale del genere sul nostro pianeta...la competizione e la produttività è la più grossa sega mentale dei nostri tempi...
solo dopo essere uscito dall'ego, dal bambino, dal voler il denaro a tutti i costi si potrà poi riuscire ad adeguarsi a questa realtà e fare molto più denaro di quanto pensavi

ma certe cose bisogna anche viverle per crederci davvero...a sto punto xkè non provare?
la base di ogni problema è l'assenza d'amore...l'amore per sé stessi...l'assenza di amore per sé stessi dà il diritto al proprio ego di chiedere e di chiedere in continuazione

Lord Vivec ha detto...

rispondo stilizzato se no comincio a bestemmiare per questo limite dei caratteri.

La cosa su cui mi trovi d' accordo è questo: "a volte ci si identifica totalmente con l'ego che non lo si riconosce..."
questo è effettivamente un problema, il fatto che ci si identifica con l' ego.

Ma al di là di questo io non sto parlando di competizione come di un qualcosa che si vive interiormente. Sto parlando del "reale" stato di alta competizione in cui versa il mercato del lavoro, e che lascia ben poco spazio ai non competitivi.

Ti faccio un esempio: la mia fantasia di diventare uno psichiatra olistico sono consapevole che è, e resterà per sempre una fantasia. Esistono psichiatri olistici, ma versano in cattive acque. Uno psichiatra olistico ci butta il sangue dietro un paziente, è capace di stare una giornata intera dietro un SOLO paziente, e sebbene quest' approccio è incalcolabilmente più efficace di quello della psichiatria classica (o forse sarebbe meglio dire semplicemente: E' efficace, a differenza della psichiatria classica che non guarisce assolutamente nessuno. Volendo esprimere l' efficacia in termini di logica binaria, la psichiatria classica è 0 e la psichiatria olistica è 1)

dicevo, nonostante gli psichiatri olistici hanno davvero le capacità di guarire (cosa che gli psichiatri normali, a botta di mistificazioni, fanno credere impossibile, per coprire le magagne e tenerti sotto farmaci a vita, guadagnando un casino di soldi) ciononostante la psichiatria classica è competitiva al massimo. Uno psichiatra olistico non guadagna neanche un decimo di quello che guadagnano gli psichiatri classici. Il mercato degli psicofarmaci è il mercato più grosso del mondo, qualche economista di parte sostiene che è paragonabile solo al mercato dei tulipani dell' 800 per i profitti...

Perciò se non si è competitivi (= INFAMI) non si va da nessuna parte. E questo a prescindere dall' atteggiamento mentale intersoggettivo.

Asana ha detto...
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Lord Vivec ha detto...

@ pat: beh che ti devo dire.Se ne sei convinto io non posso farci nulla. Ma io guardando i politici, i calciatori, gli attori, i manager o chiunque altro "conta", questo vedo, una cattiveria senza limiti. Perchè chi mette dei paletti alla cattiveria soccombe. Ora voglio raccontare una cosa mia.

Non voglio neanche immaginare quanti stramaledetti post ci vorranno per postare questa roba. Vabbè, visto che è una cosa abbastanza importante, e visto che GCG non mi ha ancora cazziato per aver invaso il suo blog, mi prendo la libertà di postarlo.
Qualche minuto fa stavo ascoltando il training. Ho ricominciato gia da una settimana.
Ho avuto come un’intuizione, ho capito perché a me non funziona. Da quando avevo ricominciato, e per tutta la settimana, ho sempre avuto quella sensazione che “qualcosa non va”, la stessa che gia in passato mi ha portato a smettere. Io non ho nessun problema ad associare la mia immagine al guerriero di luce. Riesco pure ad immaginarlo con dovizia di particolari, fiero e con una postura decisa, e con una bandoliera (nel mio immaginario, la bandoliera è un tipico ornamento militare. E in effetti lo è per un sacco di culture). Nonostante questo, nonostante non ho problemi ad identificarmi con esso, e quando lo “evoco” pure al di fuori del training mi viene pure uno scatto d’ orgoglio, il problema è che il bambino continua a starmi attaccato ai coglioni. Adesso ho capito perché. In breve è quello che gia hanno rilevato i vari lettori di questo blog (forse Mauro più di tutti…) il problema è che ho perso completamente la concezione dell’ amore. In passato sono stato un bambino doc, cioè uno estremamente eterodiretto, mi aspettavo sempre che gli altri mi coccolassero, mi aiutassero (come mauro insomma). Quando poi sono successe varie cose, di cui alcune gia ne ho parlato nei precedenti interventi, mi sono rassegnato all’ idea che l’ amore non esiste proprio . Quindi l’ ho proprio cacciato dalla mia sfera esistenziale, sia nell’ idea di darlo (e in passato ero estremamente prodigo, ma forse per la tendenza al “ricatto emotivo” ben espresso in “coccole perdute”.

Lord Vivec ha detto...

Non lo so se è così, non mene sono mai reso conto, e quando ne ho preso coscienza avevo smesso da un pezzo), che anche nell’ idea del riceverlo. Dopo essere stato maltrattato ed abbandonato in un modo così tremendo (su un ospedale psichiatrico, dal quale sono riuscito a scampare per pura botta di culo… altrimenti avrei fatto la fine di tanti disgraziati che ci rimangono a vita natural durante) allora a quel punto mi sono rassegnato una volta per tutte. Il che alla fine è stato pure una benedizione, perché è proprio in coincidenza di questo fatto che ho ripreso il senno (o forse sarebbe meglio dire “ho preso”, visto che da che ho memoria non l’ avevo mai avuto…). Evidentemente, quello che è successo è che staccando la mia mente dal desiderio nevrotico di amore che non riuscivo a ricevere (conseguenza della rassegnazione), ho cominciato ad usare solo la mente razionale, e questo per gli psichiatri rappresenta una “guarigione”. Vabbè, tanto io in mano a quei cani non ci torno neanche se m’ ammazzano.
In virtù di questa specie di guarigione, sono sceso dall’ ospedale e con il benemerito della mia famiglia ho smesso di prendere farmaci (ormai non faccio più stronzate da anni, lo sanno che non mi servono) nonostante la persecuzione degli psichiatri fino a casa. Praticamente, ho scoperto sulla mia pelle che l’ unico modo per rifiutare le “cure” psichiatriche è avere la famiglia dalla propria parte… mentre al contrario, se la famiglia è contro di te il TSO non te lo leva nemmeno il Cristo Redentore.
Tornando al discorso di prima, alla luce di questa intuizione, comincia a venirmi un altro dubbio: forse il fatto che le malattie più-o-meno-psicosomatiche mi sono iniziate proprio quando sono rinsavito mentalmente, non è un caso… forse è il senso di abbandono che non riesce a trovare soddisfazione, non riesce a trovare nemmeno modo di esprimersi nella mente e nel comportamento (mente che ormai lo reprime, anche razionalmente, cioè IO non gli lascio spazio) che mi sta opprimendo, uscendo fuori in altri modi (le malattie, appunto). Perché i pochi psichiatri seri che ci sono in giro (Morelli per citarne uno famoso), sanno bene che la pazzia fondamentalmente è un “grido d’ aiuto” della mente, o se si preferisce, dell’ anima… ci sono teorie che la paragonano a una specie di “sistema immunitario”, ma non posso spiegarlo qui.

Lord Vivec ha detto...

Dunque dicevo, per quanto riguarda il training, il problema si presenta principalmente con la grande madre. Io non riesco ad immaginare che abbia amore da dare. Ormai da “mezzo psicopatico” quale sono, la mia mente dissocia completamente il fatto che qualcuno, CHIUNQUE SIA, possa provare amore. Dentro di me percepisco che tutto l’ amore è falso, pure quando vedo, che so, una vera madre con un vero figlio, una coppia di fidanzati e cose del genere. La mia mente profonda non ci crede proprio che sia “reale” (e questo ancora una volta avvalora quella parolaccia che è “schizoaffettivo”, che semanticamente significa più o meno “dissociato dall’ affetto”). Cè da dire che in questo momento sto opponendo una resistenza anche quasi-razionale a questa cosa: preferisco credere che sia così, in modo da evitare delusioni (e in questi mesi ne ho ricevute altre… ovviamente poi più ne ricevo, più mi convinco che sia proprio così). Ora, mettiamo caso che un giorno deciderò di volermi togliere questo blocco, come dovrò fare? Attualmente non cè la mia volontà di toglierlo, cè poco da fare. Ma cè un neurologo olistico, che mi diede delle medicine (omeopatiche, sottolineo) che mi alterarono non poco la mente, in meglio. Rimossero un sacco di blocchi, e cominciai a lavorare sulle mie nevrosi come mai ero riuscito a fare prima, solo grazie a esse. Tra l’ altro mi facevano sentire alleggerito dai pensieri nevrotici, e dormivo pure meglio. Ora non le prendo da un pezzo… non so, magari tornerò da lui e vedo che mi da. Proverò anche a spiegargli questa cosa del “blocco dei sentimenti”, di sicuro ci sarà qualche rimedio omeopatico ad hoc.

Comunque, in sintesi, non riesco a percepire l’ affetto della grande madre. Non riesco ad amare me stesso. E quindi il bambino rompe le palle. Mi piacerebbe “saltare l’ ostacolo” ma a questo punto comincio ad accorgermi che non è possibile: devo ripristinare la mia capacità di amare, per poter amare me stesso. Purtroppo, non ci riesco ad essere talmente infame da sbloccare l’ amore per poterlo dare solo a me stesso (ma questo ha più l’ aria di essere un sofisticato blocco nevrotico, legato al senso di colpa… maledetti cattolici! Il mio odio per loro non avrà mai fine). Insomma, è un grosso casino. SONO SICURO che una soluzione esiste, e che un buon supporto “farmacologico” (ma è quasi una bestemmia a Dio paragonare l’ omeopatia agli psicofarmaci…) dovrebbe preparare bene il “terreno”, come dicono gli omeopati, per poter intervenire sulla mente.

Giulio Cesare Giacobbe ha detto...

Miei cari vedo con piacere che il mio Forum è diventato uno studio di psicoterapia autogestito. Non è vero che la psicoterapia la fanno gli psicoterapeuti. Come ho sempre sostenuto, sono i pazienti, quelli che fanno la psicoterapia. Sono daccordo con Pat: l'azione è la psicoterapia migliore che esista. Questo è Zen. Smettere di farsi le seghe mentali e farsi una corsa sui monti è sempre la cura migliore. Il problema è che bisogna continuare a farlo, altrimenti le seghe mentali ricominciano. Ma le seghe mentali sono tipiche dei bambini: Diventare adulti ha anche questo vantaggio: che si smette di farsi le seghe mentali. Per quanto riguarda il mio libro sul Buddha, è vero che è un libro rivoluzionario in quanto fa vedere quello che il Buddha ha detto davvero, ma è anche vero che, come dico chiaramente nello stesso libro, per diventare un buddha bisogna prima essere diventi adulti e poi genitori. Natura non fecit saltum. I bambini non sono soltanto infelici ma anche fortissimi. Come dimostra Mauro M. E non crescono con le parole, ma con l'esperienza. Consiglio i campi di lavoro e il volontariato. Senza sofferenza non si cresce. Anche se i bambini la rifiutano (i bambini rifiutano tutto). Il serpente per crescere deve spaccarsi la pelle.
GCG

Giulio Cesare Giacobbe ha detto...

A proposito di IL PREZIOSO DONO DI SIDDHARTHA e di LA PSICOLOGIA DELLO YOGA devo dire che il primo altro non è che uno studio preparativo al più completo COME DIVENTARE UN BUDDHA IN CINQUE SETTIMANE e che il secondo è una noiosa ma rivoluzionaria rilettura scientifica degli YOGA SUTRA di Patanjali (III sec. a.C.) dove si dimostra che lo Yoga originale era una tecnica psicofisica tesa ad ottenere uno stato di trance estatica in cui permane la sola percezione di esistenza, che poi è stata metafisicizzata dai soliti filosofi segaioli che sostituiscono le parola all'esperienza. Lo ha verificato lo stesso Buddha. Entrambi sono acquistabili su Internet: basta cliccare su di loro nel link BOOKS sul mio sito.
GCG

EleMentale ha detto...

Salve GCG, bentornato :)

Pat: Buone vacanze :)

Armando: Personalmente neanche io ho tutto questo amore verso il prossimo, ma è un problema mio, perchè verso qualcuno di loro (che sa fare delle cose che io non so fare) provo un pò di invidia.
Ma per il resto ho fatto molti passi avanti perchè credo di aver raggiunto la serenità quasi perennemente.
Ma condivido quello che altri hanno già detto: non è il fare lo "stronzo" (nel senso di cattivo e insensibile) la soluzione. Se fai così...guadagni probabilmente il rispetto, ma non vieni apprezzato (anche se non ti interessa nulla di essere apprezzato dagli altri, ma un conto è suscitare paura nel prossimo, un conto è suscitare stima). Devi essere tutto sommato un tipo a posto (secondo me almeno), però contemporaneamente deve essere chiaro che venire a rompere le palle a te non è la più geniale delle idee ;). Oltre che ovviamente considerare la possibilità che sebbene sia molto frequente, non sempre qualcuno sta lì per fotterti! :)

Anonimo ha detto...

Bravo, dimo_87!
Sottoscrivo ogni tua singola parola. Mi sembrava di avere espresso anch'io più o meno lo stesso concetto, in uno dei miei ultimi interventi.
Adulto - finalmente lo sto iniziando a capire - non vuol dire asociale, ma emotivamente autosufficiente e allora non c'è appunto più bisogno di stare in competizione, ma solo di una sana collaborazione.

dimo_87 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
dimo_87 ha detto...

per il resto Armando un po' ti ha risposto il prof. un po' non hai capito cosa ho detto nel mio ultimo post...prova a rileggerlo...
la competizione non porta a nulla di buono...a te non te ne frega nulla se Berlusconi è venuto su questo pianeta per fregarci o per essere competitivo...tu solo sai quale può essere il tuo scopo qui...e il fatto stesso di giudicare dei politici come degli infami ti porta a riconoscere il loro potere
non ricordo quale psichiatra del passato diceva che se riconosci la tua superiorità rispetto a qualcuno riconoscerai anche la tua inferiorità rispetto a qualcun altro...in altri termini se pensi di essere uno stronzo ti sentirai sempre bambino rispetto a qualcun altro
MIO CONSIGLIO: non lasciarti condizionare da ciò che fanno gli altri...che siano politici o altro...scava dentro di te e fa' ciò che ti senti di fare...non devi essere competitivo per forza solo xkè la società vuole che sia...che fai il burattino nelle loro mani?

dimo_87 ha detto...

Vuoi sapere se sei un nevrotico? se riesci a stare in una stanza da solo per un'ora senza fare assolutamente nulla e senza chiederti "ma che cavolo sto a fare qui?" allora non sei nevrotico :D

Prof. sei tornato!!! :)

avrei una piccola domanda per te:
sin da piccolo mi capitava questo...a un certo punto pensavo: ma ora sono qui! cosa ci faccio? e questa mia madre? ma chi è veramente? e per un mezzo secondo avevo come un flash dentro di me...dove io non riuscivo più ad identificarmi con nulla...era come se mia madre fosse nulla, quel momento fosse nulla e io stesso fossi nulla....è questo il vuoto mentale? :)
è vero non si può spiegarlo a parole...ma sono convinto che sia sempre stato questo... :D

Lord Vivec ha detto...

Ahh! finalmente Ha risposto!!!

§§Miei cari vedo con piacere che il mio Forum è diventato uno studio di psicoterapia autogestito§§

menomale, pensavo che s' incazzasse xD più o meno l' ho inaugurata io sta cosa.

§§on è vero che la psicoterapia la fanno gli psicoterapeuti. Come ho sempre sostenuto, sono i pazienti, quelli che fanno la psicoterapia.§§
si, è come quella massima, "un libro ha due autori, quello che lo scrive e quello che lo legge".

Se uno va da uno psicologo e si aspetta di essere miracolato, sta fresco. Bisogna muoversi! Io pure ho fatto questo tragico errore,e ho perso un sacco di tempo...
Ma d' altro canto, se non si sa in che direzione muoversi, non ci si muove affatto. E questo vale ancora più per i depressi... povere anime.

§§l'azione è la psicoterapia migliore che esista. Questo è Zen.§§
quoto assolutamente. Anche se forse proprio io non lo dovrei dire xD

§§Il problema è che bisogna continuare a farlo, altrimenti le seghe mentali ricominciano.§§
gia. Beh io veramente avevo tracciato il mio cammino... iniziai a lavorare ed ero SERIAMENTE determinato a farlo, per tutta la vita. Ma poi sono subentrate le malattie, che con gli anni sono peggiorate...e buonanotte ai suonatori :(
purtroppo, io (cioè il mio caso specifico, gli altri credo proprio di no) ho la necessità di andare a fondo della cosa (sempre nell' ottica che siano problemi psicosomatici, e non ne sono sicuro). Fa niente, posso sempre riciclare queste conoscenze e farne un mestiere. Vi immaginate che figata se si potesse far si che i professori, gli educatori, i preti ecc. facessero il training? Bisognerebbe davvero metterlo obbligatorio come i vaccini... spero che un giorno diventerò abbastanza bravo da poter lavorare in questo campo. Ora non lo voglio nemmeno chiedere perchè faccio schifo, devo prima farmi le ossa facendolo per fatti miei, sul serio...

§§Diventare adulti ha anche questo vantaggio: che si smette di farsi le seghe mentali.§§
io pensavo che funzionasse tutto il contrario... forse è una relazione a doppia via

§§è un libro rivoluzionario in quanto fa vedere quello che il Buddha ha detto davvero§§
E non è poco, considerato che le religioni (TUTTE) alterano le parole dei Profeti, ed essenzialmente gli "imboccano" cose mai dette...

§§per diventare un buddha bisogna prima essere divenuti adulti e poi genitori§§
è quello che dicevo a dimio... "buddha in 5 sett" lo leggerò quando sarò diventato uno stronzo perso, ora lasciami vivere xD l' arsenale per combattere il bambino è "coccole perdute", "seghe mentali" e "la paura è una sega mentale". Tutto il resto è optional.

Lord Vivec ha detto...

Al massimo "come smettere di fare la vittima" per chi ha la sega mentale di fare Atlante o cose del genere (io ero Atlante ad esempio, perciò ero iscritto a scienze politiche) ma a me non è servito perchè in passato lessi già "le vostre zone erronee" di Wayne Dyer. Dio, quel tizio è veramente estremo!!! Non esagero se dico che sono diventato anarchico grazie a lui... mi sono liberato di una quantità incredibile di seghe mentali (giustizia, onestà, e persino quella di essere mantenuto dai genitori...) anche se la vera botta finale è stato proprio "come smettere di farsele" perchè leggendo "zone erronee" non si apprende la Tecnica Finale di Hokuto, e quindi si trattava comunque di reprimere il pensiero... e non si può reprimere il pensiero, come ben sa chiunque ha mai avuto a che fare con un ossesso. lo si può solo bloccare sul nascere, con il wu shin (mente vuota o come accidenti si chiama, non ricordo).

Quindi, questo libro lo consiglio per chi ancora non fosse del tutto convinto che cose come "giustizia", "equità di trattamento" ecc non sono Verità Assolute, ma sono solo dei grossi segoni intellettuali - tra l'altro, fatti allo scopo di ingrassare i politici, i magistrati, i burocrati del potere, i sacerdoti e altri ipocriti incredibili... con buona pace di quei "naive" (potevo dire molto di peggio) che credono che la vita non sia competitiva! Forse perchè non avete ancora "vissuto", perciò lo dite... provate a leggervi "mindfucking - come fottere la mente" o a militare nei partiti politici, e poi ne riparliamo.

Dicevo, il difetto di quest' autore è che affronta la cosa solo dal punto di vista diciamo "teorico", razionale, quindi la vera botta definitiva al pensiero nevrotico sono le tecniche di meditazione... paradossalmente di autori del genere ne può giovare solo chi ha gia la mente vuota per i fatti suoi... ma se non altro è buono per "tracciare il percorso" da seguire.

§§non crescono con le parole, ma con l'esperienza.§§
questo è sacrosanto. Tuttavia, da studioso dell' ipnosi mi chiedo sempre se non sia possibile "indurre" esperienze... credo che si può fare, ma bisogna pur sempre confermarle con fatti reali, quindi AZIONE

Riguardo il volontariato... beh, io sto cercando di persuadere gli "utenti", come chiamano per politically correctness i pazienti psichiatrici, a smettere coi farmaci e stare bene sul serio. E non solo su internet... ma immagino che questo non conti come volontariato, eh? Se stavo bene in salute, andavo a fare le competizioni di arti marziali, gli allenamenti sono assurdi... lì si che ti fanno uscire il mazzicato per culo come si dice dalle mie parti...

infine, vedrò di procurarmi quei libri, mi fido delle Vostre considerazioni (e comunque se mi leggo i Yogasutra di Patanjali non ci capisco neanche l' introduzione)

Lord Vivec ha detto...

@ elementare: l' invidia si risolve diventando meglio di loro, o ancor più semplicemente fregandosene e pensando agli affari propri. Ma credo che in questo caso vale quello che dice Dimio sul "non misurarsi sugli altri", che dopo commenterò.

§un conto è suscitare paura nel prossimo, un conto è suscitare stima§
suscitare paura è un modo semplice e veloce per venire rispettati senza bisogno di essere chissà chi. La stima è un' altra cosa: innanzitutto tieni presente che la gente te la da arbitrariamente, sulla base dei loro valori. Quando lavoravo in pasticceria c' era un ragazzino che mi prendeva in giro perchè parlavo di cose intellettuali. Secondo il suo metro di valori io non meritavo stima per quelle cose. Secondo te che ho fatto, mi sono adattato al suo metro di valori? No, gli ho fatto una pickup slam (per finta, che se gliela facevo sul serio, ora non sarebbe più tra noi).
Inoltre ricorda che la stima si può guadagnare, non solo per merito reale, ma per falsità (ipocrisia, vedi politici). Ed ecco rientrare il discorso della manipolazione... manipolando gli altri ottieni quello che vuoi, stima rispetto, figa (si anche quella, vedi i "corsi di seduzione"...). Il ragazzino ad esempio, ho scelto di fare così perchè lui si atteggiava a camorrista. Dunque lui è uno che rispetta "i camorristi" e facendo quello che ho fatto, ho dimostrato di "esserlo". La gente, quello che vuoi quello gli devi dare. Come lo vuoi così te lo do, si dice dalle mie parti.
In parole povere, anche quella in un certo senso era una manipolazione...

§Devi essere tutto sommato un tipo a posto§ Io dico "devi SEMBRARE apposto"... e devi essere quello che ti pare. Leggi la prima pagina del "principe" di machiavelli... (ormai si trova gratis su internet) trascrivo un pò come mi viene: "se un principe ha cotali virtù, queste andranno contro di egli. Allora io dico che non deve avere virtù, ma deve mostrare tuttavia di averle"

§non sempre qualcuno sta lì per fotterti!§
beh dipende, a fare il pasticciere magari no: cè poco da fottere. Ma a livelli più alti (politica, management, spettacolo, sport agonistico) lì è proprio un marasma, vedi i calciatori quante ne combinano... ci vogliono più palle per difendersi dalla cattiveria della gente, che per sfondare nel proprio campo...!!!!

Lord Vivec ha detto...

§§l' adulto [...] emotivamente autosufficiente e allora non c'è appunto più bisogno di stare in competizione, ma solo di una sana collaborazione.§§

ma perchè sposti sempre il discorso sull' emozioni e affetto? O pensi forse che nel campo professionale ci vuole "affetto"? C' era un film su Carnera, dove il suo manager diceva al promotore che "non aveva cuore". Lui gli rispose che "il cuore cel' ho per la mia famiglia, il cervello e le palle per il lavoro". Che stronzo!!! E che "adulto"!

Ah visto che sono in argomento... GUARDATE I FILM DI BOXE, quelli si che fanno capire cosa significa essere adulti... ovviamente evitate quelli proprio gay che escono negli ultimi tempi, guardate film storici, quelli biografici delle Vere leggende. I boxer solitamente sono gente che non ha altro modo per sfondare, e possono scegliere solo tra sfondare nella boxe, e una vita di merda... e quelli che ci riescono, lo fanno con sacrifici incredibili.

@ Dimio
§se riconosci la tua superiorità rispetto a qualcuno riconoscerai anche la tua inferiorità rispetto a qualcun altro§
Si, lo so e l' ho CAPITO questo, e dico anche che è vero ed è una cosa da tenere in considerazione.

Ma questo è UN ALTRO DISCORSO io non sto parlando di superiorità e di inferiorità come percezioni SOGGETTIVE e mi pare di avertelo gia detto. IO STO PARLANDO DI ESSERE VERAMENTE MEGLIO DEGLI ALTRI cioè di essere il procuratore generale della Fiat invece che l' ultimo operaio della catena di montaggio, come te lo devo spiegare? Dimmelo tu. A questo punto comincio a pensare che è la VOSTRA realtà intersoggettiva che non è in linea con la realtà effettuale... voglio proprio vedere pat che avrà da dire in proposito

sul fatto che la competizione è una sega mentale, è vero solo a metà. L' avidità è una componente dell' uomo, così come degli animali (che hanno la fame cronica, se dai un sacchetto intero di chappi a un cane quello ne mangia fino a schiattare). Molte opere letterarie hanno speculato sul fatto che l' avidità umana è un "pozzo senza fondo". Sinceramente non ci vedo nulla di anomalo. La natura tende ad eliminare le sue anomalie. Se l' avidità umana esiste, ed è un pozzo senza fondo, allora significa che è naturale e COSì E', se no non esisterebbe.
Non spetta a noi giudicare il Creato. O mi sbaglio?

Lord Vivec ha detto...

Tutto il mondo va dietro ai soldi e al potere, DA SEMPRE altro che capitalismo e fascismo e cattocomunismo e "tempi moderni e "medioevo", ora QUESTE sono seghe mentali. Il mondo non cambia mai.

Tutte le persone, pensano solo ad arricchirsi e ad ottenere privilegi. O sono impazziti tutti quanti, o fanno solo quello che la Natura gli ha schiaffato nelle aree più arcaiche e remote del cervello (scelta consigliata). Non ti è mai venuto il dubbio che forse sono proprio i "buoni" i nevrotici? A me mi è venuto questo dubbio, quando mi sono accorto di quanto MALE HANNO FATTO OGGETTIVAMENTE le religioni di tutti i tempi.

Ma chi vuole essere "buono", nella misura in cui ciò sia reale e non "ipocrita", ovviamente è libero di esserlo, ma io ho fatto la mia scelta. E l' ipocrisia non la tollero, meglio un pezzo di merda conclamato come berlusconi che un finto buono

ah perchè poi TRA PARENTESI... adesso ho capito il fraintendimento... io parlo di cattiveria, ma il fatto è che voi pensate che ne parlo come di qualcosa di negativo. E' un errore di comunicazione. Come pure quando dico che bisogna essere "infami", in realtà io non metto un giudizio morale a queste cose. Lo dico solo per evidenziare l' ipocrisia, nonchè la realtà... ma per il resto, ritengo che la cattiveria è "normale". Questo concetto, che potrà sembrare assurdo ai "benpensanti", è bene espresso nel succitato libro di Wayne Dyer "le vostre zone erronee". Un libro che aiuta a sviluppare "elasticità mentale" come pochi altri.

Infine, per quanto riguarda la "spersonalizzazione" di cui parli... non mi sembra qualcosa di cui preoccuparsi. Sono cose che succedono. Ti è mai capitato di pensare e ripensare una parola in continuazione, finquando questa non perde significato e diventa solo un ammasso di suoni senza senso? Sono scherzi del cervello, che tra l' altro si possono sfruttare (tecnica del mantra)

dimo_87 ha detto...

>IO STO PARLANDO DI ESSERE VERAMENTE MEGLIO DEGLI ALTRI cioè di essere il procuratore generale della Fiat invece che l' ultimo operaio della catena di montaggio, come te lo devo spiegare? Dimmelo tu.

è lo stesso...è sempre una distinzione giudicante
ho capito che tu razionalmente non scindi la distinzione...ma inconsciamente lo fai
l'operaio è colui che è venuto a fare l'operaio sulla Terra
il procuratore generale della Fiat è colui che è venuto a fare il procuratore sulla Terra...

non c'è nessuna distinzione
nessuno è migliore di un altro...solo due che fanno due mestieri diversi per vivere

diciamolo una volta per tutte: il pensiero è una sega mentale...essa può essere benefica o malefica ma pur sempre di sega mentale si tratta
bisogna essere consapevoli di questo, altrimenti non si va da nessuna parte e si rimane nel giudizio...e il giudizio è frutto della nostra mente...si rimane quindi nella nostra mente e non si ha mai un approccio DIRETTO e PULITO con la realtà

il prof spiega nel libro del Buddha che i primi 4 poteri appartengono all'adulto e al genitore...poi si diventa Buddha col quinto potere...quindi con quel libro si diventa adulti prima di tutto...ma è l'adulto secondo il concetto del Buddha il che secondo me non è male...poi degustibus

e cmq mi chiamo dimo :)

Anonimo ha detto...

Caro Armando,

il libro più importante del prof (almeno a mio giudizio) s'intitola proprio "Alla ricerca delle COCCOLE perdute" quindi è LUI stesso a tirare in ballo l'affetto, al di là delle mie manie particolari.

L'adulto, infatti, sa coccolare sé stesso alla grande in mille modi e proprio in questo senso dicevo che è "emotivamente autosufficiente".

Imparare a coccolare sé stessi senza attendere continue conferme dagli altri, per me è fondamentale e, per mia fortuna, finalmente sto cominciando a riuscirci.

Anche il lavoro lo svolgo prima di tutto per mio piacere - al di là della necessità di portare a casa la pagnotta - e se riuscirò, come spero, ad andare fino in fondo, non potrà più importarmi un fico secco delle gratificazioni che l'uno o l'altro collega potrà ricevere.

Se impari SUL SERIO a gratificarti da solo, come finalmente riesco a fare io, ti rimetti al mondo.

EleMentale ha detto...

Non mi ricordo chi è che mi ha risposto, comunque si...la mia "invidia" dipende dal fatto che ci sono delle cose che non riesco a fare, imparate a fare quelle ho risolto!
M'è venuta proprio stamattina una domanda da farvi...mi sfugge il collegamento...e come sempre riguarda i rapporti interpersonali.
Mi è chiaro (e lo vivo sulla mia pelle) che occorre apprezzarsi e coccolarsi da soli, ma credo di aver capito che questa cosa occorre tenerla per sè!
Faccio un esempio! Tra i miei amici certe volte ci sono dei modi di ragionare che io non condivido affatto, visto e considerato che chi li fa, almeno secondo me, è il loro Bambino!
Però, se te dici loro che sono degli idioti degni di estinguersi (ovviamente in toni più pacati), nonostante stai cercando di dare loro un consiglio utile per la loro evoluzione, si incazzano e spesso ci esce la discussione!
Faccio un esempio. Si parla dello Tsunami in Giappone? E il contenuto emotivo suona qualcosa tipo "mamma mia che paura", "quanto è drammatica questa situazione" "che cosa occorre fare!" ecc ecc...a me l'unica cosa che viene in mente è "ma a me che caxxo me ne frega" e se provo a dire un fatto del genere ad alta voce,o qualsiasi cosa che gli si avvicini, il loro Bambino entra in paranoia! (non è per giudicare loro, il mio di Bambino entra in allarme per altre cose). Quindi la mia personale strategia è "fingere di condividere, ma non crederci".
Volevo chiedere...ma quando è che tocca a me?
Nel senso, capita che alcuni miei amici per esempio, dissentano tra loro! Però pare che comunque si cerchino e vadano sostanzialmente d'accordo! Quando invece dissento io, succede molto spesso che io venga isolato.
Più che sofferenza, provo fastidio nel non riuscire a capire la dinamica che c'è sotto (magari per correggerla) qualcuno sa illuminarmi su questo fatto?
(non so se sono stato sufficientemente chiaro, se è provo a fare qualche altro esempio)

Lord Vivec ha detto...

@ dimo (stavolta ho scritto bene xD)
per l' ultima volta ti dico che si, è come dici tu che non cè una distinzione e tutto, quindi non capisco perchè stiamo ancora discutendo

tu dici "gli conferisco potere".... ma io non gli conferisco proprio un cazzo lui il potere i soldi i privilegi celi ha gia... indipendentemente dal fatto che IO penso che celi abbia!

Inoltre, il Prof ha espresso chiaramente che bisogna prima diventare adulti e poi dopo, e solo dopo, si può iniziare a pensare di diventare genitori, e dopo essere diventati genitori, e solo dopo, si può tentare di diventare buddha.

Inoltre, nel caso non fosse del tutto chiaro (e pare che non lo è) per essere adulti bisogna avere il controllo del territorio. Che nella razza umana equivale a soldi/potere/influenza/privilegi ecc ecc. E per essere genitori ci vuole un controllo del territorio talmente esteso, che ci si può concedere anche il LUSSO di estendere agli altri i propri privilegi, di donare agli altri i propri soldi ecc.ecc. Vi ho fatto l' esempio dei boxeur come "adulti, ora se volete un esempio lampante di cosa significa essere "genitori" guardate il film "children of the light" (solo non so se esiste tradotto, io l' ho visto subbato in inglese un annetto fa). E' la storia di una signora, quagliata di denari (come diciamo noi) che vive una vita paradisiaca, poi quando scopre la condizione dei bambini che vivono nei paesi vicini (è ambientato in brasile) comincia ad organizzare, CON LE SUE RISORSE, un progetto per levarli da mezzo alla strada. Simile alla storia di Siddharta Gautama, di Francesco d' Assisi e altri, no?

Siddharta è diventato il buddha perchè prima di esserlo, era genitore (= quagliato di denari) se no non si poteva concedere il lusso di donarsi agli altri, perchè chi non ha sufficienti risorse (e intendo proprio risorse MATERIALI, nella cultura moderna occidentale sono i SOLDI le risorse) per sostenersi, non può provare nulla per gli altri perchè il suo inconscio è gia sufficientemente preoccupato per se stesso, per occuparsi degli altri. Ora tu mi dirai "si ma francesco d' assisi e il buddha hanno abbandonato tutti i loro averi", si perchè essere genitori è uno stato interiore, che però dipende da uno stato esteriore, materiale (la ricchezza materiale)

Tu stai sbagliando, perchè stai bruciando le tappe. E' gia sbagliato in partenza il fatto che parli di "essere genitori" quando ancora non possiedi (e neanche noi tutti) neanche una base economica TUA (/nostra).

Chi non controlla il territorio (= non ha i soldi/potere ecc) e ciononostante vuole "donarsi" agli altri, è essenzialmente un bambino che "gioca" a fare il genitore. (il gioco come ha detto GCG è una cosa molto seria, ma il problema è che non si può vivere "giocando" e questo i bambini non lo accettano)

Chi invece i soldi celi ha per davvero, e li dona agli altri perchè ne ha pure troppi e quindi prova compassione per gli altri, ecco QUELLO è un genitore vero e proprio.

Lord Vivec ha detto...

Ecco perchè vi sto invitando ad entrare nel mio progetto di "presa di potere". Perchè io non voglio (e in questo momento storico non posso neanche) fare un lavoretto qualsiasi, per poter guadagnare le briciole per sopravvivere. Lo farò quando le possibilità di fare altrimenti si saranno esaurite, ma ora ho ancora la possilibità di "diventare qualcuno" (in senso metaforico, ovviamente, non è che ora non sono "nessuno")e se me la brucio la rimpiangerò per tutta la vita. E ho gia rimpianto troppe cose. Peraltro questa è una società dove o "sei" (leggasi: gli altri ti considerano) un padreterno, o sei un signor nessuno. Non esiste più la classe media, è sparita insieme alle mezze stagioni.

La società moderna offre un ampio ventaglio di possibilità di realizzarsi, sebbene siano sempre operazioni ad alto rischio. Ma il rischio oggi come oggi va accettato come qualcosa di normale, chi non risica non rosica, e questo proverbio non è mai stato così attuale come in questo momento storico, in cui il posto fisso non esiste più e i lavoratori non specializzati vengono sistematicamente licenziati (anche i manager, certo, ma quelli hanno sempre molti assi nella manica per piazzarsi altrove).

Quindi bisogna avere il CORAGGIO di inserirsi nella realtà lavorativa odierna. Che è quello che è, certamente, ma queste sono le carte che ci ha dato il destino. Oggi il modello dominante è "legale ma non morale", il gia citato caso degli psichiatri è esemplare. Poi una volta che ci saremmo realizzati, E SOLO ALLORA, possiamo fare i "genitori" quanto più ci aggrada. Tornando all' esempio degli psichiatri, quasi tutti gli psichiatri olistici hanno cominciato come psichiatri classici. Poi hanno capito che le medicine non guariscono, e hanno cominciato a studiare approcci alternativi. A quel punto, se hanno guadagnato una sufficiente base di potere, si sono convertiti alla psichiatria olistica. Perchè la psichiatria olistica è UN ATTIVITà A PERDERE, è un lusso che solo i "genitori" possono concedersi.

quindi non lo so, vedete voi. Gia se ci scambiassimo solo informazioni, conoscenze, documenti utili ecc. sarebbe molto utile.

Se poi volete fare il primo lavoro che vi capita a tiro, è una scelta vostra e io non dico proprio niente.

E infine se volete "giocare" a fare gli adulti, senza farlo veramente (violando dunque il principio di azione) allora mi dispiace ma io non gioco più a quel gioco. (in questo ci starebbe bene Eric Berne con le sue dissertazioni sui giochi infantili. Capita proprio a fagiolo)

infine vorrei invocare il giudizio del Giacobbe, per chiarificare questa questione.

Lord Vivec ha detto...

@ mauro
§§Imparare a coccolare sé stessi senza attendere continue conferme dagli altri, per me è fondamentale e, per mia fortuna, finalmente sto cominciando a riuscirci.§§

Infatti, è importante riceverlo da se stessi e NON aspettarselo dagli altri. Mi fa piacere che lo stai capendo. Io invece, come ho detto nei post precedenti ho difficoltà a riuscirci, perchè mi sono proprio disconnesso dal concetto di "amore"...

@ Elementare
§§non ricordo chi l' ha detto [...] imparate a fare quelle ho risolto!§§
IO l' ho detto! Questo è un classico esempio di "psicologia positiva" concentratevi sulla soluzione, NON sul problema...

§§Però, se te dici loro che sono degli idioti degni di estinguersi, nonostante stai cercando di dare loro un consiglio utile per la loro evoluzione, si incazzano e spesso ci esce la discussione!§§
HAHAHAH!!! ODDIO QUESTA è BELLISSIMA xD
alla faccia dell' evoluzione, bel consiglio :D

§§Quindi la mia personale strategia è "fingere di condividere, ma non crederci".§§

si chiama IPOCRISIA. Benvenuto nel club! Se ti servono un paio di lezioni (a quanto pare ne hai bisogno...) posso aiutarti :)
allora senti, se vuoi che ti spiego la cosa personalmente... dovrei floodare il foro quindi QUI non posso proprio spiegartelo. Comunque, visto che ne ha gia parlato il Maestro, lo dico con parole sue. Innanzitutto dovresti fare il test "sei un bambino/a?" che si trova alla fine di "la paura è una sega mentale". Gia lì vedi che ci sono dei quesiti uguali a quelli che fai tu... con tanto di soluzioni adulte.

Poi, in sostanza... che te ne frega di quello che pensano loro?

Se vuoi andare più a fondo, dobbiamo parlarne in privato se no qui diventa veramente il mercatino rionale...

Anonimo ha detto...

Caro EleMentale,

indubbiamente, quel tuo "ma a me che caxxo me ne frega" appare un tantino cinico: coccolare sé stessi, infatti, non significa necessariamente fregarsene degli altri.

Pian piano mi sto accorgendo che, se sei DAVVERO adulto, coltivare i con gli altri rapporti ALLA PARI diviene spontaneo e così pure l'uso delle parole adatte.

Se poi, pur con tutto ciò, qualcuno prende per traverso le tue parole, allora è un problema SUO, non tuo.
E quei tuoi amici, a quanto pare, sono riusciti a trovare tra di loro un buon equilibrio che gli consente di coltivare proficuamente il loro rapporto, ma non sta scritto da nessuna parte che quanto va bene per loro, vada bene anche per te.

Al di là dell'umanissimo fastidio che provi, infine, è davvero così importante per te riuscire a capire la dinamica che c'è sotto? Non si tratta, in fondo, dell'ennesima forma di dipendenza dagli altri?

Ma senti te che discorsi mi sono messo a fare, proprio io...

Lord Vivec ha detto...

Bravo mauro! Davvero una bella risposta. Quoto in pieno.

Poi ele, ti mando un msg privato e chiarifico un paio di cose.

intanto voglio chiarire due cose: sul fatto dello tsunami, uno avrà il sacrosanto diritto di fregarsene no? Piuttosto, è opportuno non dire sempre agli altri la verità, perchè spesso (= quasi sempre) la verità non è quello che vogliono sentirsi dire! Bisogna avere l' elasticità mentale, e soprattutto MORALE, di capire che mentire non è sbagliato, anzi è normale. Avete una vaga idea di quante BALLE si dicono ogni giorno? Soprattutto giornalisti e politici, avvocati e persino medici, che lo DEVONO fare praticamente per mestiere!!! Perciò non prendiamoci troppo per i fondelli.

Un altra cosa che volevo ribattere è:
§§Al di là dell'umanissimo fastidio che provi, infine, è davvero così importante per te riuscire a capire la dinamica che c'è sotto? Non si tratta, in fondo, dell'ennesima forma di dipendenza dagli altri?§§

è GIUSTISSIMO. Tuttavia, io sono dell' idea che è sempre meglio sapere una cosa IN PIU rispetto a una in meno. E' SACROSANTO che la pulsione alla base della curiosità di ele sia la dipendenza dagli altri. Allora quello che devi fare è prendere coscienza che il giudizio degli altri non tene deve importare niente, e poi informarti sulle dinamiche, ma NON per modificarle (questa è una manipolazione, ma le manipolazioni vanno fatte per giuste cause, non per soddisfare le paure infantili!) bensi per capire meglio come agiscono gli altri. Che non può far altro che giovare, soprattutto sulla sfera interpersonale.

dimo_87 ha detto...

>Inoltre, il Prof ha espresso chiaramente che bisogna prima diventare adulti e poi dopo, e solo dopo, si può iniziare a pensare di diventare genitori, e dopo essere diventati genitori, e solo dopo, si può tentare di diventare buddha.

nessuno lo mette in dubbio

>noltre, nel caso non fosse del tutto chiaro (e pare che non lo è) per essere adulti bisogna avere il controllo del territorio

NO.per me per essere adulti bisogna avere il controllo di se stessi

>perchè chi non ha sufficienti risorse (e intendo proprio risorse MATERIALI, nella cultura moderna occidentale sono i SOLDI le risorse) per sostenersi

non siamo d'accordo...i soldi sono importanti per sopravvivere qui in occidente MA i soldi sono pur sempre una sega mentale creata da noi occidentali...non sono altro che pezzi ferro e di carta...a cui però dobbiamo sottostare almeno all'inizio se vogliamo sopravvivere MA io non li sopravvaluterei così tanto...una volta riuscito a sopravvivere con i tuoi soldi sono ben altre le cose importanti nella vita e non sono il potere o altri soldi ecc. ecc. ma il riuscire a stare bene con se stessi qualsiasi cosa ti accada intorno...questo è per me essere ADULTI

>tu dici "gli conferisco potere".... ma io non gli conferisco proprio un cazzo lui il potere i soldi i privilegi celi ha gia... indipendentemente dal fatto che IO penso che celi abbia!

per me (e qui divento bambino perché giudico) sono solo degli sfigati che per vivere devono costantamente prendere per il culo il popolo o chissà chi...sfigati che per il loro "potere" e la loro "felicità" sono disposti a tutto...anche a discapito del Paese e di tutti gli altri...perché li chiamo sfigati? perché chi ragiona per imbrogliare gli altri non si rende conto che imbroglia per primo se stesso e non farà mai uscire il suo vero IO...non si godrà mai la vita...
il potere...potere di che?si perde il contatto con se stessi e si parla di potere...
da ADULTO invece ti dico che loro hanno avuto la loro esperienza di vita che li ha portati ad essere ciò che sono...e va bene così...perché chiunque al posto loro con le loro esperienze sarebbe diventato proprio così...né più né meno

sono del parere che siamo tutti uguali...poi le esperienze a partire dal secondo successivo al concepimento (neanche alla nascita) ci cambiano fino a diventare ciò che siamo.

Lord Vivec ha detto...

>inoltre, nel caso non fosse del tutto chiaro (e pare che non lo è) per essere adulti bisogna avere il controllo del territorio

§§NO.per me per essere adulti bisogna avere il controllo di se stessi§§

beh allora che ti devo dire, dico quello che ("forse", perchè una risposta completa ancora non mel' ha data) dovrei dire anche a pat: fonda la tua setta personale. Il Prof ha detto A CHIARE LETTERE nei libri e ha persino RIBADITO NELL' ULTIMO INTERVENTO (laddove dice che è l' azione che fa la differenza, e aggiungo io l' azione crea l' esperienza, come da psicosintesi suppongo) che l' adulto è colui che esperisce il CONTROLLO DEL TERRITORIO, vuoi che vado a prendere il libro e lo trascrivo? Penso che non cene sia bisogno.

Allora se tu vuoi seguire la tua personale visione della cosa, fa pure, ma a) non dire che è la "versione ufficiale", perchè non lo è, e b) non ti stupire se le cose non andranno "esattamente" come le avevi previste, ossia se rimani bambino tutta la vita perchè non capisci che l' unica cosa che fa crescere è L' ESPERIENZA DEL CONTROLLO DEL TERRITORIO: allora te ne dovrai assumere le responsabilità (e non certo verso di me, ma verso TE STESSO). Non ti sto criticando, ti sto mettendo in guardia

>perchè chi non ha sufficienti risorse (e intendo proprio risorse MATERIALI, nella cultura moderna occidentale sono i SOLDI le risorse) per sostenersi

non siamo d'accordo...i soldi sono importanti per sopravvivere qui in occidente MA i soldi sono pur sempre una sega mentale creata da noi occidentali§§

allora di grazia vuoi dirci tu quali risorse dovrebbero permetterci di sostenerci, per esperire il CONTROLLO DEL TERRITORIO?
La verità è che l' unica sega mentale qui è quella di considerarci superiori agli animali. La parola "controllo del territorio" suona male perchè ci ricorda che siamo animali: cosa che a quanto pare fa male a troppe persone credere.
Se riuscirai ad accettare che SI, NOI SIAMO ANIMALI, e quindi è giusto che ci ammazziamo tra di noi per economia, avidità o qualunque altra cosa "cattiva" (che poi chi è che lo ha stabilito che sono cattive, lo voglio conoscere) allora, se riuscirai ad accettarlo come qualcosa di naturale, avrai preso davvero il contatto con la realtà.
ah dimenticavo, quei famosi pezzi di ferro e carta, mandano avanti famiglie, nazioni, industria, economia, guerra e molto altro. Forse non sono esattamente dei "pezzi di ferro e carta". Così come i soldi in banca (virtuali) non sono SOLO degli insiemi di 0 e di 1 che nemmeno esistono nel mondo reale. E' quello che in economia viene chiamato "valore sostitutivo" (o era nel behaviorismo? boh)

Lord Vivec ha detto...

poi sempre sui soldi tu dici
§§a cui però dobbiamo sottostare almeno all'inizio se vogliamo sopravvivere MA io non li sopravvaluterei così tanto.§§
sarà, ma a parte che sopravvalutarli è una cosa, ignorarli del tutto (come fanno i santi e santoni vari) è tutto un altro paio di maniche. Tra parentesi, non mi pare che ad esempio i Gesuiti siano proprio questa grande manifestazione della povertà evangelica. Pochi lo sanno, ma i gesuiti hanno cercato di attuare golpe, preparare il terreno per invasioni da parte dei conquistadores portoghesi e abusato in altri modi dell' ospitalità ricevuta in terre straniere,nell' ottica di espandere il potere dell' impero portoghese dal XVI sec in poi. Tentarono di farlo persino in Giappone, dove quando li scoprirono subirono un massacro di massa passato alla storia.
SVEGLIA, la vita non è solo spiritualità, nei sogni forse... e potrei dirne molte altre su francescani, certosini e quant' altro, anche di altre religioni. questo per dire che il POTERE c' entra sempre. E potrà essere astratto quanto vuoi, anche la "stima di se" è astratta, e allora? Mi pare che hai allargato un pò eccessivamente il concetto di "sega mentale"

una volta rimosse tutte le sovrastrutture nevrotiche, spogliato da tutta quell' "umanità" che la società vuole A FORZA buttarci addosso, quello che rimane è l' animale più avido, spietato e intelligente di tutti: l' uomo
con questa frase passerò alla storia come il nuovo charles manson huhauahuaauah

poi, la considerazione che fai da "bambino" non la considero proprio, perchè appunto è un giudizio personale. Da adulto invece dici
§§che loro hanno avuto la loro esperienza di vita che li ha portati ad essere ciò che sono...e va bene così...perché chiunque al posto loro con le loro esperienze sarebbe diventato proprio così§§

per caso hai visto "citizen kane", noto in italia come "quarto potere"? Dev' essere entrato nella mente di molti quel film. Io questa storia che i Potenti sono malati di mente non l' ho mai capita. Ci vorresti spiegare quali sarebbero queste "esperienze di vita" che porterebbero la gente ad "impazzire" e desiderare il potere?

No perchè anch' io voglio sapere perchè sono pazzo, e sto cercando di attirare l' attenzione dei massoni su di me per diventare uno di loro e vivere tutta la vita schiavizzando il prossimo, e acquisendo poteri e privilegi inconcepibili. Non riesco proprio a capire quale strana malattia mentale mi porta a fare questo. A parte il naturale istinto di autoconservazione e l' avidità insita in ogni essere vivente,con buona pace dei benpensanti.

EleMentale ha detto...

Armando e MauroM:Si, condivido, è una buona risposta :). E forse hai perfettamente ragione: potrebbe tranquillamente essere una forma di dipendenza camuffata. Buono, ci lavorero' su!

Armando: Sono più propenso ad accettare l'idea che l'Adulto sia uno che ha il controllo di se stesso, non del territorio. Citando "come diventare Buddha!" ""Non c'è sicurezza nel mondo reale!"" e se nn c'è sicurezza non c'è neanche possibilità di controllo secondo me!

Domanda: come fai a scrivere in corsivo e a mettere il grassetto al testo?

dimo_87 ha detto...

Armando alcune parole del prof. portano un po' di confusione...ma è normale...xkè non stiamo leggendo le parole del prof ma stiamo leggendo noi stessi...e noi stessi a volte non abbiamo le idee chiarissime essendo ancora bambini...vediamo di fare un po' chiarezza
"come smettere di farsi le seghe mentali...": in questo libro GCG spiega esattamente una cosa fondamentale a mio parere tra tutti i libri...che bisogna essere in grado di osservare la realtà (ambiente che ti circonda) e diventare "passività" cioè ricettore della realtà...la cosa che più mi colpì fu che non è il pensiero (sega mentale) a portarti a dominare il territorio (che poi non è altro che una tua percezione, ma vabbè qui dovresti guardare i video di Salvatore Brizzi per capire)...la sega mentale ti porta a concentrarti sul problema lasciando all'inconscio la soluzione (fantastica sta frase del prof)...solo una volta che sarai riuscito a diventare passivo riuscirai ad avere "intuizione" e sarai in grado di costruire imprese o avere il successo che tu desideri...
se tu stai pensando a lavorare ok...lavora pure...ma se pensi già al controllo del territorio quando non hai ancora il controllo di te stesso io credo sarà davvero difficile...perché sarai ancora in uno stato di tensione tale da non avere ancora un contatto diretto col territorio ma solo con la tua mente...

"come diventare Buddha in cinque settimane" leggi fine pagina 36 e pagina 37

cmq non ho visto il film da te citato
e i soldi sono una sega mentale creata dal sistema...sono d'accordo con David Icke

Lord Vivec ha detto...

@ elementare

non ho ancora letto le tue mail, le tengo aperte ma le leggerò dopo.

Riguardo al fatto della "sicurezza", io dico che c' entra la sicurezza con il controllo del territorio? Io penso che non dovremmo interpretare arbitrariamente quello che dice GCG, ma siccome io non mi posso certamente dichiarare come il suo portatore ufficiale... l' unica è che venisse ad illuminarci lui. Aspettiamo e vediamo.

Al limite vi posso dire di rileggervi "coccole perdute", la parte dove parla del controllo del territorio, dell' adulto e del "come diventare adulti" e tutto il resto.

Il controllo di sè è UNA CONSEGUENZA e non una causa dello sviluppo della personalità adulta. Ecco lo schema

controllo del territorio > autostima+fiducia in se stessi+indipendenza dagli altri > sviluppo della personalità adulta

SECONDO ME funziona così, ma vorrei pure io delucidazioni in merito. Chiariamoci, anche a me piacerebbe saltare l' ostacolo a piè pari, a chi non piacerebbe? Ma il Giacobbe nell' ultimo intervento ha detto che "il bambino non accetta la sofferenza, il bambino non accetta niente!" e anche che "il serpente deve rompersi la pelle per farsela nuova" E quindi è QUELLO che fa la differenza, il fatto di accettare il mondo REALE, il mondo del lavoro.

Poi vel' ho detto, ognuno può lavorare come meglio lo aggrada MA in questo preciso momento storico, io personalmente ho deciso (e non ho molta scelta anche) di sviluppare le mie capacità, raggiungere l' eccellenza in maniera tale che quando andrò a lavoro non rimarrò un operaio di basso livello tutta la vita, ma scalo rapidamente. Francamente, non è la cosa più adulta che esiste ma diciamo che è un piccolo lusso che posso ancora permettermi, e che se tutto va come dico io, darà grandi risultati. Poi quando i miei genitori schiattano, butto tutto nel cesso e passo a vivere con quello che mi capita, MA ADESSO no.

Quindi, mi pare di capire che voi non avete lo spirito degli arrampicatori sociali, come chiamano la gente come me. Forse perchè non avendo una "seria" esperienza lavorativa, non avete ben chiaro quanto è brutto essere l' ultimo anello della catena.

Ok, comunque se cambiate idea o più in generale se vogliamo aiutarci a vicenda, ci possiamo mettere d' accordo. Per qualunque cosa. Anche per il semplice fatto che devo "emigrare", è sempre utile avere qualcuno fuori che mi aiuta a trovare una casa in affitto a buon prezzo, o mi fa conoscere un pò la "geografia del luogo" qualunque cosa. Sempre meglio che partire da soli alla sventura, no? Perchè rendersi le cose difficili quando possono essere facili?

riguardo allo scrivere in corsivo... che cavolo sei ingegnere e non sai usare i tag HTML xD

guarda stanno proprio sotto la casella dove si inseriscono i tasti, li trascrivo ma levaci il cancelletto. Sono <#b> (che sta per bold, grassetto) poi cè <#i> che sta per italic, corsivo, e poi cè <#a> che... beh non me lo ricordo! Ci dovrebbero essere anche <#u> (underline, sottolineato) e un altro paio che non mi ricordo. Cerca su internet.

Ricorda, si fanno così: prima apri come ti ho fatto vedere sopra, levando il cancelletto (che ho messo per non far triggerare l' uso del codice) poi dopo per chiudere si fa così sempre senza cancelletto. Quello che cè tra e viene reso grassetto



e ora vediamo questa 'a' a che serve xD

Infine, ho trovato un articolo interessante, la storia di una vera stronza.

http://it.omg.yahoo.com/blog/vanity-people/francesca-andr%C3%A9-dovevo-fare-l-estetista-131809448.html

questa è la nipote di De Andrè, leggete la sua storia, è molto illuminante

Lord Vivec ha detto...

@ dimo
no! dai david icke non lo devi stare a sentire!!! è un debunker esagerato! ma ti rendi conto di quante palle dice! Tutte quelle cazzate sui rettiliani...!!!

Sai come fanno questa gente, mettono delle cose vere e le mescolano con assurdità incredibili, in modo tale che se vai dicendo che "il mondo è governato dai massoni" automaticamente la gente ti inquadra come un seguace di Icke, e ti dice "ah allora tu pensi che bush è un rettiliano!!!" LASCIALA PERDERE STA GENTE!!! una cosa simile succede con l' antipsichiatria, che attualmente è dominio di scientology (una vile setta da due soldi, e chi dice il contrario è uno scientologista lui stesso.) Ebbene quando dico in giro che sono antipsichiatra mi sento rispondere "ah allora tu appartieni al CCDU", "sei scientologista" MA COL CAZZO che lo sono!!! (il ccdu è un associazione antipsichiatrica creata da scientology, ma il suo vero scopo non è liberare i pazienti psichiatrici (per i quali non fanno praticamente niente per aiutarli) ma è di fare propaganda a scientology...)

insomma sono tutte MENATE POLITICHE uscite da queste cose! La politica è una cosa sporca, come la guerra. A questo proposito cè una bella frase di Ermocrate di Siracusa

Nessuno entra in guerra per ignoranza e nessuno che intenda trarne vantaggio è scoraggiato dalla paura

questo significa che nessuno combatte una battaglia (in questo caso, la battaglia di Icke contro il sistema) per ignoranza, ossia battaglie del genere sono programmate a tavolino per trarne un utile. Icke è uno scrittore di fantascienza, come pure Hubbard (creatore di scientology) TI DICE NIENTE QUESTO? Inoltre la seconda parte dice la ragione per cui questi "grandi eroi" sono così stoici nella loro lotta contro il sistema: perchè intendono trarne vantaggio. E' tutta una questione di soldi!!!! SVEGLIAAA!!!

Riguardo Brizzi, ha capito un sacco di cose, si, ma quasi niente che io gia non sappia. Alla fine tutti i "saggi" dicono bene o male le stesse cose, se leggi un libro di Morelli ad esempio, vedi che alla fine sempre là si va a parare. Ed è ovvio: lo Zen quello è, non si scampa. Puoi usare parole diverse per descriverlo, ma l' essenza è sempre la stessa. Quindi non è una questione di aver o non aver compreso, è una questione di interpretazioni diverse. Per me la realtà è la realtà, è "sacra", cioè io vado solo dietro alla realtà effettuale,come diceva machiavelli.

Lord Vivec ha detto...

per me uno che non ha soldi, uno sfasulato dicono dalle mie parti, OGGETTIVAMENTE non può fare neanche un quarto delle cose che può fare un magnate della finanza. Certo, può vivere per i fatti suoi e può vivere anche bene (relativamente) ma il ventaglio di possibilità offerto dalla realizzazione economica è troppo ampio, e visto che noi non siamo nel medioevo dove se nascevi contadino rimanevi contadino fino alla morte, e così i tuoi figli per sempre... ebbene questa è un' opportunità che non voglio perdere.

Comunque a finale, tel' ho detto, io in questo momento sono nell' impossibilità pratica di arrangiarmi "alla meno peggio" perchè queste malattie sono insopportabili, ieri mattina senza ragione alcuna avevo la parte sinistra del collo che faceva male, e fa male ancora a livello che non posso neanche girare la testa a sinistra! E CHE CAZZO, ho 24 anni porco dio!

Allora io devo trovare il modo di risolvere questi problemi, se no non posso combinare proprio un cazzo di niente nella vita. Hai voglia di finire sotto i ponti (dove probabilmente morirei entro una settimana, vista la mia curiosa tendenza a beccarmi malattie virali sempre peggiori)

NEL FRATTEMPO invece di starmene a farmelo in mano, in attesa del "miracolo", mi studio le "chiavi del successo" che la psicologia positiva ci offre. Forse non la sapete sta cosa, non tutti lo sanno. Avere successo non è una cosa che dipende dal culo (o quantomeno, non SOLO da quello) il successo uno se lo crea pure. Infatti gia machiavelli diceva che bisogna sottrarre quanta più importanza possibile alla fortuna. Ciò significa che bisogna cercare i fattori del successo, e si devono manovrare a dovere e con maestria, per far girare il vento dalla propria parte.

Gli psicologi "positivi" hanno scoperto che tutti quelli che hanno successo, in ambito lavorativo o altro, è perchè adottano determinati schemi mentali. Ora, "installando" questi schemi mentali si può ottenere un altissima efficienza lavorativa. Poi vabbè funziona anche per altri campi, ma questo è il mio campo preferito. Io vedo il lavoro come una sorta di gioco, ed è un gioco nel quale voglio vincere. Il gioco del potere.

anche perchè, diciamocelo chiaramente, che altro motivo cè per vivere, se non quello di esercitare il potere? Io non lo so. Per me tutto quello che non è "pulsione naturale istintiva" viene dall' esterno, dalla società, e quindi è una sovrastruttura (Marx lo dovrebbero fare santo per questa cosa delle sovrastrutture!!!)

dimo_87 ha detto...

>anche perchè, diciamocelo chiaramente, che altro motivo cè per vivere, se non quello di esercitare il potere? Io non lo so. Per me tutto quello che non è "pulsione naturale istintiva" viene dall' esterno, dalla società, e quindi è una sovrastruttura (Marx lo dovrebbero fare santo per questa cosa delle sovrastrutture!!!)

ma sei sicuro di aver visto Brizzi?
tu pensi di dominare l'esterno o di ricevere stimoli di felicità da esso senza renderti conto che esso (tieniti forte) non esiste...non è altro che un prolungamento della tua coscienza...solo che tu ne sei inconsapevole e quindi ricade tutto nel tuo inconscio...questo è dovuto al fatto che non ci si sveglia (attualmente ti sto dicendo queste cose ma sto dormendo anch'io) cioè non ci si illumina...

non so se hai letto quelle pagine del Buddha...ma lì dice chiaramente queste parole: "ciò che ci rende nevrotici non è tanto la vita concitata che facciamo quanto l'atteggiamento mentale che assumiamo nei suoi confronti: come se dal successo dipendesse davvero la nostra felicità. questo produce in noi stress che è l'esatto opposto della serenità. La felicità è essenzialmente serenità e quindi è la serenità il termometro della nostra felicità, non il successo. Lo stato di buddhità ci permette di realizzare proprio la serenità, senza rinunciare al successo"

dimo_87 ha detto...

per quel che riguarda Icke sì hai ragione egli vende le sue idee e la cosa diventa un po' paradossale
ciò non toglie che io non possa essere d'accordo con tali idee...non ti nascondo che ne sono d'accordo in parte non totalmente...ma questo meriterebbe un discorso a parte che ci distoglierebbe dall'argomento

Lord Vivec ha detto...

@ dimo: vabbè senti ho scritto un post lunghissimo ma ci sono troppe cose personali. Perciò dirò solo che è un discorso mio personale, poi ognuno la pensa come vuole.

Presumo che si può diventare adulti anche senza diventare Briatore. Comunque SECONDO ME è auspicabile diventare briatore, ma è una cosa mia personale.
Ma nulla toglie valore al fatto che bisogna LAVORARE e guadagnarsi i soldi col proprio sudore per diventare adulto, LADDOVE INVECE QUANDO SEI UN MANAGER ti guadagni i soldi senza fare praticamente un cazzo, comandando gli altri e facendo cosette da due soldi tipo scrivere mail contattare fornitori licenziare gente ecc. ecc. E, sempre secondo me, è meglio. Ma la verità io l' ho capita troppo bene qual è: i paesi industrializzati hanno perso lo spirito imprenditoriale, perchè non sanno nemmeno cosa significa "patire le ristrettezze economiche" quindi nessuno vuole veramente diventare questo o quell' altro. E VA BENE COSI tranne per il fatto che i cinesi giustamente ci invaderanno, perchè loro soffrono la fame e quindi lo spirito imprenditoriale cel' hanno eccome, a differenza nostra (VOSTRA) che ci siamo adagiati sugli allori.

Vabbè, COME AL SOLITO bisogna fare tutto da soli nella vita: è incredibile la resistenza che sto opponendo a questo concetto così semplice, non mi vuole proprio entrare in testa, nonostante le incredibili delusioni che ricevo a ciclo continuo)

dimo_87 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
dimo_87 ha detto...

>Vabbè, COME AL SOLITO bisogna fare tutto da soli nella vita: è incredibile la resistenza che sto opponendo a questo concetto così semplice, non mi vuole proprio entrare in testa, nonostante le incredibili delusioni che ricevo a ciclo continuo)

se sei nello stato di tensione difficilmente ti entreranno cose in testa...(che poi in realtà non c'è niente che entra in testa...è tutto lì solo che non lo vedi)
d'altronde sappiamo benissimo che la TUA felicità dipende da te e da nessun altro...così come la MIA dipende da me...ecc. ecc.
ecco perché credere che (ad esempio) se i cinesi arrivano e ci invadono il territorio allora possono renderci tristi, significa che c'è qualcosa che ancora non va in noi

Lord Vivec ha detto...

vado un attimino off topic, e dico che sta cosa dei cinesi ancora non l' ho inquadrata bene. Da un lato è positivo che ci invadono, dall' altro non ne sarei così sicuro, ricordiamoci che stiamo parlando di un paese praticamente comunista/dittatoriale, uno dei paesi più censurati sulla faccia della terra, dove schiavizzano la manodopera, ecc ecc... Insomma io non direi che è proprio "positiva" come cosa...

dimo_87 ha detto...

non c'è un positivo e un negativo...non dipende da queste cose la TUA felicità
pensi che sarai felice se i cinesi smammassero o se tu ottenessi il successo desiderato?...sarai felice quando ti troverai una ragazza che ti ami come tu vorrai?sarai felice quando il denaro pioverà sopra di te a valanga che non saprai neanche che fartene di tutto quel denaro?
sono tutti obiettivi da raggiungere e una volta raggiunti la felicità si sposta su un altro obiettivo...

io sto parlando di felicità...l'economia, i soldi, le donne e il successo non c'entrano niente col mio discorso...ma per niente io intendo proprio NIENTE

Asana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lord Vivec ha detto...

Bentornato pat :)

adesso mi dovrai spiegare quella faccenda del "competitivo= infame" perchè sarebbe una cacchiata xD

hai lanciato il sasso, ora devi rispondere! (skerzo eh, niente di personale, solo curiosità)

ele, scusa se nn ti ho risp ancora, sto un pò incasinato... :P

Sono "quasi" riuscito a convincere un mio amico a smettere con i farmaci, Se lo convinco sarebbe veramente una grande vittoria! Yayyy, la prima di una lunga serie!

Questo tipo è DOC ma proprio forte (doc significa disturbo ossessivo compulsivo, categoria psichiatrica per la quale il giacobbe ha mostrato tanto apprezzamento, forse perchè gli piacciono le sfide xD). Dopo un accurata opera di propaganda, in cui gli ho fatto capire che i farmaci tamponano solo il problema, che così non guarirà mai (li prende da 1 anno e mezzo) ora l' ho (quasi) convinto

"e comprati sto benedetto libro che ti dice proprio come risolvere il TUO problema!"

infatti sembra proprio fatto apposta, su "seghe mentali" ci sono un casino di tecniche proprio per i nevrotici ossessivi. Anche estreme, come la tecnica mantrica che quando tutto manca che non si riesce a smettere di far viaggiare il pensiero a ruota libera, questa tecnica lo blocca proprio sul nascere.

Questo legge pure un sacco di filosofia (e si, gli ho detto che non dovrebbe, ma PURTROPPO sta iscritto a filosofia...) e ha letto qualcosa di psicoanalisi... pessimo errore! La colpa però è mia che gli regalai un libro di Balin, "l'amore primario", un libro assurdo di psicanalisi del quale non ci ho mai capito assolutamente niente, che contiene delle teorie biopsicoanalitiche a dir poco astratte e speculative... E insomma non sapevo a chi darlo e l' ho regalato a lui. Che tragedia! Ha cominciato a pensare che la mente è troppo complicata da analizzare, e ha cominciato a farsi delle seghe mentali psicoanalitiche su se stesso... ho fatto veramente un errore, l' avrei dovuto calcolare.

Ma per fortuna, ora l' ho riportato sulla retta via, l' ho persuaso che guarire non è qualcosa che richiede "chissà che", che ci possono volere anche minuti (vedi PNListi di altissimo livello...) e che quindi non deve spaventarsi, è possibilissimo. A me non mi piace dire che guarire è difficile e richiede un sacco di sacrificio, perchè uno se sente questo gli passa la voglia. Meglio farglielo credere fino all' ultimo, manterranno alto l' entusiasmo.

Ora però il rischio che corro è che forse questo tipo prende la psicologia troppo seriamente, e forse non prenderebbe sul serio un libro del tipo "come smetterla di farsi le seghe mentali"... ma io sto usando la mia tecnica di tayloring (sulla quale mi devo ancora allenare: si tratta di "ritagliare su misura" l' approccio terapeutico) e così gli sto spiegando solo il funzionamento delle tecniche, la teoria che ci sta dietro ecc, prima ancora che legge "seghe mentali", così saprà gia cosa andare a leggere, e non si farà troppe seghe mentali sullo stile di scrittura (conoscendolo, è probabile). Magari gli faccio saltare l' introduzione, che dite? xD
Spero che si sbrighi a leggerlo perche è un pezzo che glielo sto dicendo. Oggi l' ho sentito e ha detto "si me lo devo comprare, devo proprio smettere co sti farmaci". Purtroppo, IO SO quant è difficile assumersi la responsabilità della guarigione.

si vabbè buonanotte. Avevo scritto una bella cosetta, ma non me la fa postare. madonna questo limite dei caratteri è veramente una stronzata!

Comunque meglio così, quella che ho scritto è un idea per la distribuzione delle opere di Giacobbe che potrebbe pure valere miliardi. Probabilmente non è attuabile, ma se lo fosse, sarebbe veramente rivoluzionaria... allora me la tengo per me, e vedrò se è fattibile. Male che vada ci mando direttamente una lettera di persona.

Asana ha detto...
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EleMentale ha detto...

Armando: Non ti preoccupa'.

Pat: A me sinceramente non interessa molto comandare. Anzi, per dire la verita', non mi va di "faticare" per diventare uno che comanda! Certo, se viene spontaneamente...io non mi oppongo ;). Anche se senza fatica, passare da un semplice operaio ad uno che fa un lavoro "di concetto" mi sa che attualmente è un pò difficilotto (o almeno, questa è la mia percezione).

Asana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lord Vivec ha detto...

@ elementare: se pensi che il successo viene da solo stai fresco. Se non lo cerchi, DI CERTO non arriva da solo, e se lo cerchi o ti fai un mazzo così o non arriva comunque. E’ cosi per tutte le cose.

@ pat: hai portato degli ottimi spunti di riflessione. Ora faccio un' analisi - e speriamo che questo stramaledetto limite dei carattermi me lo farà scrivere, è peggio della censura fascista.

§§l'operaio dentro di sé si sente operaio, il manager si sente manager, ossia ognuno in questa vita (chi più chi meno) guadagna quello che pensa di valere§§
§§L'operaio fa l'operaio perché pensa di sapere fare solo quello, vuole fare solo quello oppure non fa niente per evitare di farlo§§
§§Poi si sa, il tuo fratello interno ti farà sempre diventare quello che pensi di essere§§

queste tre osservazioni fanno tutte capo al contetto di AUTOIMMAGINE, di cui ho gia parlato in passato (psicocibernetica, yoga, NLP e quella roba là). Ma tu come l' hai capita questa cosa, ci sei arrivato anche attraverso i libri di Giacobbe?

Io sto cercando di capire in profondità come funziona, perchè pare che TUTTO nella nostra vita è dettato dall' autoimmagine. Se pensi di non essere capace di fare altro che l' operaio, farai l' operaio per tutta la vita, MA NON perchè non puoi veramente fare altro... ma perchè la tua autoimmagine non te lo consente. Succede anche a me, da piccolo sono stato ipnotizzato a credere che sono un incapace in matematica. Attualmente sono davvero incapace in matematica, ciononostante sono bravo nel risolvere i problemi logici - e questo non ha molto senso, perchè o sei stupido, o non lo sei. Allora questo significa che non sono ritardato, ma è semplicemente una suggestione che ho ricevuto, che ho interiorizzato e di cui ora mi devo sbarazzare - e per inciso, è così per tutti quelli che credono di essere incapaci in matematica. Infatti voglio dire a chi fa miglioramento personale, che è veramente un buon investimento (molto meglio dei bicchierini al bar xD) vogli avvisarvi: prima di migliorare, eliminate le remore inconscie che vi impediscono di migliorare. Spesso è sufficiente gia solo fare quello... ad es. alcuni risolvono tutti i problemi che hanno, gia solo migliorando l' autostima (la quale è strettamente legata all' autoimmagine, anche se non ho ancora capito la relazione che le collega: devo studiare ancora)

Lord Vivec ha detto...

Faccio qualche esempio:
Se prendi un operaio "convinto" (di non poter fare altro nella vita) e lo metti a dirigere, la sua mente inconscia si sente dissonante dalla sua immagine, e quindi sarà portato SENZA ACCORGERSENE ad autosabotare se stesso. Ho letto dei libri sugli autosabotaggi, con tanto di descrizione di "casi clinici": ebbene, sembra assurdo ma la mente inconscia ha una fantasia incredibile quando si tratta di impedirci di uscire dalla nostra autoimmagine, con la quale si identifica e dalla quale dunque prova sofferenza ad allontanarsi: per la mente inconscia, allontanarsi dall' autoimmagine è come perdere se stessi, abbandonarsi all' ignoto. E dunque reagisce per impedircelo

Ci sono casi di gente che ha assunto ruoli di responsabilità, ma li hanno persi quasi subito a causa di "errori" pazzeschi che hanno fatto. Ma non erano errori dovuti all' incapacità... in terapia è uscito fuori che dentro di loro sentivano di "non meritarlo", di "non essere in grado" ecc. Le tipiche seghe mentali da bambini non amati/stimati. Nei casi in cui opponevano una (razionale) resistenza a questi autosabotaggi... cadevano malati! Sia malattie fisiche che psichiche; le più comuni erano ansia depressione ecc ma non solo, anche vertigini, insonnia, impotenza, e tra parentesi alcune discipline mediche olistiche (come la nuova medicina germanica del dott. Hamer) sostengono che questo è il modo in cui vengono le malattie. Tutte le malattie, persino il cancro. E le prove scientifiche in effetti vanno in quella direzione...
In parole povere era come se la mente inconscia stesse dicendo “non mi piace quello che stai facendo” e lo comunicasse tramite le malattie. Sembra incredibile ma è così, in psicosomatica è noto. Il Morelli lo dice sempre.
Ma la cosa più incredibile, e che rende chiara la situazione al di là di ogni dubbio, è il fatto che quando perdevano il posto di responsabilità e venivano declassati, o perfino quando venivano proprio licenziati, I SINTOMI SPARIVANO!! Questo è spaventoso, significa che noi siamo dominati da noi stessi, dalla nostra mente profonda . Ed è per questo che ho sviluppato questo interesse per la psicologia dell' autoimmagine: perchè come ha intuito il Giacobbe, è da lì che vengono molte, se non proprio tutte le malattie, perfino quelle fisiche...

Gormita della foresta ha detto...

Salve a tutti e al prof. Giacobbe in particolare, sono nuovo del forum!
Sembra quello che qui da me si chiamerebbe un curtigghiu, un cortile, bello, me lo spulcio un pò giusto per non postare qualcosa di ripetitivo.
Anche se triti i ringraziamenti al Giacobbe li faccio comunque, sono sentiti (ringrazia anche il mio DOC).
La pace sia con voi.
Salutamu

Lord Vivec ha detto...

In questi giorni, mi sto tenendo impegnato aiutando gli altri a smettere coi farmaci e impegnarsi a stare bene davvero. Che poi a me sa tanto di “volontariato” sta cosa, infatti sto facendo anche di più di quello che fanno gli psicologi normalmente…

Ho trovato un documento su internet di un tipo che dapprima sembrava una persona seria, che cerca di aiutare le persone con disturbi mentali come faccio io. Ma tanto per cominciare, questo documento butta merda addosso a tutti gli approcci alla malattia mentale, TRANNE la psicanalisi… e guarda caso, ma che coincidenza! lui dice di essere stato miracolato dalla psicanalisi, e se lo chiami ti fa conoscere un paio di specialisti bravi di milano. Si vabbè abbiamo capito tutto. Ora, questo mi ha portato ad interrogarmi sul fatto che magari sto sbagliando a fare tutto ciò “a gratisse”. Voglio dire, sto procurando clienti a vari scrittori, non solo Giacobbe, consigliando alla gente di studiarsi la psicologia da sé e curarsi con le proprie forze, e togliendo pure clienti a psico-bastardi vari. Ma al di là dell’ ovvia questione “che ci guadagno?”, il problema è un’ altro. Cè bisogno di prendersi un master in counseling per guadagnare lavorando in questo settore (premesso che io la laurea non la voglio prendere, per questioni ideologiche, ma se cè da studiare non mi tiro indietro, al limite anche in università private) oppure si può anche avere un po’ di fantasia e ingegnarsi? Il tizio di cui parlavo prima, un certo Gabri, che però adesso sembra inattivo, ho provato a contattarlo anche sul telefonino ma non risponde. Vabbè, dicevo questo Gabriele, a quanto pare s’ è ingegnato a guadagnare facendo pubblicità “impropria” agli psicoanalisti, e contemporaneamente gettando merda su tutti gli altri approcci dall’ omeopatia alla nlp passando per tutte le scuole di psicologia messe insieme alla rinfusa. Dice di aver risposto a più di 4000 mail, che cavolo. (vai a capire se è vero). Ora, mi pare ovvio supporre che questo riceve la percentuale. Insomma, si può campare facendo ste cosette così, oppure vanno considerate alla stregua di passatempi? A me non mi pare una grande prospettiva, tuttavia io sono un amante del libero professionismo, che è sempre e comunque incalcolabilmente meglio del lavorare per qualche cretino di “boss”. Però, io non mene intendo di libero professionismo e sebbene mi piace l’ idea di “inventare il proprio lavoro”, non saprei come cominciare… non è che per caso ci sono siti internet, forum o altro, in cui si può discutere di queste cose? (così magari evito pure di venirle a scrivere qui, che è meglio per tutti…)

Lord Vivec ha detto...

Poi ho capito un’ altra cosa . Ho scoperto perché, nonostante il mio atteggiamento egoista, ci provo gusto ad aiutare gli altri. (a parte ovviamente la sublime soddisfazione di sottrarre clienti agli psichiatri). Leggevo un libro che parla dell’ entusiasmo, e di quanto sia importante per raggiungere gli obiettivi. Ebbene, tra gli altri consigli c’ era questo: “smettete di preoccuparvi di voi stessi, e preoccupatevi degli altri. Siccome è impossibile pensare a due cose nello stesso momento, smetterete di tormentarvi dei vostri problemi.”
Ma certo! È questo il motivo, solo che non men’ ero accorto. Poi vabbè ci sono pure le motivazioni di ordine pratico e la solidarietà, ma di base la soddisfazione che si prova nell’ aiutare gli altri è questa.

Qualche deficiente invece dice che aiutando gli altri “ti rendi conto che cè chi sta peggio di te”, e questo vale soprattutto per il volontariato. Beh io penso che le persone che fanno volontariato per sentirsi meglio degli altri sono veramente dei poveracci sfigati, che hanno bisogno di avere a che fare con gente veramente disastrata per sentirsi meglio di loro. E’ persino peggio dell’ invidia, questo a mio avviso è sadismo.

A me non è così, assolutamente. Il vero motivo per cui mi fa stare bene aiutare gli altri (nonostante che sono “psicopatico” e quindi teoricamente non dovrebbe fregarmene nulla) è che, senza accorgermene, smetto di pensare ai miei problemi e penso “ad altro”, il che mi solleva dai MIEI problemi. Uno potrebbe pensare “vabbè, ma sempre problemi sono!” si ma a meno che uno non ha un empatia patologica (come l’ avevo io in passato) non ci si immedesima coi problemi altrui, e quindi alla fine vale lo stesso discorso del lavoro: si tiene impegnata la mente per non cadere nevrotici.

Asana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
dimo_87 ha detto...

farsi carico dei problemi degli altri è nevrotico...pensa a eliminare prima la tua di sofferenza
"come diventare un Buddha in cinque settimane" alla fine lo cita :)

Lord Vivec ha detto...

bah, non ho capito, secondo voi è meglio che uno impazzisce dietro ai suoi problemi, reali o immaginari che siano? Non sono assolutamente d' accordo.

inoltre dimo, non ho detto 'farsi carico'. Forse non hai letto bene, ho detto che i problemi altrui hanno il vantaggio di essere appunto "altrui" e quindi uno non ci si immedesima, non li sente propri. E quindi non soffre mentre risolve i problemi degli altri, anzi viene sollevato dai SUOI problemi e quindi smettono di assillarlo.... proprio come succede con un qualsiasi lavoro.

mi dai l' impressione di voler rispondere prima ancora di aver capito cosa voglio dire... e non solo ora, ma pure altre volte. Specie quando ho cercato disperatamente di affermare il mio modello di adulthood... come diceva un maestro zen, "prima di parlare impara ad ascoltare"

pat, io non la considererei una fuga. Come ho detto, è lo stesso effetto del lavoro (che poi in effetti E' un lavoro, solo che è volontariato e non mi pagano xD). Inoltre, visto che si tratta di problemi che ora come ora non posso fare assolutamente nulla per risolvere (i medici sono ancora in vacanza...) non riesco a immaginare che vantaggio possa trarne nel "navigare nel mare in tempesta"... ti trovi col mio discorso?

dimo_87 ha detto...

>A me non è così, assolutamente. Il vero motivo per cui mi fa stare bene aiutare gli altri (nonostante che sono “psicopatico” e quindi teoricamente non dovrebbe fregarmene nulla) è che, senza accorgermene, smetto di pensare ai miei problemi e penso “ad altro”, il che mi solleva dai MIEI problemi.

il fatto è che i tuoi problemi rimangono cmq nel tuo inconscio. anche se li eviti e non ci pensi (smettere di pensare non significa risolverli) non ne ricavi molto...il tuo inconscio prima o poi te li riporta in superficie...tu dirai ma sono problemi immaginari...d'accordissimo: ma qualsiasi problema è immaginario...se ti guardi intorno non esistono problemi...ma solo nella tua testa
il dedicarsi ad altri per smettere di pensare ai proprio problemi è anch'esso un atteggiamento nevrotico...
e allora tu dirai: ma come?cosa devo fare allora smettere di pensarci o pensarci ancora?
nulla di tutto ciò...i tuoi problemi rimangono tuoi e tu diventi capace di cavalcarli...non li racconti a nessuno perché essi sono una risorsa preziosa da sfruttare per poter raggiungere la serenità...raccontandoli agli altri disperdi la tua energia necessaria a trasformarti in adulto

solo che non so se riesci a seguirmi nel discorso

purtroppo non ci capiamo perché parliamo due lingue diverse...
la stessa tua concezione da adulto è differente dalla mia e ci si perde nel ragionamento...ecco xkè a te sembra che io non ti capisca o che non ti ascolti...

Lord Vivec ha detto...

stamattina mi sento veramente una schifezza, stanotte non ho dormito e ora sto al limite della pazzia. Perciò prendete quanto sto per scrivere con le molle, perchè un domani potrei pentirmene. Male che vada cancellerò il post

dimo: no cioè scusa ma fammi capire bene questa cosa. Tu dici "i tuoi prob rimangono nell' inconscio e non li risolvi." che poi per risolverli non è che abbia capito come dovrei fare.

Allora: la mia versione è questa. GCG su "come smettere di farsi le seghe mentali" spiega che le nevrosi, purtroppo, sono generate automaticamente del cervello e che anche se risolvi il problema fasullo che il cervello ti mette davanti, esso ne genera un altro a ciclo continuo, quindi è pure inutile alla fine. E dice che l' unico modo per risolvere il problema una volta per tutte NON è (secondo lui) il rintracciare ed estirpare il problema a botta di psicanalisi. Cioè, si tratta di problemi sedimentati nell' inconscio che diventano troppo difficili da scovare usando la psicanalisi, e quindi la cosa migliore da fare è usare il wu shin (spero di scriverlo correttamente, comunque sarebbe la "mente vuota" zen) in modo tale che il cervello perde la sua abitudine a pensare e pensare e pensare ancora, e alla lunga gli engram negativi si disattivano (che per la cronaca non è una cosa di scientology, gli engram sono riconosciuti, o meglio sono stati scoperti originariamente, dalla neuropsicologia e poi scientology ne sen è approfittato arbitrariamente. Del resto scientology è un accozzaglia di scienza, psicanalisi, religione e teorie olistiche molto male assortite. Ne approfitto per farvi sapere che scientology è una banda di cultisti invasati, informatevi in scientology avvengono un sacco di abusi, omicidi, suicidi....).

Quindi dicevo, l' idea proposta dal giacobbe è che la nevrosi è provocata da una tensione sedimentata nell' inconscio, che si esprime attraverso (apparentemente) razionali preoccupazioni, e l' unico modo per farla passare è di inibire il meccanismo tramite la meditazione, la mente vuota, O il tenersi impegnati (che sarebbe poi la mia idea di "aiutare gli altri" o il lavoro manuale o quello che cavolo è).

E qui ora inizia la parte di cui forse mi pentirò

Allora: intanto trovo veramente sorprendente questo "buttare nel cesso" la psicanalisi, e inviterei il giacobbe a spiegare (meglio) le sue ragioni di ciò. E' veramente così difficile intercettare e distruggere la "causa prima" delle malattie mentali? E' inopportuno cercare di farlo, ossia è una perdita di tempo inutile? E poi oggettivamente quando ci si riesce si sta bene una volta per tutte, si guarisce oppure no? A me sinceramente mi sa strano escludere che possa funzionare, io penso che sui casi più resistenti sia pressochè una necessità. (e forse qui da un punto di vista AT sto sottintendendo che IL MIO è un caso resistente. Che non è quello che penso razionalmente, ma evidentemente è quello che mi manda l' inconscio)

Lord Vivec ha detto...

Personalmente ne ho tratto un notevole beneficio. Non sono andato da psicanalisti, ma mi sono andato ad incasinare studiandomi le varie teorie psicanalitiche, sul "come funziona la mente" e cose del genere. Questo mi ha semplicemente dato degli strumenti per gestire meglio la mia mente pazza, strumenti che se non avevo, francamente dubito che arrivavo a questo livello di (relativa) salute mentale. Considerato che prima ero isterico e davo i numeri, ho fatto dei grandi passi avanti e penso seriamente che sia dovuto ANCHE (non solo) allo studio della psicanalisi come metodologia di "ammaestramento" della mente. A proposito, adesso che ci penso io forse non ero psicotico in passato, ero semplicemente isterico. Poi non lo so, dovrei capire bene cos è l' isteria ma sebbene avevo una tendenza a non ragionare in modo realistico, tuttavia penso che la psicosi sia qualcosa di MOLTO più grave di quello che avevo io... perciò penso che a me era una "semplice" tendenza isterica.

Tornando alla psicanalisi: proprio adesso ho trovato un libro della Valcarenghi, nota psicanalista italiana che si è guadagnata una certa fama come "psicoanalista che guarisce i pedofili"...
il libro è sulle dinamiche della dipendenza affettiva. E' veramente così assurdo che sia inutile leggere questo libro, per capire meglio come il bambino interno si attacca emotivamente come una cozza? Dal mio punto di vista (che certo non sono uno psicologo ma penso di saperne un pò) io credo che la pedofilia sia una gravissima forma di nevrosi infantile, e quindi andando a intuito suppongo che la valcarenghi abbia trovato un metodo psicanalitico di demolire la nevrosi infantile. Cioè in parole povere se funziona per i pedofili, funzionerà benissimo anche per noi, è questa la mia teoria.

In futuro potrei pentirmi di aver asserito questa cosa, ma il problema è che io SENTO i problemi radicati dentro di me, e oggettivamente non ho prove scientifiche che le mie malattie siano veramente effetti collaterali degli psicofarmaci (sebbene mi hanno bombardato a dovere, quindi non è proprio assurda come ipotesi) tuttavia anche così, non si giustifica una situazione pietosa come la mia, quindi a sto punto sospetto davvero che le mie malattie fisiche (che ribadisco, oggettivamente e materialmente ci stanno non è che stanno solo nella mia mente) siano la variante somatica della mia precedente isteria (che prima pensavo che fosse psicosi, ma qualche giorno fa uno di quelli che ho "in cura" mi ha parlato dell' isteria... e da quel poco che mi ha detto, mi calza meglio della "psicosi" come definizione del mio disturbo. Difatti se ero davvero psicotico stavo fresco. Sono gli psichiatri che si erano fissati e hanno convinto pure me)

Lord Vivec ha detto...

dimo,e quale sarebbe la tua idea in proposito? Non penso ai miei problemi, non penso a risolvere quelli degli altri... e poi?
E inoltre che diavolo significa "cavalcare i problemi", questi non sono problemi che si possono sfruttare o con i quali si possa convivere. Io sto indulgendo nella mia nevrosi per sfruttare il potenziale intellettuale che mi fornisce (e mi rendo perfettamente conto che sto sbagliando però) ma le seghe mentali generiche, che fanno star male e che paradossalmente potrebbero essere causa o aggravante delle mie malattie (ho delle malattie legate allo stress, e io non dovrei essere stressato ma lo sono praticamente senza motivo...) beh quelle è impossibile convicerci o sfruttarle, andrebbero semplicemente eliminate e penso che il NON PENSARCI sia l' unica tecnica valida, oltre allo snidarle alla base con la psicanalisi (che però, su quest' ultima non ne sono sicuro).

Anche se però si, hai ragione laddove dici che poi ritornano, PERò tu non ti dimenticare che il Giacobbe dice che bisogna insistere finquando non spariscono per sempre, che una volta che il cervello ha perso l' abitudine a 'masturbarsi', poi dopo le nevrosi smettono di reiterarsi da sole. Spero proprio che sia così, comunque tu hai un idea migliore?

Lord Vivec ha detto...

Errata corrige: riguardo al libro della valcarenghi ho detto:

E' veramente così assurdo che sia inutile leggere questo libro

va corretto con

E' veramente così assurdo che questo libro possa risultare utile?


a proposito, gia che ci sono volevo dire un altro paio di cose. Io, come penso molti altri 'bambini', ho due problemi psichici particolari: uno è il masochismo, che è un atteggiamento tipicamente infantile di una mente che si ritiene indegna di esistere e che quindi cerca l' autodistruzione. E in passato ci era "quasi" riuscita, basti pensare che il ricovero in ospedale psichiatrico è stato pressochè volontario, questo la dice lunga sulla stima che il mio inconscio mi accorda.

Poi un altro problema, presumibilmente legato al primo per il "meccanismo di base" comune, è l' incapacità di godere. Sembra che il mio cervello mi toglie il piacere di fare le cose. Anche questo è legato alla percezione che ho di "non meritare" di godere, ma a differenza del primo è in tutto o in parte una nevrosi indotta socialmente. Grazie cattolicesimo! GRAZIE!!! Lo dovessero ammazzare il papa aprirei uno champagne Crystal del 54 stasera stessa, poi mi andrei ad ubriacare e drogare e andrei a puttane fino a impazzire e/o morire alla faccia di tutti i prelati e tutti i papi dall' alba dei tempi fino ad oggi e pure quelli che ancora li devono fare papa. Pat, posso sperare che il papa muore ammazzato con un fucile ad altissima precisione svizzero, o hai da ridire anche su questo?)

sulla falsariga di quest' altro problema, vorrei fare una constatazione. Il Giacobbe in "seghe mentali" dice che è importante stare nella zona di esaltazione. Peccato che non ci dice come si fa a diventare esaltati. Si, abbiamo capito che bisogna prima di tutto diventare adulti perchè i bambini è normale che non riescono a godere, però volevo capire nello specifico quali sono le dinamiche dell' esaltazione. E' sufficiente prendere le dinamiche della depressione e "invertirle"? Francamente a me non sembra così semplice e intuitivo. Ho letto qualcosa sulla pratica di certe azioni legate alla produzione di dopamina, ma non è che sia proprio chiarissimo cosa significa, e soprattutto non è intuitivo capire come sfruttarle: tra l' altro incorre il rischio di dipendenza, E ANCHE QUESTO è un argomento che meriterebbe di essere approfondito: come godere delle cose senza diventarne dipendenti.

Lord Vivec ha detto...

E purtroppo anche la psicologia positiva in questo è piuttosto ipocrita, immagino che non possono dire la VERITA' su questo, cioè che per godere bisognerebbe sopraffare gli altri, scoparsi un casino di femmine diverse, insomma diventare maschi alfa... ma siccome la psicologia alla fine mira sempre a favorire LA SOCIETà E NON L' INDIVIDUO, allora mi sa che la verità non la sapremo mai. Io comunque chiedo a tutti gli uomini di buona volontà di segnalarci le "dinamiche della goduria", ossia come si fa a diventare degli esaltati di merda. DAI GCG DICCELO!! E DAI!!!! Hai pure detto "siate disposti a fare le cose più turpi pur di non cadere depressi", beh se ci spieghi cosa dobbiamo fare di preciso e quali sono le dinamiche dell' esaltazione, possiamo diventarlo senza bisogno di fare cose turpi! Ti pare? Magari puoi scrivere un libro, del tipo "come godersi la vita al massimo, a livello che Epicuro vi fa una pippa a quattro mani" (tanto non sarebbe la prima volta che metti le pippe nel titolo xD)
E DAAIII DICCELO!! LO VOGLIAMO SAPERE TUTTI non è vero?

a proposito, non ci hai neanche spiegato come si fa a diventare carnefice! Dai, ora puoi dircelo sono anni che è uscito quel libro. Poi ognuno si assume la responsabilità di interrompere il circolo vizioso o meno, però noi abbiamo il libero arbitrio, quindi diccelo e facci scegliere. Dai, non costringermi a cercare altri libri a cazzo, voglio leggerlo da te! Tanto se non celo dici tu lo vado a cercare io, a costo di diventare io stesso neuropsichiatra per imparare le dinamiche dell' esaltazione sarei disposto a questo ed altro.
In generale, propongo che tu scrivessi dei libri "positivi", cioè non incentrati sulla malattia (nevrosi) ma sul suo esatto opposto. E si lo so che hai scritto "buddha in 5 settimane" ma io dicevo qualcosa che va ad analizzare le dinamiche della goduria fin nei meandri più remoti della mente, dalla psicanalisi junghiana, la psicosintesi, la neuropsicologia e tutte quelle belle cose. Il buddhismo ritiene che indulgere nei piaceri materiali non è una grande idea, ma è veramente così?

Anonimo ha detto...

Caro Armando, credo che invece di stare in casa a leggere libri e a sognare di diventare un lavoratore ai vertici dell’organizzazione con sudditi che ti ammirano e obbidiscano, o un arrampicatore sociale ai vertici della società, o un noto counsuler-terapeuta che guadagna bene aiutando gli altri … credo che sia il caso di iniziare dal basso e di iniziare a mettere in pratica quello che fino ad ora ai letto. Gradatamente. Piano Piano.
I libri i ragionamenti e la teorie ti possono far capire alcune cose, ma non possono cambiarti, guarirti, crescere e migliorarti se non li applichi alla tua esperienza personale attraverso la vita reale.
Prendiamo un esempio, tu hai letto COME SMETTERE DI FARSI LE SEGHE MENTALI, cosa è successo? Niente.
Come vedi sei lo stesso di prima, anche se con una maggiore consapevolezza di come funziona la mente.
Ma finchè non applicherai la teoria del libro adattandola al tuo caso sepecifico, non avrai grandi risultati.
Ad esempio ripetere un mantra IO SONO (insiperazione) UN GUERRIERO DI LUCE (espirazione) dalla mattina alla sera per 1 anno. Questa è la pratica. L’hai recitato un mantra per almeno un anno dalla mattina alla sera? Si o no?
Pensavi di ottenere un vuoto mentale, una maggiore serenita, leggendo il libretto o sapendo come si fa a svuotare la mente? Se sai come si svuota la mente ma non la svuoti, mi spieghi a cosa ti serve?
Sembra un concetto banale, ma non è così banale

Prendiamo ALLA RICERCA DELLE COCCOLE PERDUTE, ok hai capito.
Ma sei andato via di casa dai genitori? Sei riuscito a trovarti un lavoro che ti permetta di auto mantenerti?
Hai questa esperienza per molti anni?
SI o No?
Prendiamo un altro libro bho di sviluppo personale
Si ok…Bla.. Bla.. Bla… discorsi teorie astratte ecc.
Si ma sei riuscito a farti nuovi amici… e farti nuove ragazze. O Sei in casa a pensare-ragionare-?
Il mio consiglio è di smettarla di fare l’esperto PSICO in casa, ma di fare cambiamenti reali-lenti ed anche più umili nella vita reali.. Questa è la strada (+lenta+solida+graduale+vera) per portare l’io in Esaltazione. Ovviamente più difficile di stare in casa a leggere-ragionare e sognare.
Un abbraccio.

dimo_87 ha detto...

purtroppo non riesco a leggere tutto xkè ho un po' da fare...poi cercherò di farlo

>Il buddhismo ritiene che indulgere nei piaceri materiali non è una grande idea, ma è veramente così?

assolutamente sì
anche se in un primo momento in questa società occidentale di merda forse non è così male trovarsi un lavoro fare soldi e magari qualche ragazza da sfruttare sessualmente (mi perdonino le ragazze ma chissà quante sfruttano il proprio ragazzo affettivamente senza neanche esserne consapevoli...alcune fanno proprio un patto involontario: "puoi sfruttarmi affettivamente solo se io posso sfruttarti affettivamente")..queste soddisfazioni materiali sono utili a schiodarsi il bambino e a diventare adulti...ripeto in questa società occidentale di merda...probabilmente è quello che ti consiglierei di fare...anche se il bambino rompe i coglioni...provaci!
io se trovassi un lavoro ora come ora sfrutterei l'ansia notturna che mi si crea e la cavalcherei...cosa significa cavalcare?
hai mai pensato di creare un testimone che si distacchi dai tuoi problemi fisici e psicologici e che li guardi dall'esterno come se tu fossi un tuo amico che ti guarda?e che magari provi compassione per questo tuo bambino?
a mio parere provi un sacco di rabbia nei confronti del bambino e ti ritrovi ad essere bambino lo stesso e tu ne sei inconsapevole

se tu leggessi il "Buddha" c'è il capitolo legato al controllo della mente che a mio parere non me ne voglia GCG e la cosa fondamentale da sapere per uscire dalla nevrosi...è il primo passo da fare...
ma attenzione "NON devi controllare la tua mente" devi semplicemente chiederti ogni volta che stai male: "cosa mi ha fatto stare male?(classica tecnica PNL) c'è stato un pensiero nella mia testa ad aver generato un'emozione: cosa ho visto o sentito? l'ho davvero pensato io?
e lì scatta una prima illuminazione: NON l'ho pensato io. questa mente che mi genera problemi non sono io. è solo il mio inconscio, ego o macchina biologica che tenta di farmi sopravvivere ma evita di farmi vivere. una volta consapevole di ciò è tutto un gioco perché tu ti disidentifichi da QUALSIASI pensiero negativo, emozione negativa e soprattutto (nel tuo caso) lamentela per la tua vita

questo è CAVALCARE i propri problemi...essi non ti daranno più fastidio nonostante continueranno sempre ad essere prodotti dalla tua mente così come l'acidità viene prodotta nel tuo stomaco...niente di più niente di meno
spero di essere stato chiaro
una volta capito questo non ti serve altro per poter entrare nella realtà...a buon intenditor ;)

dimo_87 ha detto...

a ciò aggiungi che il tuo sogno di diventare terapeuta è per soddisfare il tuo ego e non per aiutare veramente gli altri
e (scusa se posso offenderti ma devo farlo) in questo modo non aiuterai nessuno...neanche te stesso...perché te stesso sarà sempre sopraffatto dal tuo ego...quella macchina che credi di essere tu ma non sei affatto

in altre parole se non scopri davvero chi sei potrai fare il terapeuta per professione ma mai diventerai un terapeuta...perché tu verrai sempre prima dei tuoi pazienti...

Lord Vivec ha detto...

carissimo mark, hai ragione sul fatto che devo iniziare dal basso, ma nel caso non l' avessi letto (forse ti è sfuggito) io ho GIA iniziato da un pezzo a offrire counseling GRATUITO a chi melo chiede. E non solo via internet. Tanto è solo per fare pratica. Ora continuo a leggere il resto dell' intervento.... ma guarda te....

Lord Vivec ha detto...

si, lo so che i libri non possono guarire e che solo la pratica lo fa, però io non sto leggendo i libri per guarire ME... io so gia come devo guarire. Devo andarmene affanculo da casa mia, lavorare e guadagnarmi da vivere. SE NON CHE in questo momento storico, per motivi di salute che ho descritto, NON POSSO. Non è cattiva volontà, semplicemente ORA sto bloccato nella impossibilità di andare avanti, volente o nolente. Quindi visto che sto essenzialmente senza un cazzo da fare, sto usando il mio tempo per 3 cose 1) cercare di stare bene fisicamente, cosa che sta prendendo più tempo del previsto a causa della TOTALE INCOMPETENZA dei medici. 2) studiare, che non si sa mai abbastanza, indipendentemente dal fatto che lo si applica o meno. e poi se lo faccio per lavoro mi servirà per forza quindi contrariamente a quello che pensi non è tempo perso 3) aiutare gli altri per fare esperienza di counselor, e magari anche per riservarmi un posticino speciale in paradiso (si come no)

§§tu hai letto COME SMETTERE DI FARSI LE SEGHE MENTALI, cosa è successo? Niente.§§
Ok, questo dimostra chiaramente che il mio sospetto era fondato: voi non leggete i miei post, rispondete solo per mettermelo a culo. Se avessi letto i miei post, sapresti che io ho smesso di essere "schizofrenico" da quando ho letto "seghe mentali", che non ho mai più preso psicofarmaci da quando l' ho letto, che lo sto pubblicizzando a mezzo mondo con risultati alterni e che tutto sommato lo sto pure mettendo in pratica, anche se non proprio al massimo delle mie possibilità.

A questo, punto siccome sono stanco di essere preso per il culo, non leggerò il tuo post e ti annuncio che è inutile che scrivi post indirizzati a me perchè non li leggerò.

Ora leggo quello di dimo, vediamo se anche lui si vuole candidare allo sfanculamento stasera

Lord Vivec ha detto...

§§queste soddisfazioni materiali sono utili a schiodarsi il bambino e a diventare adulti§§
no, io non credo che funziona così. La soddisfazione è la soddisfazione, non ha nulla a che vedere con la crescita, a meno che uno non ha l' idea in testa che "per crescere" abbia bisogno di sfiziarsi i soldi o scopare - che sono solo idee irreali socialmente condivise (tanto per cambiare) e non necessità vere di crescità, la vera crescita è SACRIFICIO, è sopravvivenza...
Io volevo sapere come si diventa esaltati per il puro e semplice gusto di saperlo, non per distogliermi dal processo di crescita. E anche perchè, beh, si guadagnerebbero un casino di soldi a vendere una cosa del genere, poi chi sene frega se uno diventa maniaco? Sono cazzi tuoi, è come per la droga. Pensa che bandler ha cercato di vendere la schizofrenia e il placebo,huhuahaauhauah

la verità, che solo io posso vedere, è che voi avete ancora in testa la tipica concezione cattolica che piacere=peccato. E quindi obiettate a prescindere.

§§alcune fanno proprio un patto involontario: "puoi sfruttarmi affettivamente solo se io posso sfruttarti affettivamente"§

cè una vecchia barzelletta, le donne danno sesso per avere amore, gli uomini danno amore per avere sesso

§§a mio parere provi un sacco di rabbia nei confronti del bambino e ti ritrovi ad essere bambino lo stesso e tu ne sei inconsapevole§§

ok, ecco una cosa intelligente. Grazie, ci rifletterò. Tuttavia sarò scemo io ma non ho ancora capito cosa si intende per cavalcare.

§§se tu leggessi il "Buddha"§§

beh come vedi il tuo amico qui sè incazzato perchè leggo troppo. A parte questo, attualmente sto studiando le tecniche di studio. Si lo so che sembra paradossale studiare come si studia, ma non è certo una cosa che insegnano a scuola e perciò sono tutti ignoranti; studiare è un arte che va appresa. Con una buona tecnica di studio si può leggere il quadruplo della roba facendo la metà della fatica, cè gente che fa 8 esami in 3 mesi, li chiamano i "superstudenti"... un altro classico "miracolo" della pnl, alla faccia di chi dice che è una stronzata. Quando avrò 14 lauree vedremo se lo è.

Lord Vivec ha detto...

E poi cè anche un altro motivo per cui non lo leggo, e gia tene ho parlato. In passato iniziai a leggerlo, ma alla fine del primo capitolo ho capito che non erano cose che mi sarebbero servite "nell' immediato", così ho smesso e mi sono dedicato ad altro. E l' ultimo intervento di giacobbe conferma questa mia idea. A mio avviso, quello che ha detto giacobbe nell' ultimo intervento può essere interpretato come "pensate prima a crescere che il resto viene tutto dopo". Ha pure detto che i libri più vecchi dei quali avevo fatto espressa richiesta, alla fine "non sono indispensabili" proprio per lo stesso motivo: perchè non spiegano nulla su come si "cresce". Perciò, se e quando vorrò diventare un buddha lo leggerò, ora purtroppo ho altri problemi, non posso farci niente.

Per quanto riguarda il fatto di osservarsi dall' esterno, ho gia scritto altrove che questo meccanismo mi ha fottuto, perchè questo meccanismo è basato sulla dissociazione, che tra le altre cose è un tipico sintomo psicotico... ma va bene perchè comunque fa parte del campionario di funzionalità del cervello umano, se uno lo usa come e quando vuole o se in generale non rompe il cazzo, facendo diventare psicotici.
Solo che a me, probabilmente a causa di un apprendimento e un uso scorretto di questa tecnica (ma sto parlando di parecchi anni fa, molto prima che leggevo i libri di giacobbe) parte automaticamente, e io ora senza volerlo mi dissocio anche dalle cose che invece vorrei sentire pienamente... ed è per questo che sto soffrendo di anedonia, "disturbo schizoide" e cazzi simili. Piccola nota a parte: potrebbe essere semplicemente un effetto collaterale a lungo termine degli psicofarmaci. Ricordo chiaramente che quando li prendevo non sentivo un cazzo, potevano anche crocifiggermi. Tuttavia, visto che i medici dai quali sto andando sono degli emeriti coglioni (e arriverà il giorno che glielo dirò pure in faccia) non sono neanche lontanamente in grado nè di confermarlo, nè di confutarlo con motivazioni ragionevoli. Quei coglioni.

Lord Vivec ha detto...

ah ok quindi cavalcare significa "dissociarsi"? Beh, come ho detto prima sto "cavalcando" anche i pensieri positivi, anzi più generalmente sono proprio "fuori di me", non nel senso di fuori di testa, nel senso che sono "dissociato da me stesso". Un bel casino. Gli psichiatri lo chiamano "disturbo schizoide", il fatto di essere dissociati dalle proprie emozioni. I motivi classici possono essere due: la paura di provare emozioni, a causa delle responsabilità, delle delusioni ecc che possono portare. E il secondo motivo, che poi è il mio preferito, è l' inibizione del recettore dopaminergico D2 e probabilmente, a causa della dubbia selettività dell' azione farmacologica, anche del recettore D1 e D3 se non addirittura l' alterazione dell' intero sistema della trasmissione, ricaptazione e ricezione a carico non solo del sistema dopaminergico, ma forse anche adrenergico e serotoninergico e quindi alla fine di tutto il fottuto sistema dei neurotrasmettitori, fino ad arrivare alle ghiandole (malattie endocrinologiche). Oltre a restringimento/asimmetria dell' amigdala (dimostrata alla Risonanza Magnetica), distonia neurovegetativa a carico del simpatico, alterazioni funzionali e quantitative dei chemoreceptors, e DIO SOLO SA COS' ALTRO visto che questa è solo una lista, neanche completa, degli effetti collaterali a lungo termine, cronici e permanenti causati dagli psicofarmaci ad azione neurolettica (antipsicotici), facilmente reperibile con una misera ricerca su google, basta scrivere "effetti collaterali permanenti neurolettici" e forse non tutte, ma alcune pagine lo riportano (la maggior parte riportano solo la discinesia tardiva, cioè tic e contratture facciali permanenti, ma non spiegano quello che ci sta dietro a questi fenomeni, e cioè quello che ho scritto qua sopra. Cosa che risulta ad un analisi più approfondita dei documenti di ricerca)

E ovviamente qual è la "terapia" per il disturbo schizoide, provocato dagli psicofarmaci neurolettici? Altri neurolettici! Bravi psichiatri, bravi. Vi sputtanerò fino alla fine.

Un altra cosa che non molti sanno, l' effetto "terapeutico" (sic) degli psicofarmaci neurolettici consiste nell' inibizione della linea D2 dopaminergica. La DOPAMINA è il neurotrasmettitore responsabile delle emozioni, delle sensazioni piacevoli (tra l' altro, è direttamente legata alla funzionalità sessuale e l' orgasmo) dei sentimenti di attaccamento, dell' affetto, della sessualità e la libido, e di molte altre funzioni basilari della VITA, che rendono la stessa degna di essere vissuta. tutte funzioni che vengono ottundite dagli psicofarmaci. Anche gli antidepressivi della classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (commercialmente noti come SSRI,tra cui il famigerato Prozac, cavallo di battaglia delle case farmaceutiche) hanno dimostrato di avere un effetto D2 antagonista, e quindi anche tutti gli effetti collaterali legati ai neurolettici.

Non so quale dei due sia il mio caso, se il blocco psicologico o l' effetto degli psicofarmaci, e non so quale dei due sia peggio.

Lord Vivec ha detto...

Non avevo letto l' ultimo post di dimio... stasera sto proprio floodando...

§§se non scopri davvero chi sei potrai fare il terapeuta per professione ma mai diventerai un terapeuta...perché tu verrai sempre prima dei tuoi pazienti§§

si, infatti è proprio così. E quale sarebbe il problema? Mica mi chiamo giulio cesare giacobbe

Asana ha detto...
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Lord Vivec ha detto...

@ pat
beh veramente mi fa piacere che ti fanno sorridere, in realtà io cerco pure di essere divertente xD

che cosa cerco, beh innanzitutto il confronto (onesto). Poi, informazioni.

A me non mi piace fare lo stronzo, non mi interessa avere l' ultima parola e in realtà preferisco quando le mie argomentazioni vengono smontate, cosa che infatti succede e anche se non lo manifesto, ho gia cambiato idea molte volte su alcune cose leggendo le reazioni ai post. Ma poi oh, mica devo sbandierarlo ai sette venti, io sono in continua, lenta ma inesorabile evoluzione. Quindi posso solo sperare che non pensate che cerco di avere ragione o sentirmi meglio degli altri, perchè dichiaro che non è così, e si lo so che potrebbe sembrare ma non è così. Mica è colpa mia se mi vado a studiare le cose molto approfonditamente, e ci vogliono i professori universitari per smontarle.

dimo_87 ha detto...

il confronto io te lo sto dando
ma fammi capire: tu vuoi entrare nella mafia di quegli psicoterapeuti che si affezionano ai propri clienti per spillare loro soldi?

dimo_87 ha detto...

>ah ok quindi cavalcare significa "dissociarsi"?

diciamo che cavalcare significa prenderne consapevolezza...sapere esattamente il motivo per cui stai male e magari far crescere anche quell'emozione dentro di te
così dimostri anche a te stesso che sei in grado di affrontare le tue paure e di "cavalcarle" per trasmutarle in felicità
non si tratta di reprimerle...cosa impossibile e come dici tu pericolosa ma di prenderne consapevolezza, sentirle senza rifiutarle e magari (questa sensazione l'ho provata io stesso ed è magnifica) esserne anche felice di provarla...uno stato di presenza sulle emozioni
una volta mi dissi: "che bello sono in bagno a far piangere il bambino in modo tale che poi starò meglio" e così fu...e ogni volta che soffro ora non rifiuto la sofferenza anzi...e soffro sempre meno
provato da me
sui tuoi problemi psichici invece non so dirti molto ma spero che questa mia esperienza possa esserti utile
ma per attuare questa tecnica devi essere anche in grado di amarti e di accettare i limiti del "bambino" che poverino non ha poi tutte ste colpe...un bambino non ha mai colpe...ecco xkè si dice che la colpa è dei genitori...
e nel tuo caso la colpa è del genitore dentro di te che non si prende abbastanza cura di lui...si sente incompreso
per guarire dalla nevrosi credo sia indispensabile sapersi fare da genitore almeno a se stesso NON agli altri

Anonimo ha detto...

Caro Armando,

più che altro, leggendo i tuoi post mi viene da chiedermi: perché dimo e gli altri continuano a perdere tempo con te, mentre a me, quando facevo discorsi paranoici, dettero il benservito in un amen?

Ma sarebbe un modo di ragionare da bambino e quindi mi fermo qui. Non posso imporre proprio a nessuno di "cacarmi", se non vuole.

Per te credo che invece gli altri abbiano un interesse professionale. Sii dunque ben contento della loro attenzione e smetti di lamentarti.

A volte, sembri me, lo sai?

dimo_87 ha detto...

Mauro M. non è vero che non ti abbiamo cacato...
solo che almeno io dopo un po' mi sono reso conto che eri troppo preso dai tuoi pensieri ossessivi e certe cose non puoi spiegarle...figuriamoci su un forum...ci devi sbattere la testa
ma vedo cmq che per te va leggermente meglio...credo...

Anonimo ha detto...

Caro dimo,
mi sembra che anche Armando sia alquanto preso dai sui pensieri ossessivi, espressi tra l'altro con interventi logorroici che almeno io non sono mai riuscito a leggere da cima a fondo. Perché non lasciare che anche lui ci sbatta la testa?
Per me va decisamente meglio. Le fasi "adulte" sono ormai prevalenti su quelle "bambine" e non è poco.

Asana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
dimo_87 ha detto...

Mauro M sono contento per te

per quel che riguarda Armando si sta solo discutendo...nessuno qui vuole aiutare nessuno...usciamo dall'illusione che si possa farlo...allo stesso Armando sfuggono (sempre a mio parere) delle mie parole essenziali per la sua crescita...ma perché queste non sono interiorizzate in lui e io non posso farci niente

ad ognuno il suo Destino

dimo_87 ha detto...

volevo chiedere: quanti si sono risvegliati nella loro anima e sono riusciti a cogliere la trappola terrestre?

avviso subito che è una domanda per pochi eletti

Lord Vivec ha detto...

@ dimo: §§tu vuoi entrare nella mafia di quegli psicoterapeuti che si affezionano ai propri clienti per spillare loro soldi?§§

perdonami, ma questi sono affari miei

per quello che riguarda il "cavalcare", si adesso ho capito bene di che si tratta. Alle volte è capitato pure a me, solo che cè un problema: non riesco a farlo io sistematicamente, diciamo che a volte capita "per caso", ma giusto quando i miei blocchi mentali si sollevano abbastanza da permettermi di farlo. Il più delle volte comunque tendo a reprimere (inconsciamente/involontariamente)le emozioni involontarie. Beh immagino che sia arrivato il momento di studiarsi per bene la gestalt (però che palle cambiare continuamente scuola psicologica xD)

infine, come ho detto in passato, ho dei seri problemi ad essere il "genitore di me stesso", visto che ovviamente non ho abbastanza amore all' interno. Devo vedere un pò sta cosa, perchè alla fine ho dovuto interrompere pure il training, il bambino non riceve nessuna soddisfazione e non percepisce di sentirsi "in pace"... solo una grande apatia.
Quindi per il momento mi sto arrangiando a vivere e pensare da adulto come posso, in attesa di sbloccare questa situazione.

§§allo stesso Armando sfuggono (sempre a mio parere) delle mie parole essenziali per la sua crescita...ma perché queste non sono interiorizzate in lui e io non posso farci niente§§

beh, veramente io mi ritengo molto ricettivo, poi non è che spiego sempre per filo e per segno quello che ho capito (anche perchè a quanto pare a qualcuno da fastidio anche il fatto che sia prolisso nei miei interventi). Comunque, io penso di aver assimilato tutto quello che mi dici, secondo te cosa non avrei assimilato?

§§volevo chiedere: quanti si sono risvegliati nella loro anima e sono riusciti a cogliere la trappola terrestre?§§

eh si vabbè ma ora non tirartela troppo... cioè non è che bisogna essere dei "santi" per capire sta cosa. Tuttavia è vero che sono pochi quelli che hanno capito sta cosa, almeno tra quelli che non leggono Giacobbe e non sono buddisti, i quali lo sanno praticamente per forza. Ma non solo sai, veramente pure in neuropsicologia a certi livelli appare chiara questa cosa; quando si studiano le percezioni, i sensi, l' interpretazione della realtà e tutto il resto, dopo basta filosofeggiare un pò per arrivarci... cazzo io veramente la prima volta che l' ho capito, l' avevo capito DA SOLO attraverso lo studio della sociologia, e successivamente consolidato per via diciamo "filosofica" quando ho capito cosa intende Kurt Godel sul fatto della matematica che non può valutare se stessa sulla base del proprio linguaggio (ne parla anche il giacobbe tra l' altro).

Lord Vivec ha detto...

A parte questo poi, un altra cosa che mi ha portato alla conoscenza "tragica" di questa, come dici tu, "trappola terrestre" è un libro di sociologia incredibilmente profondo: la realtà come costruzione sociale, di Berger e Luckman. Cel' ho, ma non l' ho mai letto. Che tu ci creda o no, ho paura di quello che potrei scoprire leggendolo... anche se poi alla fine lo so già perchè ho dovuto studiarmi la sintesi per dare l' esame in sociologia. Però a leggerlo tutto... nn so mi vengono i brividi. Gia il titolo dice tutto: la realtà è una costruzione sociale. E' tutta un enorme sovrastruttura. Io chiamo questa scrivania davanti a me "scrivania" perchè nella società in cui vivo, si parla la lingua italiana e nella lingua italiana una scrivania si chiama... beh, scrivania. Ma a ben riflettere questo è TRAGICO perchè significa che le nostre menti ragionano su binari, binari che sono impostati dalla società... ad esempio io posso chiamarla "scrivania" e mi è consentito usarla solo per studiarci, mentre se la usassi per, che ne so, altare per le preghiere la gente mi piglierebbe per pazzo, perchè nella società italiana non è accettabile che una scrivania venga usata per scopi religiosi. Non so se mi spiego.
Un altro esempio meno stupido: nella lingua italiana la parola "clientelismo" indica quel fenomeno per cui "cliente" appoggia un politico, solo per averne dei favori e non per il bene della collettività. Essa deriva dal latino clientes, che indica appunto quelle persone che esercitavano questa cosa nell' antica Roma.
Ebbene la cosa interessante è che ad esempio nella lingua inglese, non esiste una parola che indica questo fenomeno. Quindi si può dire che praticamente in inghilterra non esiste il clientelismo. Nel senso che esiste pure quel fenomeno che gli italiani chiamano "clientelismo", ma non esiste una parola per descriverlo. E siccome non esiste una parola per descriverlo, alla fine dei conti pure il concetto stesso di "clientelismo" apparirà più sfumato rispetto a come viene identificato nella lingua italiana, nella quale non soltanto questo fenomeno ha un nome tutto per se, ma ha anche tutta una serie di significati, di simboli e di concetti legati, come ad es. la figura del politico corrotto e quella del "raccomandato", un altro "archetipo" tipico italiano. E mentre un politico "clientelare" italiano sarà una tipologia ben definita di politico, in Inghilterra potrebbe semplicemente venire descritto come un generico "politico disonesto", o magari addirittura la cosa potrebbe essere sorvolata in pieno, ignorata. Capisci la profondità delle implicazioni di questo meccanismo?
Insomma, la conclusione che si può trarre da questo libro è che alla fine dei conti, anche quando noi "crediamo" di pensare con la nostra testa, in realtà stiamo pensando sui binari che la nostra società ci ha messo... ad esempio perchè io, come pure altre persone, ogni tanto mene esco con latinismi, neologismi e parole inglesi? Per tirarmela? No, per uscire dagli schemi mentali imposti dalla nostra cultura (che una volta era gloriosa, ma ora è retrograda e persino la stessa lingua italiana sta proprio morendo...).
E questo è, spero che sia chiara questa cosa, l' ho semplificata al massimo. Alla peggio leggitelo quel libro, è molto interessante, sebbene complesso, e ti fa capire anche come funziona la società ad un livello profondo. Spero che la mia risposta sia soddisfacente :)
Buona giornata

dimo_87 ha detto...

>secondo te cosa non avrei assimilato?

il concetto di Amore per te stesso e per gli altri...e il fatto che il voler essere stronzo va a tuo sfavore...poi non lo so posso anche sbagliarmi in fondo non ti conosco

>eh si vabbè ma ora non tirartela troppo... cioè non è che bisogna essere dei "santi" per capire sta cosa.

non me la tiro
ma non confondere il capire la cosa a livello razionale piuttosto che emotivo
quando otterrai un vuoto mentale (e da piccolo ne ho avuti un bel po' solo che non sapevo cosa fossero) crolla la tua mente e capisci bene che è tutta una trappola
uno dei migliori metodi per ottenere il vuoto mentale è porsi domande che non hanno una risposta logica come:
chi sono Io e soprattutto chi se lo chiede?
cosa ci sarebbe se non ci fosse l'esistenza?
ecc.
io ad esempio mi chiedevo quando ero con mia madre: ma chi è veramente lei?ma chi sono veramente io?e come ci sono finito qui?
queste domande non devi portele tu volontariamente...altrimenti è proprio la mente razionale a restare attiva e quindi non può crollare...senza pensarci il tuo inconscio un domani potrà portartele alla luce e tu potrai provare il vuoto mentale
il vuoto mentale non è proprio bellissimo...ti accorgi di essere NULLA!e che NULLA è mai esistito!

>A parte questo poi, un altra cosa che mi ha portato alla conoscenza "tragica" di questa, come dici tu, "trappola terrestre" è un libro di sociologia incredibilmente profondo: la realtà come costruzione sociale, di Berger e Luckman.

ecco bravo
io sto leggendo la trilogia di Salvatore Brizzi
dire che a volte mi caco in mano è poco :D
so benissimo cosa intendi...ecco perché bisognerebbe uscire dalla trappola terrestre a mio parere...anziché avere paura di rimanere senza soldi e senza lavoro...questa paura è usata dai governi per tenerci a guinzaglio e noi non siamo altro che zombie burattini che vivono la vita a seconda delle loro decisioni
solo a pensare quant'è vero mi mette i brividi
sono libri che mi spaventano ma non ho alcuna intenzione di non metterli in pratica

Lord Vivec ha detto...

DIOO SANTOOO NON CI POSSO CREDERE!!!!!! avevo scritto una risposta BELLISSIMA per dimo, ma per sbaglio ho premuto il tasto "cancella tutto" e l' ho persa!!!!! ma è tutta colpa tua, che mi fai scrivere su questo cazzo di blog! è scomodo da morire, con il blocco caratteri e tutto il resto. Perchè cazzo non mi contatti!!!! ma porca puttana ci avevo messo veramente l' anima in quella risposta, ma robba da non credere.... ma vai a cagare, senti se vuoi che ti rispondo la mail la tieni. Invece di farmi impazzire qua sopra contattami, perdio. A sto punto mi sono veramente rotto le palle, E BASTA ma cazzo esiste veramente un limite a tutto. Ho più libertà di espressione pure su yahoo answers....

dimo_87 ha detto...

la mia mail è quella di msn...

Lord Vivec ha detto...

eh ma tu nn mi hai contattato più

dimo_87 ha detto...

ma per cosa ti dovrei contattare? ce l'hai la mia mail...mi hai già contattato in passato

Asana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Gormita della foresta ha detto...

Salve, io concordo con Pat. Se il momento riflessivo è funzionale allora ben venga. Ma se il serpente comincia a mordersi la coda troppe volte allora giù davvero con la scure a spaccare legna (e serpente). Ho visto il bel titolo di un libro (spero altrettanto bello): Il lavoro manuale come medicina dell'anima, di un certo Crawford. Qualcuno di voi lo ha letto? Io lo leggerò a breve, l'ho preso insieme a quello del Giacobbe sulla rilettura di Patanjali.
Che il Gormita della Foresta sia con tutti voi.
Salutamu

dimo_87 ha detto...

il ragionamento di pat a mio parere è giusto...forse il più giusto per i comuni terrestri..
MA
non dimentichiamoci che quelli che seguono ancora la cultura orientale non fanno necessariamente ciò che facciamo noi e vivono infinitamente meglio di noi

come al solito il limite è sempre la nostra MENTE...che crediamo sempre di essere noi.

il mio osservare una macchina biologica (ego) che divide fra giusto e sbagliato solo per il puro suo scopo (normale per altro) di sopravvivenza è uno spasso...tutte le situazioni negative sono uno spunto per la crescita senza contare che sono situazioni che io stesso ho attratto a me per lavorarci su...
identificandoti con la macchina biologica (ego) infatti tenterai sempre di sopravvivere lavorando e trovando un partner con cui riprodurti...

La macchina biologica sopravvive,

l'ANIMA vive!

Lord Vivec ha detto...

@ pat: hai detto una cosa incredibilmente importante, ma ancora più incredibile è che in tutto questo tempo mi sia passato dalla mente di mettere in mezzo questo argomento. Semplicemente, mene ero dimenticato...
Allora: comincio col raccontare una cosa mia per avvicinarmi al tuo discorso.

Quando lessi per la prima volta "come smettere di farsi le seghe mentali", gia l' ho detto in precedenza, ho avuto dei cambiamenti sorprendenti. Dentro di me ho percepito, "intuito" quanto fossero in realtà vuote le cose di cui mi preoccupavo. e così, automaticamente e senza sforzi, smisi di preoccuparmene.

SE NON CHE', questo stato di pace mentale è durato molto poco (circa 3 giorni, o comunque meno di una settimana). Sebbene abbia comunque avuto un cambiamento radicale nel modo in cui percepivo le mie preoccupazioni, cioè smisi di dare loro importanza, e sebbene questo cambiamento persiste ancora oggi e quindi si è profilato come un effetto positivo a lungo termine (anche se magari non proprio una guarigione) TUTTAVIA io ho "dovuto" smettere di applicare la "mente vuota", ho dovuto smettere di non pensare. E insomma sono dovuto tornare a pensare, ho avuto la necessità di rientrare spontaneamente nelle mie seghe mentali. Perchè?

Beh, tanto per cominciare per risolvere i problemi REALI, che in realtà avevo da sempre ma di cui non mi ero mai preoccupato... come il mal di schiena cronico, problemi di salute in generale, la scarsa esperienza di vita (che nella mia esistenza è stata la cosa che mi ha danneggiato di più in assoluto) la mancanza di lavoro e di formazione ecc ecc. E questi converrai con me che sono problemi REALI che necessitano di uno sbattimento REALE per essere risolti. Certo si, anche azioni concrete ci vogliono, ma prendiamo il caso specifico dei problemi di salute: in teoria, sono i medici che dovrebbero preoccuparsi di vedere come CAZZO dovrebbero fare a farmi stare bene. Ma nella pratica ciò non avviene, perciò non ho altra scelta che andarmi a studiare le medicine alternative io stesso, e guarirmi da solo come gia ho fatto con la psicologia.

Lord Vivec ha detto...

Mi piacerebbe delegare questo lavoro a qualcun altro, e ci ho pure provato, cosa credi? Che mi fa piacere andarmi a studiare medicina tradizionale cinese, kinesiologia, EFT, PNEI solo per il fronte della medicina psicosomatica... e poi le medicine a principi "fisici/chimici" come l' erboristeria, l' integrazione ortomolecolare ecc. per risolvere i problemi di salute degli psicofarmaci, le allergie, i problemi al fegato, l' adenoma surrenale con i vari squilibri ematici e endocrinologici che comporta ecc.
e poi le medicine "meccaniche" come l' osteopatia, la posturologia, lo yoga posturale (per il fottuto mal di schiena che mi sta letteralmente uccidendo, altro che spaccare legna, due minuti fa stavo tagliando i peperoni e ho dovuto fare una pausa per sopportare il dolore che tu ci creda o no) e insomma tutti i cazzi e mazzi di tutti i tipi, forme e misure, dopo aver passato ANNI a studiarmi la psicologia credi che sia divertente studiarsi ANCHE questo?? No, non lo faccio perchè mi fa piacere ma se non lo faccio io chi stracazzo lo fa? Perciò prima di continuare questo discorso, voglio dire che per quello che riguarda ME personalmente vi consiglio di prendere i vostri giudizi e di andarli a portare a qualcuno a cui interessa. Perchè io so fintroppo bene qual è la verità. La verità NON è che sto indulgendo volontariamente nei miei problemi, ne avrei coscienza se fosse così e cercherei di rimediare, e se esiste un dio in questo universo lui è testimone che è la verità, e non perchè lo credo io, ma perchè oggettivamente è così.

Mi piacerebbe avere un mercenario che possa pagare per farlo al posto mio, e sto gia sfruttando alcune persone che conosco in questo modo. Ma alla fine dei conti, la medicina è qualcosa di molto personale, ognuno conosce i propri problemi e solo io posso sapere perchè sono ammalato, posso pure girare tutti i medici della galassia ma non ci sono santi; le malattie di questo tipo sono qualcosa di estremamente personale, soprattutto quando i medici si fottono i soldi e ti liquidano senza fare un cazzo. E' come per la nevrosi, guarire è un onere personale e di nessun altro se non di se stessi. Ora scrivo la seconda parte dell' intervento in un altro post, cosi vedo di bypassare sto cazzo di limite caratteri...

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